The Clone Wars: tutti i riferimenti dell’ultimo splendido episodio della serie!

Ahsoka nel finale di The Clone Wars

Nel giorno dello Star Wars Day, l’arco dell’Assedio di Mandalore nonché The Clone Wars giungono alla fine. “Vittoria e Morte” è l’ultimo atto di una serie che ci ha accompagnati per anni attraverso le emozionanti vicende delle Guerre dei Cloni, e per la quale non potevamo immaginare un finale più commovente e suggestivo. Anche questa puntata è ovviamente ricca di riferimenti: vediamoli insieme!

La sequenza iniziale

Il logo rosso della puntata

La puntata, che ha la consueta apertura che ha caratterizzato quest’ultimo arco narrativo di The Clone Wars, comincia dove si era interrotta la precedente. Ahsoka e Rex devono fuggire dalla cabina medica e soprattutto dallo Star Destroyer. Anche Maul ha le stesse identiche intenzioni, ed è lui che in una delle prime suggestive sequenze distrugge con la Forza i motori dell’iperguida, portando la nave fuori dall’iperspazio e danneggiandola. Intanto Rex e Ahsoka conquistano la sala di controllo e cercano un piano per fuggire dalla nave, aiutati dai tre fedeli droidi R7, G-G e Cheep. Quest’ultimo, nelle movenze e nei suoni, è un omaggio al droide Chopper di Star Wars Rebels.

La situazione per i nostri protagonisti si complica quando sull’immenso hangar della nave compaiono i cloni, pronti per braccarli e uccidere Ahsoka. Rex è disperato perché sa che i suoi fratelli non si fermeranno e che la nave è spacciata. Qui Ahsoka lo rincuora, in una delle scene più commoventi della puntata, e gli dice di avere un piano per prendere la navetta e scappare.

The Clone Wars: La fuga

Ahsoka e Rex nell’ultima puntata. © Disney

Il piano di Ahsoka consiste nel fingersi prigioniera di Rex mentre quest’ultimo perde tempo, affinché entrambi possano raggiungere la navetta. Il capitano cerca di convincere Jesse che Ahsoka non è più effettivamente una jedi e che quindi con lei non deve essere eseguito l’Ordine 66. Sia lui che gli altri cloni, però, sono ancora completamente controllati dal chip inibitore e non pensano ad altro che all’Ordine di Darth Sidious. Comincia così lo scontro, tramite il quale Maul ne approfitta per farsi strada e rubare per primo la navetta per fuggire. Ahsoka tenta di trattenerla con la Forza (in una scena che richiama Rey in Episodio IX), ma l’incessante fuoco dei blaster dei cloni la costringe a lasciarla andare.

Maul fugge così verso il suo destino, che come sappiamo è indirizzato verso il mondo dei sindacati criminali. Ahsoka e Rex si scontrano incessantemente con i cloni, tentando di trovare un’altra nave che possa farli fuggire. Ad un certo punto, per scappare al fuoco dei blaster, Ahsoka fonde con le spade laser il pavimento, creando una sezione circolare. Questa chicca di Filoni è un riferimento ad una scena tagliata di Episodio III, dove Obi-Wan e Anakin fuggono da Grievous con lo stesso stratagemma.

Salto nel vuoto

Ahsoka si aggrappa alla navetta mentre lo Star Destroyer precipita. © Disney

Finalmente i due riescono a trovare una navetta funzionante, ma i cloni oppongono strenua resistenza alla loro fuga. Rex riesce a salire a bordo della navetta, mentre Ahsoka tiene a bada i loro assalitori, ma non c’è più tempo: l’immenso Star Destroyer sta per schiantarsi su una luna (ad oggi sconosciuta). La sequenza dello schianto è molto suggestiva, e ricalca la discesa di Ahsoka su Mandalore. Le due scene hanno però hanno un importante elemento che le diversifica: il morale questa volta è opposto rispetto a quello dell’Assedio. Sia Rex che Ahsoka sono esausti e disperati.

La scena si sposta poi sulla superficie della luna, sconvolta dal violento schianto dello Star Destroyer, e qui ha inizio la straziante sequenza finale della serie.

The Clone Wars: La sequenza finale

Ahsoka di fronte alle strazianti tombe dei cloni

Nelle ultime scene della puntata Ahsoka indossa un mantello del tutto simile a quello che porta nel finale di Rebels, ma più scuro. Lo spettacolo che le si para davanti lascia un nodo in gola: i due hanno seppellito tutti i cloni, e i loro elmi fanno da lapidi alle tombe. Tra questi c’è anche quello di Rex: Filoni qui si è collegato con il romanzo Ahsoka, che in alcuni flashback narra della finta tomba di Rex volta a sviare i sospetti sulla sua sopravvivenza. Sempre nella stessa scena, Ahsoka lascia scivolare via le spade laser (anche questo è un riferimento al romanzo). Abbandonandole lì, chiunque le avesse trovate avrebbe pensato che fosse morta. A trovarle però non sarebbe stata una persona qualunque.

Un nuovo inizio

Vader accende la spada laser di Ahsoka

Nell’ultima scena vediamo la stessa luna ricoperta dalla neve, come a suggerirci che sia passato del tempo dallo schianto. Sul posto sono presenti droidi sonda imperiali e snowtrooper, nonché un’inconfondibile navetta di classe Lambda. Ed è qui che sentiamo il suo respiro…Darth Vader è atterrato sulla luna. Nella suggestiva scena, colui che fu Anakin Skywalker raccoglie la spada laser appartenuta ad Ahsoka e l’accende. La sequenza non presenta parole, ma è come se tutti sapessimo cosa ha provato Vader in quel momento. Chi ha letto il romanzo “I Signori dei Sith” conosce bene i suoi tormenti nei primi anni dell’Impero.

Ad un certo punto il Sith volge lo sguardo al cielo, dove è presente un Convor. Questo uccello ha un forte legame con Ahsoka, ed è presente in tutti i momenti chiave del personaggio. E’ infatti presente anche e soprattutto alla fine della seconda stagione di Rebels, quando i due si rincontreranno.

E così, con la spada laser ancora accesa, Vader se ne va; l’ultima inquadratura va su un elmo danneggiato e sepolto dalla neve: un forte e tragico simbolismo che sancisce la fine di The Clone Wars. Vi è piaciuta quest’ultima puntata? Ditecelo come sempre nei commenti. Continuate a seguirci anche su Facebook Instagramvi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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