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    The Bad Batch 3: tutti i riferimenti e gli easter egg del quattordicesimo episodio!

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    Siamo arrivati al quattordicesimo e penultimo episodio di The Bad Batch 3, intitolato “Attacco lampo”. Una puntata che, sotto tutti i punti di vista, apparecchia la tavola per il gran finale della serie, e che come sempre contiene interessanti riferimenti ed easter egg dei quali vi parlo di seguito!

    Arrivo su Tantiss

    hemlock the bad batch 3x14
    Hemlock e Scorch nell’episodio

    La 3×14 di The Bad Batch si apre nell’iperspazio, dove la navetta di classe Rho con i nostri protagonisti sta viaggiando ancorata al trasporto scientifico verso Tantiss. La colonna sonora incalzante ci avvisa del fatto che l’azione incombe; appena arrivati infatti i nostri dovranno allontanarsi dallo scafo e infiltrarsi a piedi per non essere rilevati. Anche se questo avrebbe significato attraversare la pericolosa giungla di Weyland. Nel frattempo Echo, all’interno della nave scientifica, nasconde il soldato TK al quale successivamente ruberà l’armatura.

    Nella sala di comando di Tantiss, Scorch avvisa Hemlock della possibile breccia nella sicurezza del trasporto scientifico: l’Impero aveva infatti scoperto che la Clone Force 99 si era infiltrata con Rampart nella stazione orbitale. Nel caso in cui fossero riusciti a raggiungere il pianeta, avrebbero saputo come accoglierli.

    E infatti già nell’atmosfera i caccia V-wing raggiungono la navetta di classe Rho, che devia bruscamente mentre i caccia cominciano a spararle contro. Per proteggere la base vengono attivate anche le torrette laser, che danneggiano il trasporto dei nostri protagonisti. Nel caveau, la potenza di fuoco delle torrette è talmente forte che i cannoni laser fanno tremare tutto. I bambini sono spaventati, ma Omega è felice perché sa che questo trambusto può significare solo una cosa: i suoi fratelli l’avevano trovata.

    La giungla di Weyland

    weyland the bad batch 3 easter egg
    I nostri atterrano nella giungla di Weyland

    La navetta di classe Rho è ormai danneggiata, e dopo alcune ultime manovre rocambolesche per liberarsi dei caccia V-wing, Hunter inserisce il pilota automatico e i nostri si preparano a calarsi con i cavi, con Rampart completamente in preda al panico. Dopo il loro spericolato atterraggio la navetta viene abbattuta ed Hemlock manda una squadra a perquisire il luogo dello schianto. Allo stesso tempo egli richiede una perquisizione a tappeto del trasporto scientifico, vietando a chiunque di lasciare l’hangar senza autorizzazione. La base stessa viene messa in stato di lockdown; ancora una volta, vediamo quanto fossero ampie e meticolose le misure di sicurezza di questo luogo.

    Nella giungla di Tantiss, Wrecker e Crosshair hanno perso i contatti con Hunter e Rampart, ma proseguono verso la base. Crosshair ricorda bene quel percorso, che fece a ritroso nella 3×03, e qualsiasi rimando alla sua detenzione su Tantiss gli provoca i consueti tremolii alla mano. Egli racconta che non avrebbe mai voluto tornare lì, ma Omega non l’aveva abbandonato in passato pur avendone l’occasione. Per questo sta affrontando tutti i suoi traumi e le sue paure per liberarla. I due si riuniscono poco dopo con Hunter e Rampart, che ricorda nuovamente loro di essere folli per quanto stavano facendo e che non sarebbero usciti vivi da lì. La prossima settimana, scopriremo se il suo sarà stato un macabro presagio.

    I protagonisti alla riscossa

    rampart e crosshair the bad batch 3x14
    Il dialogo tra Rampart e Crosshair

    Mentre le cannoniere giungono al luogo dello schianto scoprendo che non c’era nessuno, Scorch e gli altri soldati proseguono l’ispezione del trasporto scientifico e del personale. Echo, che come vi dicevo ha indossato l’armatura da soldato TK, riesce a rimediare anche un avambraccio da un droide protocollare RA-7 che aveva tramortito. Il clone riesce così ad intrufolarsi all’interno della base evitando i controlli.

