Tuo figlio fa sport? Ora pagherai 800€ in più all’anno alla società: il Fisco lancia il salasso

Bambini che fanno sport calcio (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Il costo nascosto dello sport dei bambini: nuove regole fiscali rischiano di pesare sulle famiglie. Genitori nel panico.
Far praticare sport ai figli è spesso una scelta dettata dal desiderio di offrire loro un’attività sana, educativa e socializzante. Tuttavia, dietro le buone intenzioni e l’entusiasmo per l’inizio di una nuova stagione sportiva, si nasconde ora una novità che rischia di gravare sul bilancio familiare in modo inaspettato.
Chi ha figli iscritti a una società sportiva dilettantistica potrebbe presto trovarsi a fare i conti con un incremento importante delle spese annuali. Non si parla di costi legati a divise, trasferte o attrezzature, ma di un onere più subdolo: quello legato alla nuova gestione fiscale delle società stesse, che ricadrà indirettamente sulle famiglie.
Il cambiamento non riguarda direttamente le quote d’iscrizione, ma piuttosto un irrigidimento dei controlli e degli adempimenti fiscali imposti alle società sportive. Questo sta già spingendo molte associazioni ad aumentare le tariffe per compensare l’aumento della burocrazia e il rischio di sanzioni. L’effetto a catena è chiaro: le famiglie potrebbero ritrovarsi a pagare fino a 800 euro in più all’anno per sostenere l’attività sportiva dei figli.
Il malumore inizia a serpeggiare tra genitori e gestori di piccole realtà sportive. Non si tratta solo di una questione economica: in gioco c’è anche l’accessibilità allo sport per i più giovani, che rischia di diventare un lusso non più per tutti.
Le nuove regole che cambiano le carte in tavola
Tutto nasce da un nuovo documento pubblicato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), che analizza in dettaglio i profili civilistici e fiscali delle società sportive dilettantistiche. Le novità sono legate principalmente al d.lgs. n. 36/2021, parte della riforma dello sport, che ha introdotto nuove modalità di gestione, statuti aggiornati, obblighi di iscrizione a registri e nuove incompatibilità per gli amministratori.
Il documento chiarisce che, se da un lato le modifiche civilistiche sono state significative, gli effetti fiscali si sono manifestati in modo più sottile ma altrettanto impattante. Le società dovranno ora orientarsi tra normative complesse, spesso non coordinate tra loro, con maggiori rischi di errore e di sanzioni.

Più controlli fiscali e costi per le famiglie
Secondo quanto evidenziato da Fisco e Tasse, le SSD non possono più accedere ad alcuni regimi forfettari e devono affrontare una gestione fiscale più articolata. Le società si trovano quindi a dover sostenere costi per consulenze, adeguamenti statutari, e una contabilità più rigorosa, con un inevitabile riflesso sulle quote richieste alle famiglie.
In questo scenario, molti genitori stanno già vedendo un’impennata nelle richieste economiche da parte delle associazioni, in alcuni casi anche superiori agli 800 euro annui. Non è un aumento deciso dallo Stato in modo diretto, ma è il frutto di una catena di obblighi e costi tecnici che stanno cambiando il volto dello sport dilettantistico.