Tutta la storia di Galen Marek, nome in codice: Starkiller!
La creazione della recente Lucasilm Games ha messo in hype molti fan della saga nata dalla mente di George Lucas. Questa nuova realtà rappresenta una speranza per il media videoludico di Star Wars, fin troppo trascurato negli ultimi anni, dopo la chiusura di LucasArts. Proprio quest’ultima, in passato, regalò tantissime perle ancora oggi elogiate dai videogiocatori fan di Star Wars; una di queste è sicuramente Star Wars: Il Potere della Forza!
Nonostante certe parti del gameplay (e dei filmati di gioco) possano sembrare fuori tono, Il Potere della Forza gode di un’ottima struttura narrativa, ma il suo punto forte è senza dubbio il protagonista. Data la recente “rinascita” per i videogame di Star Wars, in questo articolo racconteremo tutta la storia di Galen Marek, assassino Sith e protagonista del videogioco.
Ci teniamo a specificare che il personaggio di cui parleremo, la sua storia e il videogioco appartengono al Legends. Perciò da considerare NON Canonico!
L’apprendista di Darth Vader
Galen Marek nasce su Kashyyyk nel 22 BBY, poco dopo lo scoppio delle Guerre dei Cloni. Figlio di Kento Marek (Jedi che aveva abbandonato l’ordine e perciò salvandosi dall’ordine 66) il giovane Galen passa parte della sua infanzia sul suo pianeta di nascita. Con lo scoppio della Grande Epurazione Jedi però, le forze del neonato Impero Galattico non tardarono ad attaccare Kashyyyk, in cerca di Kento, che perì per mano di Darth Vader. Quest’ultimo, sentendo che la forza scorreva potente nel figlio di Kento decise di prenderlo come apprendista segreto, nascondendolo perfino all’Imperatore.
Nome in codice: Starkiller
Dopo essere stato preso da Vader il ragazzo prese il nome di Starkiller e venne addestrato per anni con allenamenti fisici estenuanti che rasentarono la tortura. Così facendo fu costretto ad abbandonarsi all’odio e alla rabbia, divenendo un’inarrestabile macchina da guerra Sith. Al culmine del suo addestramento ricevette la sua prima vera prova; trovare e uccidere Rahm Kota, un Jedi sopravvissuto alla Purga e autore di svariati attacchi contro l’impero.
Starkiller superò la prova in maniera impeccabile, sconfiggendo Kota e non lasciando testimoni nella struttura in cui operò. Dopo il suo primo successo non tardarono ad arrivare altre prove, anche queste superate con successo, come l’uccisione del Jedi Kazdan Paratus e di Shaak Ti (la quale, prima di morire, lo avvertì del pericolo che correva a servire Vader dato che i Sith nella loro storia si sono sempre uccisi a vicenda). Ignorando l’avvertimento della maestra Jedi, Galen tornò sull’Executor ad avvisare il suo maestro sul successo della sua missione, ma il ragazzo, a sua insaputa, aveva commesso un passo falso.
Doppio tradimento
Le spie dell’imperatore scoprirono l’esistenza di Starkiller, così, una volta salito a bordo dell’ammiraglia di Vader, quest’ultimo lo tradì colpendolo alla schiena per dimostrare fedeltà all’imperatore. Una volta aver convinto Palpatine che Starkiller fosse morto, Vader recuperò il corpo moribondo del suo apprendista, gli diede le cure mediche necessarie e, una volta sveglio, lo convinse che quel tradimento serviva solo come facciata. Il piano di Vader era di riunire tutti i più pericolosi e potenti dissidenti ribelli all’impero in modo che diventassero una minaccia importante per Palpatine. Così che esso distogliesse lo sguardo da lui e, nella distrazione dell’imperatore, colpirlo fatalmente per prenderne il posto.
Preso nota delle ultime direttive, Galen fece ciò che Vader gli aveva ordinato. Iniziò recuperando e reclutando proprio Rahm Kota, che era sopravvissuto allo scontro con il ragazzo, divenendo però cieco per via di una ferita inflittagli nel precedente duello. Successivamente riuscì a contattare personalità di spicco, che spesso manifestarono dissenso nei confronti dell’impero; come il senatore Bail Organa e la senatrice Mon Mothma. Dopo che i più potenti dissidenti erano stati riuniti era tempo di siglare un patto di alleanza e di ribellione verso l’impero. Ma in quel momento fu proprio l’impero a colpire per primo.
