The Mandalorian 2: tutti i riferimenti e gli easter egg della prima puntata!

Mando e Baby Yoda nella seconda stagione

La prima puntata della seconda stagione di The Mandalorian è stata finalmente rilasciata, ed è un’autentica perla. “Lo Sceriffo”, questo il titolo del nono capitolo, è un episodio ricchissimo di easter egg, riferimenti al canone e al Legends, nonché una vera miniera di personaggi noti. Vi abbiamo parlato della puntata nella nostra recensione; in questo articolo ne analizzeremo tutti i riferimenti! Seguono pesanti SPOILER, non proseguite se non l’avete vista.

La sequenza iniziale

Mando e il barista Weequay su Mos Pelgo

Nella sequenza iniziale vediamo alcune delle scene del trailer di The Mandalorian. Mando e il Bambino sono alla ricerca di altri mandaloriani, e si recano da Gor Koresh, un alieno di razza Abyssin (specie che fa la sua apparizione nella Cantina di Mos Eisley). Durante l’incontro tra due Gamorreani gli animi si scaldano, e Mando fa fuori gli scagnozzi di Koresh. Quest’ultimo gli rivela che ha sentito parlare della presenza di un mandaloriano su Tatooine, e Din Djarin torna sul pianeta con due soli. E da qui cominciano le sorprese.

Mando attracca nello stesso spazioporto della quinta puntata della prima stagione, dove ritrova l’umana Peli Motto e i tre simpatici droidi della serie DUM. Stavolta però c’è un’altra sorpresa inaspettata: fa la sua comparsa R5-D4, il famosissimo “droide rosso” di Una Nuova Speranza. E’ sicuramente lui perché sulla testa si può notare la bruciatura del “motivatore scassato” che permise a Luke Skywalker di prendere R2-D2 nove anni prima.

Le sorprese di Mos Pelgo

Cobb Vanth, interpretato da Timothy Olyphant, con l’armatura di Boba Fett

Mando e il Bambino vengono indirizzati verso Mos Pelgo, un vecchio insediamento minerario di Tatooine. Mos Pelgo è nominata per la prima volta in Knights of the Eternal Throne, una delle espansioni di Knights of the Old Republic. Ma il riferimento nel canone è ancora più ghiotto: l’insediamento appare nel romanzo Aftermath, anche con il suo nuovo nome di “Freetown”. A rinominarlo così è un personaggio del romanzo, che vediamo per la prima volta in live action nella puntata (gli da anche il titolo): lo sceriffo Cobb Vanth.

Vederlo sullo schermo è stata un’emozione indescrivibile per chi ha letto i romanzi. Per chi non l’ha fatto, la puntata ha predisposto un flashback/racconto di come Vanth, dopo la distruzione della seconda Morte Nera e la caduta dell’Impero, abbia cercato di proteggere Mos Pelgo da chi voleva appropriarsi del potere. Per farlo è entrato in possesso di un’armatura mandaloriana, che ovviamente è quella di Boba Fett. Ogni fan di Star Wars l’ha riconosciuta, e finalmente abbiamo conferma che sia proprio quella (il romanzo non lo specificava, anche se trapelava palesemente).

La missione

Varie rappresentazioni del drago Krayt: in alto a sx un concept di Ralph McQuarrie, in basso a sx il suo scheletro in Episodio IV. Da: Reddit

Cobb Vanth e Mos Pelgo hanno un problema: un enorme Drago Krayt minaccia l’insediamento, e lo sceriffo prende accordi con Mando. Se lo uccideranno, gli darà l’armatura (appartenente ai mandaloriani di diritto). Anche il Drago Krayt è una creatura che appare in molte opere, sia canon che Legends: la sua prima apparizione risale ad Episodio IV. Lo scheletro che C-3PO incontra dopo essere atterrato su Tatooine con R2 è proprio quello di un Drago Krayt. Inoltre, la sua rappresentazione in The Mandalorian è una chiara citazione a Dune.

Per raggiungere la sua tana, Vanth e Mando viaggiano in speeder. Quello di Vanth però è molto particolare: è ricavato da un pezzo di Podracer, i famosi sgusci visti in Episodio I. Non sappiamo se si tratti proprio di quello di Anakin riverniciato.

Collaborazione

Mando e il Bambino su Mos Pelgo

Seppur con riluttanza, Cobb Vanth si decide a collaborare con i Predoni Tusken su suggerimento di Mando. La puntata ci mostra, oltre alle usanze dei Sabbipodi, anche molta fauna di Tatooine: dall’immancabile “topo rago” (i ratti womp) fino ai Massiff, una specie che i Tusken hanno addomesticato. Dopo aver alleato le popolazioni, il gruppo parte alla volta della tana del drago Krayt. Dalle informazioni forniteci dalle parole di Mando scopriamo che si tratta del vecchio pozzo di un Sarlacc, e il riferimento diventa palese.

I nostri si trovano alle pendici del Pozzo di Carkoon, dove 5 anni prima si consumò la battaglia di Episodio VI in cui morì Jabba. In una delle sequenze di lotta con il drago, Mando spinge Cobb Vanth attivando il jetpack e facendolo volare via: esattamente come Han Solo ne Il Ritorno dello Jedi.

Il drago Krayt, dopo aver presumibilmente divorato il Sarlacc, ha quindi preso possesso di quella tana. Lo scontro con il mostro, davvero epico e senza esclusione di colpi, si conclude con la sua uccisione. I Tusken cominciano quindi a depredare la carcassa, e uno di loro ne tira fuori una grande perla. Anche questa è una splendida citazione sia al canone che al Legends: la perla di drago Krayt compare in molte opere, tra cui Knights of the Old Republic. Nel canone viene invece menzionata sia nel capitolo finale di Aftermath che nel romanzo L’erede dei Jedi.

Altre epiche rivelazioni

Temuera Morrison appare nel finale come Boba Fett

Alla fine della puntata di The Mandalorian viene sganciata la bomba: l’uomo che appare nel finale vi ha ricordato qualcuno? Il suo interprete è Temuera Morrison, che ha impersonato Jango Fett e i cloni nella trilogia prequel. Quello che vediamo nel finale di The Mandalorian è proprio Boba Fett, che da lontano scorge Mando con la sua armatura: siamo certi che sia pronto a reclamarne la proprietà.

Una puntata ricchissima di riferimenti epici e sorprese mozziafiato. Siamo certi che da oggi moltissimi vorranno approfondire le vicende dei romanzi (qui la nostra guida a quelli canonici). Vi sono piaciuti gli easter egg de “Lo sceriffo”? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e TwitterVi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars. In basso potete acquistare la trilogia di romanzi Aftermath:

[amazon box=”8863553513,8863553971,8863554056″]

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
Articoli correlati
Disqus Comments Loading...

Ehi! Questo sito utilizza i cookies!