The Book of Boba Fett: la recensione della seconda puntata!

Boba Fett e Fennec Shand.

Ci siamo! Torna l’appuntamento del mercoledì con The Book of Boba Fett, la nuova serie Star Wars targata Disney+. Rispetto all’altalenante primo episodio, ci sono diversi passi avanti, anche se rimangono alcune imperfezioni (qui trovate l’analisi easter egg e riferimenti). Questa è la nostra recensione, come sempre prima senza e poi con spoiler…

The Book of Boba Fett e le linee temporali

Boba Fett nella capsula di Bacta

Partiamo dalle buone notizie. La puntata, intitolata “The Tribes of Tatooine”, ha un ritmo (e un minutaggio) completamente diverso rispetto al primo episodio. Anzi, la sensazione è che entrambe le puntate compongano nel loro insieme la pilota della serie, considerato che i cliffhanger sono molto più efficaci qui. Viene confermata la struttura della serie, divisa tra passato e presente. La linea del passato prosegue da dove era stata interrotta nel primo episodio e ancora una volta rappresenta l’elemento più affascinante (e anche più corposo) di The Book of Boba Fett. Il punto di forza più importante è l’approfondimento della cultura Tusken, dei loro usi e anche della loro spiritualità, che porta ad una scena onirica sul finale molto interessante.

La linea del presente, come nella prima puntata, è leggermente più debole. Stavolta però la differenza di livello con il passato non è abissale, poiché abbiamo diversi colpi di scena in più. Soprattutto, iniziamo a conoscere veramente il sottobosco criminale di Tatooine e chi vuole sfidare Boba per il trono di Jabba (è uno spoiler, quindi ne parliamo dopo). Tra l’altro, nel presente c’è un bellissimo cameo che prosegue la linea di The Mandalorian di introdurre in live-action personaggi provenienti anche da altri media (come Cobb Vanth). Parlando di The Mandalorian, The Tribes of Tatooine fa un ottimo lavoro nel collegare le due serie, raccontando bene l’arco di trasformazione di Boba.

Insomma, dopo un inizio un po’ tronco, la serie ha preso decisamente il via. Ora parliamo di spoiler, quindi chi non ha visto la puntata si fermi qui!

Cacciatori di taglie, predoni

Il sindaco Ithoriano

ATTENZIONE SPOILER SECONDA PUNTATA DI THE BOOK OF BOBA FETT!

Rispetto alla prima puntata, che era divisa in tre blocchi (passato, presente, passato), questa ne ha solo due. La prima parte è dedicata al presente e la seconda al passato. Nel presente, vediamo Boba confrontarsi col sindaco di Mos Espa per scoprire che non è stato lui a mandare gli assassini a ucciderlo. Questo lo riporta al Santuario, dove gli viene rivelato che i cugini gemelli di Jabba sono in città per riprendersi il trono. In strada, i cugini e Boba hanno uno scontro verbale. I cugini sono arrivati preparati, perché si sono portati dietro Black Krrsantan, il cacciatore di taglie Wookiee che molti fan avranno avuto modo di riconoscere.

E’ un bel cameo di un personaggio che proviene dai fumetti, ed è quel tipo di fan service che ci piace (e del quale abbiamo parlato in maniera più approfondita nell’analisi easter egg). Allo stesso modo, il riferimento mancato al rancor a inizio puntata è stato esilarante. Purtroppo, la linea del presente ci lascia in sospeso: i cugini interrompono la loro faida con Boba e allora si torna nel passato (sempre grazie al Bacta). Qui comincia la seconda parte dell’episodio, che è un vero e proprio atto di iniziazione. Boba entra sempre più nella tribù Tusken, ne conosce gli usi e i costumi, fino a quando arriva il momento di confrontarsi con i predoni e con il sindacato Pyke. Boba organizza un attacco al treno che loro usano per trasportare la spezia (che, come sappiamo, ha un peso non indifferente in Star Wars), e riescono a sconfiggerli. I Tusken premiano quindi Boba, rendendolo parte della loro comunità.

Un bel passo avanti

Questo avviene nell’epilogo, dove, dopo una bellissima scena onirica, Boba riceve una vera e propria vestizione del guerriero, con tanto di costruzione dell’arma. Sono le sequenze migliori della serie finora, con Boba che finalmente diventa come lo vediamo poi in The Mandalorian. La parte più efficace dell’episodio è proprio questa, l’approfondimento e l’umanizzazione dei Tusken che si accompagna al graduale cambiamento di Boba. Sulla prima parte finalmente cominciamo a capire quali sono i nemici e qual è la posta in gioco, anche se rimane un passo indietro rispetto alla linea del passato, che potrebbe davvero essere una serie a sé stante. L’apparizione di Black Krrsantan però ci fa ben sperare per sorprese future.

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta la puntata? Fatecelo sapere nei commenti! In quest’altro articolo trovate anche l’analisi easter egg e riferimenti. Continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter! Vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Giorgio Nicolai: Studente di cinema e aspirante sceneggiatore, grazie a Star Wars ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo, con la speranza, un giorno, di entrarci. La strada è dura, ma per fortuna ci sono gli insegnamenti di Obi Wan e di Yoda a guidarmi: fare o non fare, non c'è provare!
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