Portando avanti la trama principale, l’ultima puntata di The Mandalorian ci ha regalato tantissime intriganti rivelazioni. “L’assedio” è una vera e propria miniera di informazioni, che ci permettono di tracciare un sentiero per quelli che saranno i collegamenti della serie con i film. Tra questi, sembra che nell’episodio sia stato reintrodotto un concetto della trilogia prequel molto noto ai fan, quello dei Midi-chlorian. Vediamo tutti i dettagli di seguito!
Midi-chlorian e Valore M
Entrati nella base imperiale di Nevarro per distruggerla, i nostri protagonisti hanno fatto una terribile scoperta: più che una base militare, quello era un laboratorio. Tramite le parole dell’ologramma del Dottor Pershing (conosciuto nella prima stagione) veniamo a conoscenza di molti dettagli riguardo agli esperimenti condotti in quel luogo. L’obiettivo è quello di instillare in corpi clonati una sensibilità alla Forza, attraverso il sangue di un donatore. Compito non facile, e che fino a quel momento aveva portato a risultati disastrosi. Avremo modo di parlare degli esperimenti e dei collegamenti con la trilogia sequel in un altro articolo.
Sempre tramite le parole del dottore, veniamo a scoprire che il donatore era il Bambino. Pershing riuscì a sottrargli del sangue durante la prima stagione, ma in quantità ridotte. Perciò parla della difficoltà di trovare un altro donatore “con un Valore M più alto”. Nella prima stagione abbiamo scoperto che il Bambino è un potente Force user: inconsapevole dei suoi poteri e senza nessun addestramento, riesce ad alzare un Mudhorn che pesa tonnellate e a guarire tramite l’uso del Force healing.
Legame con la trilogia prequel
Sembra quindi scontato che Pershing, parlando di Valore M, si riferisca proprio ai Midi-chlorian della trilogia prequel. Questo concetto all’epoca fu molto criticato, perché molti non ritenevano consono “ingabbiare” la Forza in unità misurabili. The Mandalorian potrebbe mettere pace nel fandom anche da questo punto di vista: essendo Pershing uno scienziato, è possibile che sia entrato in possesso del sapere dei jedi in epoca imperiale, e abbia tradotto il concetto di Midi-chlorian in ambito scientifico.
Una possibilità concreta, dato che nel canone c’è un altro esempio simile. Nel romanzo Catalyst, prequel di Rogue One e ambientato nei primi anni dell’Impero, Galen Erso riesce ad ottenere dei veri Kyber per studiarli in ambito scientifico. Fu così che riuscì a scoprirne il potenziale; prima non avrebbe potuto farlo, poiché i cristalli e i loro segreti erano gelosamente custoditi dai jedi (Galen ovviamente era all’oscuro della Purga e del fatto che i segreti fossero stati rubati).
E’ possibile quindi che il dottor Pershing, anni dopo, avesse avuto un’esperienza simile. Che ne pensate del ritorno dei Midi-chlorian e dei collegamenti che la serie sta creando? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter per rimanere aggiornati sulle offerte e tutte le novità di Star Wars.