Dopo il turbinio di emozioni provocato dal capitolo precedente, anche la quarta puntata della seconda stagione di The Mandalorian, intitolata “L’Assedio”, si attesta su livelli altissimi. Questo episodio ha tutto: sviluppo della trama, tanta azione e colpi di scena, e soprattutto moltissimi riferimenti ed easter egg, che ovviamente analizzeremo di seguito come di consueto! Seguono pesanti SPOILER sulla quarta puntata, non proseguite se non l’avete vista.
La sequenza iniziale
L’episodio di The Mandalorian si apre sulla Razor Crest ancora malconcia, poiché riparata alla meno peggio dal Mon Calamari su Trask. Dopo un simpatico siparietto con Din Djarin e il Bambino sul filo rosso e filo blu (classico riferimento a moltissimi film d’azione), vediamo i protagonisti cibarsi. La scena è interessante perché ci mostra come Din si nutre in presenza di altri esseri viventi, alzando leggermente l’elmo. Dopo essersi rifocillato, Din capisce di non poter raggiungere Corvus in quelle condizioni, e decide di recarsi su Nevarro dai suoi vecchi amici Cara Dune e Greef Karga.
La scena si sposta su Nevarro: ci troviamo nel covo dei Figli della Ronda visto nella prima stagione (lo si nota dall’accenno del simbolo del teschio di Mitosauro), in particolare nella stanza dell’Armaiola. Un gruppo di briganti Aqualish (la stessa razza del famoso Ponda Baba di Episodio IV) armeggia con dei tesori rubati, quando compare Cara Dune a fargli la festa. Scopriamo che quest’ultima è diventata lo sceriffo della città, e i risultati del suo lavoro si vedranno nel corso della puntata.
La vita su Nevarro City
Dopo essere atterrato sul pianeta e aver lasciato la nave ai meccanici (tra cui si nasconde una spia che ricorda Ochi di Bestoon, ma che non dovrebbe essere lui), Din e il Bambino vengono accompagnati da Cara Dune e Greef Karga per le vie di Nevarro City. Le cose sono molto cambiate rispetto alla prima stagione: la strada principale, un tempo malfamata, è ora sede di un bellissimo mercato. Tutto è amministrato bene, e c’è addirittura una scuola per i bambini della città. Queste scene sono molto importanti perché ci mostrano la vita dopo l’Impero e l’avvento della Nuova Repubblica, con la voglia di ricostruire. La scena della scuola, in particolare, è ricca di riferimenti al canone.
Mentre il Bambino assiste alla lezione, rendendosi protagonista di un altro simpatico siparietto con dei biscotti blu simili a dei nostri macarons (forse ricavati dal famoso latte blu, chissà), il droide protocollare insegnante e i bambini (tra cui ce n’è una che porta la stessa capigliatura di Rey in Episodio IX) parlano delle cinque principali rotte iperspaziali della galassia, citando la Rotta Corelliana e la Via Hydiana (le altre sono le Rotte Commerciali di Perlemian e di Rimma, e la Spina Commerciale Corelliana). Tutte queste rotte sono menzionate nelle serie animate, in molti romanzi e videogiochi.
Oltre alla geografia galattica, il droide insegna anche la storia: parla ai bimbi della capitale della Vecchia Repubblica, Coruscant, e menziona quella nuova, Chandrila. Uno splendido riferimento ai romanzi Aftermath, dopo viene approfondita la questione di Chandrila; successivamente, la capitale verrà spostata su Hosnian Prime. Infine, il droide cita anche il Maelstrom Akkadese (che circonda Kessel e le sue lune), apparso per la prima volta in Solo. Uno scorcio di vita a dir poco magnifico!
La missione di The Mandalorian 2×05
Tornando ai protagonisti, scopriamo che sul pianeta è presente una vecchia base imperiale che Cara e Greef vogliono distruggere, affinché si possa “ripulire” definitivamente Nevarro. Con loro c’è anche Mythrol, la prima taglia di Din nella serie, che è tornato al suo vecchio lavoro di contabile grazie a Karga. Giunti sulla base, i nostri trovano nell’hangar un veicolo chiamato Trexler Marauder, nome che richiama moltissime navi e personaggi sia nel canone che soprattutto nel Legends. Il veicolo è molto simile al trasporto di truppe imperiali K79-S80, visto in molte opere canoniche e soprattutto in Rebels.
