“Una galassia di mattoncini”: la recensione insolente
Pedalare è volare…?
“Siete sicuro di avere le coordinate giuste?”
(Episodio II, Jocasta Nu a Obi-Wan Kenobi)
Premetto di non avere mai avuto il dono dell’orientamento. Né di essere mai stato un buon pilota: “pilotare è per droidi”, per dirla con qualcuno di nostra conoscenza.
Detto questo, si ponga che in un weekend di giugno particolarmente tedioso il sottoscritto prenda la bici e cominci a pedalare nel parco, abbandoni il suo solito sentiero e pedali, pedali, pedali… Che cosa succede?
Che il sottoscritto si perde, mi sembra logico.
“Smarrito un pianeta ha il maestro Obi-Wan, che disdetta. Imbarazzante, maestro!”
(Episodio II, Yoda a Obi-Wan, poco dopo)
Sì, è imbarazzante che ci si perda ancora alla mia età. Eppure, attraverso questa mini-avventura della “rotta smarrita” ho potuto imbattermi in un piacevole imprevisto, proprio nel cuore del pianeta Dagob- no, del Parco di Monza.
Fare o non fare, non c’è provare!
“Abbandonatevi. Sentite la Forza intorno a voi. Il vostro istinto seguite. Piccoli! Piccoli! Una visita abbiamo.”
(Episodio II, Sempre Yoda, poco prima del poco dopo)
Alla mostra “Star Wars is back! Una galassia di mattoncini”, ci sono capitato pressappoco così (giuro).
All’interno della Villa Mirabello, dal 29 marzo al 30 settembre 2018, scopro che infuria la lotta tra Impero Galattico e Alleanza Ribelle, con una simpatica esposizione che introduce i visitatori nel bel mezzo delle vicende dei nostri eroi galattici preferiti.
Il pubblico, me ne accorgo subito, è per la quasi totalità composto da piccoli padawan accompagnati da mamma e papà. Che fare, quando nel mio caso manca sia l’età fanciulla che la prole?
Non sono mai stato un grande appassionato di costruzioni, ma convengo che questo sia il volere della Forza – la gigantesca proiezione esterna di Yoda sa essere molto persuasiva –, lego la bicicletta e mi addentro.
Star Wars is back! Una galassia di mattoncini
L’esposizione ripropone alcuni dei momenti salienti e degli scenari più iconici della saga di Guerre Stellari.
Le protagoniste assolute di questa festa sono certamente le quattro ricostruzioni in vetrina (diorami), tutte estremamente accurate, che scopro realizzate grazie all’impiego di oltre un milione e mezzo di mattoncini e popolate da più di duemila miniature.
Ciascun diorama si impegna a rendere le scene il più possibile narrative, dinamiche e talvolta giocose, grazie ai numerosi “intrusi”, appartenenti ad altre saghe, che simpaticamente si sono imbucati alla festa.
In una parola, riunisce il lato ludico, fanciullesco, a quello artistico e maturo degli appassionati, rivolgendosi non solo ai più piccoli ma anche agli “addetti ai lavori” e ai curiosi di tutte le età.
Per i più piccoli (e non solo) all’interno della mostra è possibile giocare e divertirsi con i mattoncini nell’area gioco apposita…!
Le cose che ho visto…
… ma che vi invito, specie se abitate in zona, a visitare di persona: ci sono troppi dettagli che sfuggono alla fotocamera, ma non ad uno sguardo guidato dalla Forza!
R2-D2 in tutta la sua insolenza… mi ha strappato più di un ghigno!
Maul che ci intima di raggiungerlo su Dathomir per completare il nostro addestramento… se Disney vuole.
Un imponente Grievous indignato per i troppi meme che lo riguardano…
Yoda, ancora: in questa mostra, il nostro piccolo verdastro amico conta tantissimo!
La Morte Nera, tutta da ammirare (sia dentro che fuori)
I quattro diorami
Battaglia di Geonosis, che ho trovato impressionante: gestire un esercito di droidi e uno di cloni, riproducendo le manovre di entrambi, non è una cosa da poco!
Battaglia di Hoth: superbi gli Imperial Walkers ma ancora di più la base dei Ribelli, accuratissima in tutti gli interni e studiata per poter sorreggere gli oltre 100 kg del suo peso
Battaglia di Endor: spettacolare l’attacco al bunker di Han e compagnia (non dirò nulla sull’intruso giallo che amministra gli scudi); e altrettanto spettacolare la riproduzione, rigogliosissima, della Luna Boscosa.
Tatooine: Il palazzo di Jabba the Hutt, a cui ho dedicato alcuni scatti tratti da Episodio VI, quali ad esempio Leia incatenata e il mitico Rancor (ricorderete che a questa creatura, in passato, ho dedicato un intero articolo).
Sempre su Tatooine, ritroviamo l’indimenticabile arrivo al villaggio tratto da Episodio IV…
…e infine l’immancabile Millennium Falcon, che nello scenario desertico di Tatooine acquista ancora più spessore!
Ritorno all’esterno, slego la bici e riparto: i dubbi sulla via del ritorno sono numerosi, ma dato che mi sono ripromesso di scriverci sopra un articolo, sono certo che le Vie della Forza (o di Google Maps) mi ricondurranno a casa.
(La mostra è ideata e prodotta da LAB Literally Addicted to Bricks, in collaborazione con ViDi, G. e G. Dotto, il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, col patrocinio del Comune di Monza.)