Durante la riunione ribelle su Corellia Vader attaccò i dissidenti, rivelando al suo apprendista che lo aveva usato per stanare i capi ribelli per l’imperatore; Vader lo aveva tradito di nuovo.
Resa dei conti sulla Morte Nera
Dopo essere stato recuperato dal capitano Juno Eclipse (una pilota imperiale della Rogue Shadow, la nave di Starkiller) a seguito della disfatta su Corellia, il giovane Galen si prende un momento per recuperare le forze. Ne approfitta per fare qualcosa che non gli è mai stata insegnata in quanto assassino Sith; la meditazione. Nonostante fosse la sua prima volta durante la meditazione riuscì ad avere una visione del futuro e a scoprire dove si trovavano i capi ribelli catturati, ovvero una stazione spaziale segreta ancora in costruzione: la Morte Nera!
Così Galen fece irruzione nella morte nera e, dopo aver fatto man bassa di qualsiasi assaltatore gli si parasse davanti per fermarlo, arrivò il duello finale con il suo ex maestro! Ne risultò un combattimento lungo e frenetico nel quale, a fatica, Starkiller riuscì a prevalere su Darth Vader. Restava un ultimo ostacolo alla liberazione dei capi ribelli; ovvero Palpatine! L’imperatore in persona si trovava sulla Morte Nera per la sua personale esecuzione sui capi ribelli. Tuttavia, riuscendo a tenere impegnato l’imperatore, Galen permise la fuga dei capi ribelli, ma ciò costò caro al ragazzo che morì sotto i fulmini di Darth Sidious.
Dopo l’incursione alla Morte Nera i capi ribelli si riunirono nuovamente, stavolta sul pianeta dove tutto ebbe inizio, Kashyyyk. Lì, in memoria del giovane che aveva dato la vita per salvarli e delle numerose vite oppresse dall’impero, venne fondata l’Alleanza Ribelle.
Personalità e particolari interessanti
Sin da bambino Galen Marek si dimostrò incredibilmente sensibile alla Forza, sviluppando capacità impressionanti che gli resero possibile la sopravvivenza al devastante addestramento impartitogli da Vader. Data “l’adozione” di Vader, il ragazzo crebbe da solo in un ambiente ostile, nel quale il fallimento significava morte certa o anche peggio. Per questo motivo Galen risulta introverso e a tratti sociopatico a tal punto di far fatica a legare con il prossimo. Cosa in cui alla fine riuscirà, con la pilota Juno Eclipse, fino a far nascere una simpatia e attrazione in entrambi, l’uno per l’altro.
Benché manifesti i tratti distintivi di un Sith (quali odio, rabbia e simili) non è mai troppo avventato. Anzi, pianifica con accuratezza le battaglie e cerca di studiare al meglio i suoi bersagli in modo da garantirsi la vittoria, sia durante la sua carriera da assassino personale di Darth Vader che dopo essersi ribellato ad esso.
Possibile Canonizzazione?
Vederlo nel nuovo canone è un po’ il desiderio di tutti coloro che hanno amato questo meraviglioso gioco, tanto per la trama in sé quanto, e ancor più, per il protagonista che la rappresenta. Ciò non risulterebbe del tutto impossibile, dati gli esempi del passato e del presente: pensiamo ad esempio a Thrawn, o alla canonizzazione delle guerre Mandaloriane, Darth Bane, Le Grandi Guerre Sith, Darth Revan ecc.
Sicuramente però ciò avverrebbe in un contesto differente e con una diversa narrazione: il potente Galen Marek potrebbe divenire canonico, mantenendo intatti tratti e personalità che ci hanno fatto innamorare di questo personaggio. Chissà, potrebbe diventare ad esempio un inquisitore. Voi che ne pensate? Vorreste rivedere Starkiller in veste canonica? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.