Negli ultimi anni, dopo l’uscita della trilogia sequel di Star Wars, stiamo assistendo ad episodi di odio ingiustificato nei confronti di alcuni interpreti delle pellicole: il caso più emblematico è sicuramente quello di Kelly Marie Tran. C’è da dire che, purtroppo, non si tratta di una novità per gli interpreti della saga; nel periodo della trilogia prequel molti personaggi e attori sono stati pesantemente criticati e insultati. Tra questi c’era anche Jake Lloyd, interprete del piccolo Anakin Skywalker in Episodio I, che all’epoca fu tempestato di critiche ed insulti pur essendo ancora un bambino.
In questo focus vi parliamo proprio di come quelle esperienze abbiano irrimediabilmente contribuito a cambiare la vita dell’attore, che ha preso una piega alquanto triste e malinconica.
Gli insulti a Jake Lloyd
A ricordare quell’infausto periodo ci ha pensato tempo fa anche Mark Hamill, interprete di Luke Skywalker, che in una intervista ad Express ha ribadito la sua rabbia e il suo dispiacere per gli insulti rivolti ad alcuni interpreti della trilogia prequel, in particolare a Lloyd: “Non potevo credere ad alcune delle cose che hanno scritto sui prequel. Davvero, voglio dire, al di là del ‘non mi piace’, sono ancora arrabbiato per il modo in cui è stato trattato Jake Lloyd. Quel ragazzo aveva solo dieci anni, e ha fatto esattamente quello che George voleva che facesse. Credimi, capisco il goffo dialogo”. Dopo l’uscita de La Minaccia Fantasma, tra le tante critiche piombate sulla pellicola, il giovane attore fu pesantemente preso di mira per la sua interpretazione di Anakin.
Riportare sul grande schermo Anakin Skywalker da bambino non sarebbe stato semplice per nessuno, e a posteriori bisogna dire che Lloyd ha svolto egregiamente il suo ruolo. Ciò però, come spesso accade, non bastò a molti fan inferociti che si scagliarono sul giovane attore coprendolo di odio ed insulti. Immaginate cosa può provocare tutto questo ad un bambino di appena dieci anni. Purtroppo il futuro dell’attore non sarebbe stato affatto roseo, come stiamo per raccontarvi.
Gli anni successivi
Pochi anni dopo Episodio I, nel 2001, Jake Lloyd si ritirò dalla recitazione dopo il suo ultimo lavoro nella pellicola “Madison – La freccia dell’acqua”. Tra i motivi di questa scelta Lloyd citò il continuo bullismo da parte dei suoi compagni di classe e lo stress provocato dalle numerose interviste giornaliere. Questo periodo buio, mai placatosi del tutto, culminò con l’arresto avvenuto nel 2015 per guida pericolosa. Come dichiarato dalla madre, Jake Lloyd soffriva di schizofrenia, e stando alle sue parole la condotta alla guida fu causata proprio dalla sua malattia. Dopo aver scontato la sua pena, nel 2016 Lloyd è stato trasferito in una struttura psichiatrica. Nel Gennaio 2020, sua madre ha rilasciato una toccante dichiarazione, anche in seguito ad un’altra tragedia, la morte di sua sorella minore Madison:
“Vorremmo ringraziare tutti per le parole gentili, il loro sostegno e la buona volontà. A Jake è stata diagnosticata una schizofrenia paranoica, ma sfortunatamente ha anche un sintomo chiamato anosognosia che causa una mancanza di comprensione della sua malattia. Questo non fa che aumentare la lotta che deve affrontare, che è stata molto difficile dopo la tragica perdita della sorella minore, Madison. Si è avvicinato alla sua famiglia e stiamo tutti lavorando sodo per aiutarlo in questo. È ancora una persona gentile e premurosa e speriamo di riaverlo il prima possibile. Jake continuerà a fare progressi con l’amore e il supporto che continuate a mostrare“.
Basta odio
E’ ovvio che l’esperienza con Star Wars non sia stata la causa di tutti i suoi problemi. Coloro che hanno sputato odio verso un bambino hanno però una grossa fetta di responsabilità. Questo perché Lloyd non è l’unico al quale è stata quasi rovinata la vita: in un altro articolo vi abbiamo parlato della triste esperienza di Ahmed Best, interprete di Jar Jar Binks, al quale è toccato più o meno lo stesso destino di Jake Lloyd. Ecco a cosa porta l’odio ingiustificato e violento.
Purtroppo sembra che la storia si stia ripetendo, e che certa gente non impari mai dalle esperienze passate. Confidiamo nel fatto che ciò che sta accadendo agli interpreti della nuova trilogia e agli operatori di Lucasfilm possa placarsi del tutto. Noi vi invitiamo sempre ad essere il più giudiziosi possibile. Non apprezzare le nuove pellicole o il nuovo corso del franchise non giustifica in alcun modo comportamenti così riprovevoli. Star Wars non ci insegna questo, e dovremmo sempre essere pronti a zittire chi approfitta di una passione per spargere odio.
Fonte dell’intervista a Mark Hamill: Express.co.uk
Fonte della dichiarazione della madre