The Book of Boba Fett: tutti gli easter egg e i riferimenti della prima puntata!

Boba Fett e Fennec Shand.

Dopo tanta attesa, finalmente The Book of Boba Fett ha debuttato su Disney Plus con il primo episodio, intitolato “Straniero in terra straniera” (qui la nostra video analisi). Pur durando abbastanza poco, appena più di mezz’ora, contiene alcuni spunti interessanti e soprattutto moltissimi riferimenti ed easter egg: andiamo a scoprirli di seguito!

La sequenza iniziale

Boba Fett nella capsula di Bacta

Il primo episodio di The Book of Boba Fett si apre con uno sguardo al Palazzo di Jabba completamente deserto, eccezion fatta per il protagonista che si trova in una capsula di Bacta. Quest’ultima è un modello diverso rispetto alle altre vasche rigeneratrici viste in Episodio V o in Rogue One. Mentre si trova in quello stato, ci vengono mostrati dei flashback che ci riportano prima al 22 BBY, sia nel periodo su Tipoca City (capitale di Kamino) sia quando da bambino assistette alla morte di suo padre nell’arena di Geonosis, e poi al 4 ABY, poco tempo dopo la sua caduta nel Sarlacc.

Tramite questa prima scena apprendiamo quindi il modo in cui è riuscito ad uscire dal mostro, prendendo l’ossigeno da uno stormtrooper e facendosi largo con il fuoco. Una volta fuori, egli perde i sensi e viene trovato dai Jawas, che trafugano la sua armatura portandola sul loro Sandcrawler e lasciandolo lì. Sullo sfondo, possiamo notare anche i rottami della Khetanna, il galeone di Jabba The Hutt distrutto in Episodio VI.

Come sappiamo, l’armatura di Boba Fett verrà poi recuperata dallo sceriffo Cobb Vanth. La versione del recupero da parte dei Jawas narrata nel romanzo Aftermath è leggermente differente, ma fortunatamente non ha subito retcon. Nel secondo romanzo, Aftermath: Debito di Vita, viene sottolineato il fatto che i resti della Khetanna caddero sul Sarlacc che fu lacerato, cosa che non sembra visibile nella scena. Ma è un dettaglio facilmente ovviabile, poiché il mostro non viene inquadrato da vicino.

Resurrezione

Boba Fett si libera dal Sarlacc

Poco dopo, il cacciatore di taglie viene trovato da alcuni predoni Tusken, che lo fanno prigioniero e lo portano al loro villaggio tramite una scena che ricorda molto il colossal Spartacus di Stanley Kubrick. Qui Boba Fett si ritrova con un altro prigioniero, un rodiano col quale cerca di mettersi d’accordo per scappare. Boba riesce a liberarsi tramortendo un Massiff (specie che avevamo già visto in The Mandalorian e nelle serie animate), ma il rodiano fa la spia e allerta i Tusken che inseguono il cacciatore di taglie.

Una volta raggiunto, uno dei predoni lo tramortisce con un gaderffii, arma tradizionale Tusken che egli stesso possiederà in seguito. A questo punto il flashback finisce, e Boba viene riportato al presente dalla voce di Fennec Shand. Ora, come detto, siamo nel 9 ABY, circa cinque anni dopo gli eventi dei flashback e subito dopo quelli della seconda stagione di The Mandalorian. Uscito dalla capsula, avviene la vestizione che abbiamo visto nei trailer, che ci permette di ammirare l’armatura e il suo arsenale distruttivo.

Signore del crimine

Boba Fett e Fennec Shand ricevono il maggiordomo del sindaco

Nella scena successiva, Boba e Fennec accolgono i potenti locali affinché portino tributi al nuovo signore del crimine di Tatooine. I due vengono assistiti da 8D8, droide conosciuto in Episodio VI che lavorava al servizio di Jabba. Nella sequenza facciamo la conoscenza di Dokk Strassi, un trandoshano per cui Boba aveva lavorato (ma che viene nominato per la prima volta in Star Wars) e del maggiordomo twi’lek di Mok Shaiz, sindaco di Mos Espa. Le nostre predizioni erano esatte: l’ithoriano che si vede nel trailer è proprio un sindaco, di Mos Espa in particolare. Come ricorderete, la famosa città è comparsa per la prima volta in Episodio I. In queste scene Boba viene più volte chiamato Daimyo, titolo dei potenti signori feudali giapponesi utilizzato tra il XII e il XIX secolo.

Il maggiordomo però non porta alcun tributo, anzi sfida velatamente la nuova autorità di Boba Fett; cosa di cui sicuramente quest’ultimo si occuperà a tempo debito. Successivamente i protagonisti si recano proprio a Mos Espa, dove possiamo vedere una consueta varietà di specie e di droidi. Nella folla spicca ad esempio un droide sollevatore di carichi, dello stesso modello di un altro visto all’entrata del castello di Maz Kanata su Takodana in Episodio VII.

Nuove conoscenze

Garsa Fwip, interpretata da Jennifer Beals

I due si recano in una cantina su Mos Espa, gestita dalla twi’lek Garsa Fwip, interpretata da Jennifer Beals. Qui possiamo vedere un classico e consueto omaggio alle sequenze ambientate nelle cantine e nei bar di Star Wars, ricchi di specie diverse e musica. E a proposito di musica, fa una gradita ricomparsa il famoso musicista di razza Ortolan Max Rebo che abbiamo conosciuto in Episodio VI al Palazzo di Jabba. Ad accompagnarlo c’è un musicista di razza Bith, che però non è un componente della Cantina Band. Entrambi suonano un rifacimento della celebre Mad About Me, canzone che si ascolta in Episodio IV nella Cantina di Mos Eisley.

Come detto, nella scena notiamo una varietà di droidi, tra astromecca e un modello di serie RX che viene utilizzato come mazziere, diversamente dalla sua funzione primaria di pilota. Anche qui vediamo una varietà di specie aliene come Hassk, Advozse, Aqualish, (un Melbu fuori dalla cantina), ecc.

Una volta usciti dopo aver trattato con Garsa, i nostri vengono attaccati da un gruppo di guardie mercenarie (che abbiamo visto nei trailer) assoldate probabilmente dal sindaco di Mos Espa. Tra le loro armi notiamo scudi di energia simili a quelli dei Gungan visti in Episodio I ed elettrostaffe. Boba e Fennec ingaggiano una lotta con le guardie, nella quale il primo verrà ferito. Mentre Fennec cattura una delle guardie, Boba viene scortato dai gamorreani alla capsula di Bacta, dove verrà curato.

Il secondo flashback

Boba Fett elimina il mostro visto nei flashback

Qui parte un secondo flashback, che riprende gli eventi dalla conclusione del primo. Il giovane Tusken porta Boba Fett e il prigioniero rodiano a trovare dell’acqua; nel frattempo, i tre si imbattono in un gruppo di predoni Nikto che derubano una persona. Come suggerito dai vari spot, rivedremo sicuramente questi personaggi in prossimi flashback. Nel frattempo Boba e il rodiano cominciano a scavare, finché quest’ultimo non aizza involontariamente un gigantesco mostro delle sabbie con sei zampe.

L’alieno sembra appartenere ad una specie inedita (se avesse avuto quattro zampe sarebbe stato simile ad un drago Krayt dei canyon, specie più piccola di quella più famosa e conosciuta) e attacca i nostri cercando di mangiarli. Mentre il piccolo Tusken è in pericolo, Boba Fett con le sue stesse catene riesce a domarlo e a strozzarlo, tramite una sequenza che omaggia la morte di Jabba per mano di Leia in Episodio VI. Tramite questo gesto, Boba conquista la fiducia di quel clan di Tusken, che ora sicuramente lo tratteranno con rispetto.

La prima puntata di The Book of Boba Fett si chiude con questa consapevolezza, nell’attesa di scoprire di più nel prossimo episodio. Cosa ne pensate degli easter egg e dei riferimenti presenti in “Straniero in terra straniera”? Ditecelo come sempre nei commenti! In quest’altro articolo trovate anche la recensione della puntata. Continuate a seguirci anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars. Di seguito trovate la nostra video analisi completa dell’episodio:

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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