    Nel caveau, i bambini si accorgono che qualcosa non va perché gli scienziati e i droidi non stanno eseguendo la solita routine. Omega sfrutta quell’occasione irripetibile per addentrarsi nel condotto, chiedendo ai bambini di coprirla in caso di emergenza. Qui la ragazza scopre un sistema molto articolato che permetteva il trasporto dei campioni di sangue per tutta la struttura.

    Nella giungla di Tantiss, avviene un altro bellissimo dialogo tra Rampart e Crosshair, dove quest’ultimo ammette anche all’ex imperiale di essere cambiato e non essere più fedele solo a se stesso. E lo abbiamo visto nel corso di questa terza stagione, in cui il suo legame e senso di protezione nei confronti di Omega è diventato indissolubile.

    Scontro con il Dryax

    dryax star wars the bad batch 3x14
    Il feroce Dryax

    In un montaggio in sequenza davvero incalzante, vediamo tutti i nostri protagonisti in azione: Echo raggiunge il laboratorio in cui si trova la centrifuga per i campioni, Omega prosegue all’interno del condotto e il resto della Clone Force 99 avanza nella giungla. Questi ultimi però si imbattono in un feroce Dryax, pericolosa creatura che ha fatto il suo debutto nel terzo episodio della terza stagione. Questa volta, essendo giorno, possiamo ammirarne il suo splendido e minaccioso design.

    Per la Bad Batch e soprattutto per Rampart non si tratta però di una vista piacevole, e proprio quest’ultimo in preda al panico fugge via a gambe levate. Non potendo usare i blaster, anche i nostri fuggono ma sono costretti a vedersela con la creatura, che se la prende con Wrecker. Riuscendo comunque a scappare, la Clone Force 99 incrocia anche un gruppo di soldati TK, che fortunatamente per loro diventano la nuova distrazione per il Dryax. Nel frattempo Rampart viene catturato da altri soldati, e questo potrebbe portare ad interessanti implicazioni per il finale.

    Il ritorno dello Zillo Beast

    zillo beast the bad batch 3x14
    Omega osserva lo Zillo Beast

    Nel caveau, i bambini cercano di prendere tempo con il droide medico e la dottoressa Scalder nell’attesa che Omega ritorni. La ragazza nel frattempo ha scoperto la presenza di un Zillo Beast, tenuto a bada da raggi a ioni (che come ricorderete da The Clone Wars erano tra i pochi stratagemmi che riuscivano a stordire la creatura). E’ probabile che questo Zillo Beast sia “l’esemplare A” clonato dallo Zillo di The Clone Wars, che è stato protagonista della 2×11 di The Bad Batch. Dopo gli eventi dell’episodio, come ricorderete, quest’ultimo fu portato proprio alla sua destinazione originaria di Tantiss.

    Omega riesce a tornare appena in tempo per il suo prelievo, non facendosi scoprire da Scalder. Nel frattempo Echo cerca di estrapolare informazioni dal laboratorio, quando viene raggiunto da Emerie Karr. Quest’ultima si accorge della sua mano e lo chiama per nome, dicendo che Omega le aveva parlato di tutti loro. Ed egli risponde che la ragazza aveva fatto lo stesso con loro su di lei.

    La svolta di Emerie Karr

    echo ed emerie karr the bad batch 3x14
    Echo parla con Emerie Karr

    Emerie ribadisce che Omega aveva detto che la sua squadra sarebbe venuta a prenderla, ed Echo aggiunge che erano li per liberare lei e tutti i cloni prigionieri su cui facevano esperimenti. Egli reputa assurdo che la dottoressa, essendo anch’essa un clone, facesse parte di tutte quelle orribili angherie. E finalmente, dopo i tanti indizi disseminati negli episodi, Emerie si rende definitivamente conto da che parte stare. Perciò chiede ad Echo di fidarsi di lei per entrare nel caveau e liberare anche gli altri bambini prigionieri.

    Nell’ultima sequenza dell’episodio, proprio all’interno del caveau, Omega parla ai bambini di ciò che aveva scoperto e illustra loro il suo piano, per il quale avrebbero dovuto aiutarla. E con queste premesse si chiude la quattordicesima puntata.

    Cosa ne pensate di questo penultimo episodio di The Bad Batch? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci anche su FacebookYouTubeTik TokInstagram e Twitter per rimanere aggiornati su tutte le novità di Star Wars. 

    Gaetano Vitulano
    Gaetano Vitulanohttps://insolenzadir2d2.it
    Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.

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