The Rise of Skywalker: impressioni a caldo (senza spoiler)

La scena del trailer in cui viene distrutto l'altare

Lo ammetto, il titolo non corrisponde a verità: in realtà è da circa quattro ore che ho visto The Rise of Skywalker. In questo lasso di tempo l’unica impressione che ho provato è stata un vuoto generato da mille sensazioni contrastanti; per questo motivo inizialmente avevo deciso di non scrivere alcuna impressione a caldo (fino a domani). Ma eccomi qui, dopo essermi “raffreddato” un po’, a parlarvi di cosa è stato per me questo ultimo atto. Ovviamente di seguito non ci sono spoiler.

The Rise of Skywalker: un viaggio frenetico

I protagonisti sul pianeta Pasaana

Star Wars: Episodio IX è tante cose, forse troppe. Corre veloce, ma deve farlo perché l’obiettivo è dare più risposte possibili allo spettatore: lo si capisce già dalle prime sequenze, che cominciano col botto. La prima parte del film è caotica, ma le ambientazioni sono molto belle (soprattutto quella di Pasaana) e tutto sommato il percorso dei protagonisti si segue bene. Le intenzioni di The Rise of Skywalker, oltre al voler chiudere la saga, si spingono verso quello che ribattezzerei un incontro profondo e speculare (non saprei definirlo diversamente senza fare spoiler) tra Rey e Kylo Ren.

Lo spettatore ha appena il tempo di capire cosa stia succedendo, che si trova catapultato (tra un macguffin e l’altro) nella seconda parte della pellicola. L’atto finale è ovviamente un susseguirsi di grandi emozioni: tante scene mi hanno commosso, altre mi hanno sorpreso, ma alcune mi hanno anche lasciato un po’ di amaro in bocca. Nulla di trascendentale ovviamente, ma piccole speranze “disilluse” di un fan che osserva l’ultimo atto della sua saga preferita. Nello specifico, senza fare spoiler, mi sarebbe piaciuto vedere più “guerre stellari” tra le due enormi compagini contrapposte (la flotta Sith e le tantissime navi accorse in aiuto alla Resistenza).

Sul finale non sento di potermi ancora esprimere del tutto, anche perché vorrei elaborarlo al meglio. Tirando le somme, The Rise of Skywalker è un film che probabilmente dividerà il fandom ancor di più di Episodio VIII. Nonostante la mia sensazione di tristezza e di vuoto per la fine di tutto, la chiusura della saga nel suo insieme mi ha soddisfatto. Perdonate quello che sicuramente risulterà quasi un flusso di coscienza, ma si tratta di impressioni a ruota libera. A breve mi farò perdonare con una recensione più dettagliata e più “a mente fredda”.

Se lo avete già visto, cosa ne pensate di The Rise of Skywalker? Ditecelo come sempre nei commenti, ma attenti a non fare spoiler!

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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