Entrati nella base, i nostri raggiungono la sala del reattore per farlo esplodere. Nella scena c’è un bel riferimento alle non proprio sicure costruzioni imperiali, che mancano da sempre del parapetto. Una volta innescata la reazione, il gruppo raggiunge una sala di controllo e scopre una verità sconvolgente.
Il laboratorio
Entriamo nella fase più intrigante della puntata, quella che porta avanti la trama principale della serie. I nostri scoprono che quella non era una semplice base militare, ma un vero e proprio laboratorio. Fa la sua ricomparsa tramite ologramma il Dottor Pershing visto nella prima stagione. Come ricorderete, il dottore porta sulla divisa il simbolo dei clonatori di Kamino, e proprio di clonazione si parla in questa sequenza. Egli ci svela che i corpi clonati presenti nelle vasche hanno rigettato il sangue di un soggetto con elevato Valore M, e cioè il Bambino.
Durante la prima stagione, egli riuscì ad estrarre del sangue dal Bambino, sfruttandolo in questi esperimenti. Il Valore M potrebbe essere un probabile richiamo ai Midi-chlorian; essendo il Bambino estremamente sensibile alla Forza, il suo valore è alto. Ora tutti i nodi vengono al pettine: quelli visti nelle vasche sembrano gli stessi corpi clonati di Snoke visti nelle teche su Exegol in Episodio IX. Se notate, in sottofondo si può sentire il tema musicale di Snoke e di Palpatine e di quando Kylo Ren raggiunge il pianeta.
Le intenzioni di Moff Gideon sono ormai chiare, come affermiamo da mesi: il Bambino è la chiave per riportare in vita Palpatine, partendo da corpi clonati in cui instillare sangue di soggetti sensibili alla Forza. Tramite l’ologramma di Pershing, i protagonisti scoprono che Gideon è ancora vivo; non c’è tempo però per ragionare sul da farsi, poiché vengono attaccati dagli assaltatori della base.
Il finale mozzafiato di The Mandalorian 2×05
Dopo l’esplosione della base, comincia un rocambolesco inseguimento a Cara, Greef e Mythrol che fuggono col Marauder. A braccarli ci sono prima degli scout trooper con gli speeder (che fanno tutti la stessa fine di quelli su Endor in Episodio VI) e poi addirittura una squadriglia di TIE Fighter che, dopo una splendida sequenza nel canyon, vengono neutralizzati da Din Djarin e dalla Razor Crest, tornata scintillante.
Nel finale del capitolo 12 di The Mandalorian rivediamo il capitano della Nuova Repubblica Carson Teva (visto nella 2×02), che chiede informazioni sulla Razor Crest a Greef Karga. E’ evidente che la Nuova Repubblica non ha molto controllo sui mondi dell’Orlo Esterno. Il capitano chiacchiera anche con Cara, dicendole che potrebbe fare tanto per il nuovo governo, e lasciandola ai suoi pensieri con uno stemma recante il simbolo dell’Alleanza Ribelle. Nella scena ci viene ribadita la sua origine Alderaaniana (scoperta nel finale della prima stagione) che rievoca in lei ricordi spiacevoli.
Le sorprese non finiscono qui: nel finale della puntata compare un incrociatore leggero imperiale (in un’inquadratura che ricorda la primissima scena di Una Nuova Speranza) in cui troviamo Moff Gideon, che ha fatto piazzare un radiofaro sulla Razor Crest. Din Djarin e il Bambino sono braccati, e ciò che potrebbe accadere su Corvus si fa ancora più emozionante.
Il capitolo 12 si chiude con uno sguardo ad un battaglione di droidi che sembra ispirato al design dell’armatura di Darth Vader e a quello dei Dark Trooper visti per la prima volta nel videogioco Dark Forces. Vedremo un duello tra Moff Gideon e Ahsoka nelle prossime puntate di The Mandalorian? Non vediamo l’ora che arrivi la settimana prossima!
Una puntata ricchissima di riferimenti epici e sorprese mozzafiato. Vi sono piaciuti gli easter egg e le sorprese de “L’assedio”? Ditecelo come sempre nei commenti! Qui trovate la nostra recensione dell’episodio. Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars.