Per prepararci all’uscita nelle sale di Star Wars: The Last Jedi, in questi giorni la rivista Entertainment Weekly ci sta donando delle bellissime interviste ai protagonisti della saga e al regista Rian Johnson. Questa volta è il turno di Snoke, con le parole di Andy Serkis, ovvero colui che lo anima in motion capture e del regista stesso. Sul leader del Primo Ordine sin da Episodio VII aleggia ancora una terribile aurea di mistero.
Sicuramente Snoke comparirà maggiormente in Gli Ultimi Jedi rispetto a il Risveglio della Forza, ma quello che sapremo al suo riguardo sarà probabilmente poco rispetto a ciò che ci aspettiamo; o almeno il necessario, secondo Rian Johnson.
Ciò che è necessario
“Similmente alla questione della parentela di Rey, Snoke è lì per uno scopo all’interno della storia. E sapete che una storia non è una pagina di Wikipedia. Per esempio, nella trilogia originale, non sapevamo nulla dell’Imperatore tranne esattamente ciò di cui avevamo bisogno., il che è ciò che Luke sapeva su di lui, che è il tipo malvagio dietro Darth Vader. Ma poi, nei Prequel, vieni a sapere ogni cosa nei riguardi di Palpatine poichè la sua ascesa al potere era la storia. Conosceremo su Snoke esattamente ciò di cui abbiamo bisogno.”
“Ma la cosa veramente eccitante per me è che lo vedremo maggiormente, e Andy Serkis avrà da fare molto di più in questo film rispetto al precedente, quel tipo è veramente una forza della natura!”
Queste sono state le parole del regista al riguardo del personaggio. Sapevamo già che il passato di Snoke sarebbe potuto rimanere oscuro anche dopo The Last Jedi, eppure tantissimi nuovi dettagli saranno rivelati in questo film. Di alcuni di essi ce ne parla l’attore Andy Serkis.
Colui che sfrutta le debolezze
“Lui è un predatore che identifica le debolezze e le sfrutta, portando i giovani e promettenti dalla sua parte con la promessa del potere, per poi usare e buttare via i propri pupilli quando non gli sono più utili. La questione riguardo Snoke è che lui è veramente forte nell’uso del lato oscuro della Forza. È terribilmente potente, ovviamente. Ma è anche un personaggio molto vulnerabile e ferito. Ha sofferto delle gravi mutilazioni. Il modo in cui la sua malevolenza viene fuori è una reazione a quello. Il suo odio per la Resistenza è alimentato da cosa gli è accaduto a livello personale.”
“Puoi percepire la sua fisicità. Il suo corpo si avvolge su se stesso come un cavatappi e così ha dei movimenti limitati. La sua aggressività e la sua rabbia è contenuta e ristretta dalla sua fisicità. L’unica cosa utilizzavo di lui era la sua mascella. Questa è completamente maciullata e il lato sinistro della sua faccia è stato sbranato. Così dovevo picchiettare in un qualche modo il lato sinistro della mia bocca per limitare il movimento delle labbra dall’altra parte. La sua deformità è basata principalmente sulle ferite della prima guerra mondiale nelle trincee.”
Nell’intervista viene poi accennato il fatto che Snoke abbia un certo gusto per l’estetica ed un modo di fare teatrale e sfarzoso, a questo Serkis risponde così:
“Oh assolutamente. Lui è leggermente oligarca. Sapete, non ha paura di mostrare i suoi abiti ricercati. C’è una lussuria che è innata in lui. Il modo in cui la sua corte è presentata, è veramente totalitario su quello, oltre che barocco. Gli piace essere teatrale, credo.”
Insomma da oggi sappiamo alcuni dettagli sulla personalità di Snoke che potrebbero rivelarsi interessanti ai fini della trama di The Last Jedi. Cosa vi aspettate da lui nel film? Fatecelo sapere nei commenti!