The Mandalorian 2: tutti i riferimenti e gli easter egg della terza puntata!
Dopo la “quiete” narrativa dell’episodio precedente, questa terza puntata di The Mandalorian 2, intitolata “L’Erede”, torna su ritmi elevatissimi e scoppiettanti. L’episodio, ricchissimo di easter egg e riferimenti, è una vera miniera di personaggi noti. Vi abbiamo parlato della puntata nella nostra recensione; in questo articolo ne analizzeremo proprio tutti i riferimenti! Seguono pesanti SPOILER, non proseguite se non l’avete vista.
La sequenza iniziale
Con la Razor Crest ridotta ad un colabrodo, i protagonisti riescono a raggiungere la Luna acquatica di Trask e ad atterrare miracolosamente, anche se in acqua. Durante il ripescaggio si può notare la particolare struttura che fa da gru (apparsa anche in Solo), la cui parte inferiore è ricavata da un vecchio camminatore AT-AT. Come visto nel trailer, la Luna di Trask è abitata in gran parte da Mon Calamari e Quarren, originari del pianeta Mon Cala.
Nel porto i coniugi Frog si ricongiungono, in una scena molto commovente, e sullo sfondo si può notare il personaggio interpretato da Sasha Banks (che tornerà successivamente). Entrati nella locanda, Mando chiede informazioni all’oste Mon Calamari pagandolo con la valuta del suo mondo, i “Calamari Flan”, “tondini calamariani”. Se ben ricordate, li avevamo già visti nella prima puntata della prima stagione. Mentre il Bambino mangia la zuppa, un polpetto gli si attacca al viso: una splendida reference alla saga di Alien.
Dopo aver accettato da un Quarren un passaggio in barca, Din Djarin e il Bambino si ritrovano in trappola, e vengono salvati da altri mandaloriani. La scena in cui Mando torna in superficie e si aggrappa alle sbarre, è molto simile a quanto accaduto a Luke Skywalker sul pianeta Serelia nella serie regolare a fumetti Star Wars 2020.
L’erede
Se avete visto le serie animate, avrete riconosciuto immediatamente l’armatura di una di loro (e urlato di gioia alla sua vista): è quella di Bo Katan Kryze, personaggio che vediamo finalmente in live action interpretato dalla sua doppiatrice storica, Katee Sackhoff. Bo Katan è affiancata da altri due mandaloriani, tra cui figura anche quella interpretata da Sasha Banks, il cui nome è Koska Reeves. Quest’ultima fa parte delle Nite Owls, l’unità d’elite mandaloriana creata dalla stessa Bo Katan. L’altro invece si chiama Axe Woves.
Quando i tre si tolgono l’elmo, Din Djarin rimane confuso dal gesto e chiede informazioni a Bo Katan, che finalmente ci dà una spiegazione sul Credo seguito dal protagonista. Egli fa parte dei “Figli della Ronda”, una setta di fanatici religiosi distaccatasi dalla società mandaloriana, con lo scopo di ristabilire l’antica via.
Come ben sappiamo, non è inusuale nella storia mandaloriana una rottura simile. Ecco perché i membri di quello che fino ad oggi conoscevamo solo come “Credo” non tolgono mai l’elmo. Bo Katan, nel raccontare la sua storia, ci svela inoltre di aver combattuto nella Purga e di essere l’ultima della sua stirpe.
All’inizio del dialogo, Bo Katan risponde stizzita al suo alleato con l’espressione “Dank Farrik”, un intercalare sentito in altre occasioni (anche in The Mandalorian) e che nella galassia lontana lontana esprime rabbia o frustrazione. Dopo aver sconfitto alcuni Quarren sul porto, i quattro hanno un’altra intrigante conversazione.
La storia di Mandalore
Nella locanda scopriamo altri dettagli sulla questione mandaloriana: lo scopo di Bo Katan è quello di raggruppare armamenti e partire alla riconquista del pianeta, dandogli un nuovo “Mandalore”, un reggente. Dal titolo della puntata e dalle vicende di Rebels, sappiamo bene che parla di se stessa. Din Djarin però ci svela che, stando a ciò che sa, Mandalore è un pianeta maledetto dal quale non si torna vivi. E questo ci permette di capire un’altro aspetto importante, e cioè il perché i mandaloriani si nascondano o perché per il suo viaggio non sia partito da lì. Ovviamente Bo Katan, che ha vissuto tutto sulla sua pelle, sa bene qual è la verità.
L’indomabile società mandaloriana, come accaduto in passato, per essere indebolita è stata divisa. La Purga imperiale, oltre ad aver decimato i mandaloriani, li ha divisi e dispersi, non permettendo più l’accesso al loro mondo. Nel corso della puntata di The Mandalorian scopriremo anche che lo scopo di Bo Katan è quello di recuperare la Darksaber sottrattagli da Moff Gideon, con la quale potrà riunire la sua società e governare.
Din Djarin però non sembra interessato a queste questioni per il momento, poiché il suo scopo è riportare il Bambino ai suoi simili. Chiede perciò a Bo Katan se conosce i jedi, e ovviamente la sua risposta è affermativa. Quest’ultima chiede però in cambio di informazioni l’aiuto di Mando nell’assalto ad una nave imperiale (o meglio ex imperiale, appartenente a forze operanti per il ripristino dell’Impero dopo la sua caduta).
La missione
Lo scopo (iniziale) dell’assalto è prendere tutti gli armamenti della nave. Durante la stesura del piano, il mandaloriano alleato con Bo Katan fa una battuta che riprende la pessima mira degli assaltatori, questione nata dal fandom e diventata ormai canonica. La nave da assaltare è un incrociatore Gozanti, una vera e propria chicca splendida da vedere in live action.
Nelle prime sequenze dell’assalto, c’è uno splendido riferimento a due iconiche apparizioni di Darth Vader: la prima in Episodio IV, la seconda in Rogue One. I quattro mandaloriani infatti si fanno strada nei corridoi come fece il Signore Oscuro. La reference però è ancor più marcata nella disposizione degli ex imperiali, del tutto simile a quella dei Ribelli in entrambe le occasioni con Vader.
Dopo lo scontro, c’è un altro riferimento ad una scena con protagonista Vader: Bo Katan rivela le sue vere intenzioni, ossia quelle di prendere tutta la nave, e Mando esclama “Stai cambiando i termini del nostro accordo“, citando il famoso scambio di battute tra Lando Calrissian e Vader in Episodio V.
Il jedi
Bo Katan riesce indirettamente ad ottenere l’informazione che cercava: la Darksaber (chiamata spada oscura in italiano) è in possesso di colui che gliela sottrasse, Moff Gideon. E’ chiaro che la sua missione ora è quella di recuperarla. Dopo aver conquistato il ponte di comando, ringrazia Mando dicendogli che l’offerta di unirsi a loro resta sempre valida. E gli dona l’informazione più importante, e cioè dove trovare il jedi. Din Djarin dovrà raggiungere la città di Calodan, sul pianeta boscoso di Corvus: lì troverà Ahsoka Tano.
Una rivelazione incredibile, che è la conferma finale del fatto che presto vedremo anche Ahsoka in live action in The Mandalorian. Anche se noi sappiamo che Ahsoka abbandonò l’ordine e non si considera da tempo un jedi, è logico che Bo Katan la consideri ancora tale. Dopo essersi congedati, Din Djarin e il Bambino ripartono nello spazio.
Una puntata ricchissima di riferimenti epici e sorprese mozzafiato. Vi sono piaciuti gli easter egg e le sorprese de “L’erede”? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars.