Tutto quello che c’è da sapere sull’Operazione Cenere

Mayfeld cita l'Operazione Cenere in The Mandalorian.

The Mandalorian continua a sorprendere portando egregiamente avanti una missione: collegare tutte le opere canoniche. Nell’ultima puntata lo ha fatto citando splendidamente l’Operazione Cenere, un piano dell’Imperatore apparso in molte opere, e punto focale per il post Endor. Vediamo di seguito di cosa si tratta! (Seguono SPOILER del capitolo 15, del romanzo “La fine dell’Impero“, del fumetto “L’Impero a pezzi” e di Battlefront II).

L’operazione cenere in The Mandalorian

Mayfeld, Din e Valin Hess in The Mandalorian

In una delle più profonde e significative scene della seconda stagione, Migs Mayfeld cita l’Operazione Cenere e i suoi effetti sul pianeta Burnin Konn. Sia lui che l’ufficiale Valin Hess (che gli si trova di fronte) erano lì, e nell’occasione fu proprio quest’ultimo il mandante della terribile devastazione che uccise migliaia di persone tra civili e imperiali stessi. Mayfeld lascia trasparire tutto il suo disprezzo e la sua rabbia (Bill Burr è stato veramente magistrale) e nei suoi occhi sembra rivivere quei tragici momenti.

La sua ira è tale che, in un covo di imperiali, estrae il blaster e uccide a sangue freddo Valin Hess. Chi non conosce l’Operazione Cenere dev’essersi chiesto quanto terribile fosse stata per spingerlo a tanto: proseguendo la lettura capirete il perché delle sue azioni. Questo piano è narrato in molte opere come romanzi, fumetti e videogiochi, e come detto è un punto fondamentale degli avvenimenti canonici post Endor.

L’Operazione Cenere nel canone

Il droide sentinella di Palpatine in Battlefront II

L’operazione è narrata per la prima volta nel fumetto “L’Impero a pezzi. Sono passate poco più di due settimane dagli eventi di Episodio VI e dalla battaglia di Endor, e le forze imperiali si preparano ad attuare un folle piano previsto dall’Imperatore. Egli, quando era in vita, aveva orchestrato un complesso piano chiamato la “Contingenza”, secondo il quale né i nemici dell’impero né l’impero stesso sarebbero dovuti sopravvivere alla sua morte. La prima fase del piano fu proprio l’Operazione Cenere: essa fu attuata tramite dei droidi sentinella con le fattezze dell’Imperatore, che svelarono il da farsi a pochi ufficiali scelti e fidati.

L’operazione prevedeva che si prendessero di mira non solo i mondi nemici, ma anche e soprattutto quelli fedeli all’Impero. Come narrato nel fumetto, furono piazzati satelliti nell’orbita dei pianeti per formare una serie di perturbazioni climatiche: tempeste elettriche e altri eventi meteorologici estremi avrebbero devastato la superficie. Tra questi pianeti c’era anche Naboo, luogo natale di Palpatine.

Molti altri pianeti furono presi di mira, come appunto Burnin Konn, Vardos, Abednedo, Candovant, Commenor, Nacronis. Morte e devastazione colpirono chiunque, soprattutto persone fedeli all’Impero. Questo aspetto è approfondito nella campagna del videogioco Battlefront II, in cui la protagonista Iden Versio, originaria di Vardos (pianeta imperiale), si ribellerà agli ordini proprio perché riteneva assurdo massacrare persone fedeli all’Impero. La devastazione di questi pianeti andò avanti per mesi, finché non giunsero le fasi finali del piano.

La fase finale

Copertina di Aftermath: La fine dell’Impero. Da: den of geek

Ad orchestrare il tutto, come narrato nella trilogia di romanzi Aftermath, fu il consigliere Gallius Rax, un misterioso personaggio che pochissimi conoscevano prima della fine dell’Impero. Anni prima Palpatine affidò a lui le redini di questo piano in caso di una sua dipartita. Alla devastazione dei mondi seguì il sabotaggio di sacche imperiali (per far credere alla Nuova Repubblica di ottenere vittorie su vittorie). Tutto ciò durò un anno, e servì per l’atto finale: riunire la quasi totalità delle forze imperiali rimaste su Jakku, in nome di una battaglia gloriosa contro la Nuova Repubblica che avrebbe riportato l’Impero al comando.

In realtà, quella sarebbe stata la totale disfatta delle forze imperiali. Rax aveva il compito di distruggere il vecchio impero e di selezionare una stretta cerchia di persone per attuare lo scopo della Contingenza: portare questa elité di sopravvissuti (soprattutto bambini) nelle Regioni Ignote, dando inizio in gran segreto al Primo Ordine. Chi ha letto “La fine dell’Impero” sa che infine non fu Rax a guidare queste persone, ma Rae Sloane. Ai fini di questo focus, basta sapere che il folle piano dell’Imperatore si concretizzò.

L’importanza della menzione

Ora potete ben immaginare il disprezzo e il rancore di Mayfeld verso qualcosa che non avrebbe mai potuto comprendere: imperiali che massacravano altri imperiali. Aver citato e raccontato scorci dell’Operazione Cenere in The Mandalorian è importantissimo per il canone, poiché oltre a legare ben quattro media diversi (serie, romanzi, fumetti e videogiochi) ha mostrato al grande pubblico un evento cruciale per la nascita del Primo Ordine.

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta questa menzione e la scena di The Mandalorian? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati sul tutte le novità dell’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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