Tutto quello che c’è da sapere su “Baby Yoda” e gli errori da non fare

Il cucciolo della stessa specie di Yoda

A pochi giorni dal suo debutto, The Mandalorian sta raccogliendo moltissimi consensi e pareri positivi. Ma c’è un elemento per il quale la serie sta andando ben oltre le aspettative: si tratta del personaggio di “Baby Yoda”, che sta diventando una star del web e spopola ormai letteralmente ovunque. Tutti ne parlano, anche chi non conosce affatto Star Wars. In merito al personaggio però c’è davvero moltissima disinformazione; ecco perché ho scritto questa guida su tutto quello che c’è da sapere riguardo questo piccolo alieno, e sugli errori che non bisogna commettere parlando di lui.

Baby Yoda non è Yoda

Il Maestro Yoda e l’altro giovane rappresentante della sua specie

Partiamo dal punto cardine della questione, e primo grandissimo errore che ho visto commettere a molti: “Baby Yoda”, o Yodino (come lo abbiamo battezzato noi) non è il Maestro Yoda. E non è nemmeno possibile che si scopra il contrario nel corso della serie, per svariati motivi. In primis quello temporale: Yoda è morto nel 4 ABY, anno in cui si svolgono gli eventi di Episodio VI, e The Mandalorian è ambientata cinque anni dopo (nel 9 ABY). Non può nemmeno essere la sua reincarnazione, come ipotizzato da molti, poiché oltre ad apparire alla fine de Il Ritorno dello Jedi il fantasma di Forza del Maestro Yoda si rivela a Luke in Episodio VIII, ben trent’anni dopo.

Ancor più remota e assurda è l’ipotesi che Yodino sia il figlio del Maestro Yoda: nonostante temporalmente non ci siano incongruenze (avendo 50 anni, Yodino sarebbe stato concepito una decina di anni prima di Episodio I) non è assolutamente possibile che il Gran Maestro del Consiglio Jedi abbia violato così spudoratamente il codice. Questi ragionamenti ci portano al secondo punto.

Yoda non è l’unico

Yoda poco prima della sua morte in Episodio VI

Negli ultimi giorni ho sentito affermare da molti che Yoda sia l’unico esponente della sua specie, ma non c’è niente di più sbagliato. Prima del debutto di Yodino, nel canone c’era già un altro limpido esempio: parlo ovviamente di Yaddle, Maestra jedi e membro del Consiglio durante gli eventi di Episodio I. Tralasciando questo elemento, è palese che semplicemente ci troviamo di fronte ad un altro esponente di una specie su cui non sappiamo nulla (e che magari è anche rara nell’universo di Star Wars) ma che indubbiamente esiste.

Il fatto di non conoscere ancora il vero nome di Baby Yoda, se ne ha uno, e di non sapere nemmeno come si chiama la sua specie, non lo lega in alcun modo con il suo rappresentante più illustre. Gli unici aspetti che i due condividono sono la razza e l’utilizzo della Forza. E anche in questo caso ci ricolleghiamo con il prossimo punto.

Questione di identificazione

Il Mandaloriano e Baby Yoda

Nomi come “Baby Yoda”, o “Yodino”, sono la naturale conseguenza di una necessità ovvia: dare un’identità provvisoria ad un essere del quale non si conosce nulla. Questa, che per molti è un’ovvietà, per altrettanti è invece motivo di totale confusione. Tanti si sono persino arrabbiati del fatto che questo alieno fosse chiamato così, ma non si poteva certo nominarlo continuamente come: “l’alieno della stessa specie di Yoda”.

Fin quando non avremo un nome o non ci verrà rivelato di più sulla sua specie, identificheremo così questo piccolo alieno. Come d’altronde sta facendo mezzo mondo: quindi, per favore, non puntualizzate continuamente sotto i nostri post che non si tratta di Yoda. E se vedete commenti del genere, spiegate pacatamente la questione o magari linkate alla persona questo articolo.

Piccoli indizi

Il piccolo Yodino usa la Forza per fermare il Mudhorn

Pur essendo miseri, i pochi indizi che abbiamo su Baby Yoda e la sua specie sono molto intriganti. The Mandalorian ci ha permesso di scoprire in primis che questa specie ha un sistema di invecchiamento più lento rispetto agli altri: pur avendo 50 anni, Yodino è ancora un neonato. Oltre a questo, l’aspetto più emozionante è sicuramente il suo essere un Force sensitive molto al di sopra della media.

E ciò ci porta, a mio parere, a due conclusioni: o il bambino è particolarmente potente, oppure la specie di Yoda è naturalmente predisposta alla Forza. Pensandoci bene, ad oggi di quella specie conosciamo solo i tre esemplari di cui vi ho parlato: Yoda, uno dei jedi più potenti di tutti i tempi, Yaddle, anch’essa jedi e membro del Consiglio nel periodo di Episodio I, e Yodino, un Force – sensitive capace di imprese straordinarie, pur essendo ancora un cucciolo.

In pratica, fino ad oggi tutti i membri che conosciamo di questa specie sono sensibili alla Forza, e molto potenti. Potrebbe voler dire che tutti, o la maggior parte degli esponenti della specie, sono naturalmente predisposti all’uso della Forza. Che sia questo il motivo per il quale il piccolo è così ambito da tutti?

L’ipotesi clonazione

Il Dottor Pershing e il simbolo dei clonatori di Kamino. Da: cbr

Veniamo ora ad un’ipotesi che, seppur remota, non può non essere considerata: e se in realtà Baby Yoda fosse un clone? Il perno di questa congettura è ovviamente il Dottor Pershing: come abbiamo visto infatti, questo personaggio ha cucito sulla sua divisa il simbolo dei clonatori di Kamino. Un dettaglio non casuale, e che nasconde sicuramente delle sorprese. Pershing voleva Yodino vivo, e ad oggi non sappiamo cosa volesse farci. Se il piccolo alieno fosse un clone, magari proprio di Yoda, questo aprirebbe le porte a ipotesi ancor più grandi: parlo di Rey, naturalmente.

Il teaser trailer di Agosto e gli indizi della scena nella grotta di Ahch-To in Episodio VIII potrebbero significare che anche Rey è un clone? Episodio IX aprirà le porte a questo e altri segreti? Ovviamente stiamo viaggiando sul treno delle speculazioni: ad oggi non c’è alcun fondamento su queste teorie, a parte qualche indizio disseminato qua e là.

Solo il tempo potrà darci risposte in merito. Con questo articolo spero di aver sciolto dei dubbi a chi ne aveva; mi rendo conto che molte cose possono sembrare ovvietà, ma vi assicuro che quando si parla di Star Wars c’è sempre tanta confusione. Quello che conta è fare chiarezza, evitando di diffondere informazioni errate che facciano il giro del web.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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