Tutto quello che c’è da sapere sullo Starfighter N-1 di Naboo

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Il mitico Starfighter N-1

Nel quinto episodio di The Book Of Boba Fett, in maniera del tutto inaspettata, riappare un’iconica astronave della saga di Star Wars, e cioè lo Starfighter N-1 di Naboo (come vi abbiamo spiegato anche nella nostra ricca video analisi dell’episodio). Andiamo quindi a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo caccia comparso per la prima volta in Episodio I: La Minaccia Fantasma!

ATTENZIONE: in questo approfondimento saranno presenti forti spoiler della quinta puntata della serie.

La riapparizione in The Book of Boba Fett

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Lo splendido Starfighter N-1 rimesso a nuovo

Come detto in precedenza, in questa quinta puntata di The Book Of Boba Fett (trovate qui la nostra recensione e qui la nostra analisi easter egg) abbiamo rivisto una grandissima sorpresa e un riferimento al primo episodio della saga di Star Wars.

Uno Starfighter N-1 di Naboo viene completamente rimesso a nuovo e modificato da Peli Motto e Din Djarin, e quest’ultimo lo fa sfrecciare per i cieli di Tatooine (tramite un altro chiaro riferimento alle Corse degli sgusci, sempre di Episodio I) ad una velocità impressionante, tanto che lo stesso mandaloriano si meraviglia.

Proprio questo caccia N-1 è la sostituzione alla sua cara Razor Crest, andata ormai distrutta. E dato il volo di prova, sicuramente non si è pentito della scelta!

Caratteristiche e design

Royal Starfighter
Un caccia N-1 di Naboo

Entrato in servizio nel 33 BBY, il caccia N-1 di Naboo era usato dal governo del pianeta durante gli anni della Repubblica Galattica (come fa notare Peli Motto a Mando) con mansioni di difesa, pattuglia e di scorta.

Questo caccia stellare presentava i migliori elementi di design di Naboo, essendo esteticamente perfetto e con delle curve caratteristiche che lo rendevano molto aerodinamico.

Una caratteristica molto interessante è proprio la parte cromata anteriore del caccia, che simboleggiava la sua appartenenza e il suo servizio alla Casata Reale di Naboo. Ogni modello presentava sulla fiancata una scritta in lingua Futhark, antica lingua di Naboo utilizzata tra le altre cose proprio per identificare le astronavi (vediamo queste scritte anche sul modello del quinto episodio di The Book of Boba Fett).

Inoltre, veniamo a conoscenza del fatto che lo Starfighter N-1 era totalmente fatto a mano, quindi recuperare pezzi di ricambio era molto difficile.

Equipaggiamento

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L’N-1 Starfighter in Battlefront II

Il caccia N-1 è dotato di due motori J-Type Nubian 221 sub-luce, che permettono al carburante di bruciare di più in modo da limitarne le emissioni nocive. Lungo 11 metri, può raggiungere la velocità massima di 1100 km/h (n.b.: questo dato, anche se potrà sorprendere molti, è canonico, quindi giusto e privo di errori. Vi ricordiamo che Star Wars non è una saga basata sull’accuratezza scientifica o fisica, e ci sono navi che viaggiano addirittura più lente). I due caratteristici terminali esterni fungono da dissipatori di calore per i motori.

Inoltre, per scortare la regina su Coruscant, tutti i caccia erano dotati di un’iper-guida Nubian Monarch C-4 con una portata di 1000 anni luce.

Parlando di armamenti, essi erano armati con due cannoni laser e 10 siluri protonici.

Alcune curiosità

Il prototipo a grandezza naturale di caccia utilizzato durante le riprese di Episodio I è conservato al Boston Museum Of Science.

Quando ne La Minaccia Fantasma R2 disattiva il pilota automatico sul caccia N-1 di Anakin Skywalker, un pannello della console mostra un display identico a quello visto sulle torrette laser del Millennium Falcon in Episodio IV.

E voi cosa ne pensate di questo caccia? Vi è piaciuta la puntata e il modo in cui ci è stata presentata la nuova nave di Din Djarin? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.