The Clone Wars: la recensione della seconda puntata!

La Bad Batch in azione nella clip della settima stagione di The Clone Wars. Fonte: Wookieepedia

Siamo giunti al secondo appuntamento dell’ultima stagione di The Clone Wars. La puntata, intitolata A Distant Echo, è uscita venerdì su Disney+, e riserva alcune interessanti sorprese. Ecco la nostra recensione, senza e con spoiler, dell’episodio.

The Clone Wars: storie di cloni e di jedi

Un fotogramma dell’episodio.
Fonte: USAtoday.

A Distant Echo riprende il discorso della prima puntata di The Clone Wars, andando a mettere in scena la seconda parte della missione della Bad Batch. Dopo aver scoperto, infatti, che Echo è ancora vivo e sta probabilmente collaborando con i Separatisti, la Bad Batch, insieme a Rex ed a Anakin, parte per trovare il clone creduto morto.

La puntata porta avanti un tema molto caro a Star Wars, ovvero come i sentimenti possano interferire nelle azioni di una persona. Questo tema tocca Anakin ma principalmente Rex. L’episodio combina abilmente azione e sviluppo dei personaggi, esplorando anche un po’ meglio la Bad Batch.

A Distant Echo si apre con un prologo dedicato ad Anakin e rivediamo personaggi familiari. Si cominciano a toccare alcune situazioni che torneranno ne La Vendetta dei Sith, e, come la scorsa settimana, la puntata si  chiude con un bel colpo di scena. Adesso chi non ha visto l’episodio si fermi perché parliamo di spoiler!

Personal feelings

Anakin, Rex e il capitano della Bad Batch.
Fonte: Twitter

ATTENZIONE SPOILER SECONDA PUNTATA DI THE CLONE WARS

Anakin e Rex preparano la Bad Batch per la missione di recupero di Echo. Prima di partire Anakin parla di nascosto con l’ologramma di Padmé incinta. È una scena molto profonda e, anche se stanno parlando di Rex e dalla sua difficoltà di isolare i sentimenti verso Echo dalla missione, stanno parlando di come Anakin agisca seguendo le sue emozioni.

È il tema portante della trilogia prequel e del personaggio di Anakin. È ciò che, portato alle estreme conseguenze, lo condurrà al lato oscuro. È molto interessante vedere come questo tema torni su un personaggio non completamente umano come Rex.

Dopo un breve scambio con Obi-Wan, la missione ha inizio. Durante il viaggio si hanno i primi accenni sul passato della Bad Batch, e la caratterizzazione dei personaggi si fa più strutturata. Dopo si passa alla missione vera e propria. Anakin viene rapito dalla popolazione indigena, ma una volta risolto questo problema, il gruppo va all’assalto.

Sterminati tutti i droidi separatisti, trovano la stanza dove veniva tenuto prigioniero Echo. E qui si scopre che non aveva tradito la Repubblica. Era attaccato ad un macchinario che estraeva informazioni dalla sua testa. A trovarlo è Rex e il loro ricongiungimento è commovente. Sia il macchinario che le terribili mutilazioni di Echo sono un riferimento velato a quello che sarà il destino di Anakin dopo lo scontro su Mustafar.

Rex e tutte le emozioni di un clone

I cloni non sono macchine, ma esseri umani. Da: The Clone Wars

La star della puntata è Rex,  per molte ragioni. È lui il cuore emotivo della narrazione, e il suo legame con Echo è bellissimo. La Bad Batch, nonostante sia più caratterizzata rispetto al primo episodio, ancora non ruba la scena, mentre vedere Anakin sempre più vicino al punto in cui lo troveremo in Episodio III è elettrizzante.

A Distant Echo conferma ancora come The Clone Wars sia una storia sui cloni, e sui loro rapporti. È lì la vera novità della serie. Di Jedi e Sith se ne vedono pochi, ma non c’è bisogno della loro presenza (però se non tirano fuori Ahsoka Tano la prossima settimana cominciamo a preoccuparci!).

La puntata è gradevole e soprattutto fa venire voglia di vedere la prossima, che però verrà rilasciata su Disney+ solo venerdì (e ricordatevi, a fine mese arriva anche in Italia!).

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta la puntata? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, vi terremo costantemente aggiornati all’universo di Star Wars…

Giorgio Nicolai: Studente di cinema e aspirante sceneggiatore, grazie a Star Wars ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo, con la speranza, un giorno, di entrarci. La strada è dura, ma per fortuna ci sono gli insegnamenti di Obi Wan e di Yoda a guidarmi: fare o non fare, non c'è provare!
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