The Bad Batch: tutti i riferimenti e gli easter egg della quinta puntata!

La Bad Batch nel covo di Cid

Torna il consueto appuntamento del venerdì con The Bad Batch, e ovviamente con i nostri articoli di approfondimento! Anche questo quinto episodio (qui la nostra video recensione), intitolato “Rampage”, “Furia”è ricchissimo di riferimenti ed easter egg: vediamoli insieme.

La sequenza iniziale

La Bad Batch incontra Cid

I nostri protagonisti viaggiano alla ricerca di un vecchio informatore dei jedi di nome Cid, affinché possa dar loro informazioni sulla cacciatrice di taglie che cercava Omega. Perciò si dirigono su Ord Mantell, pianeta che abbiamo visto in molte altre opere di Star Wars. Quest’ultimo compare per la prima volta nel fumetto Darth Maul: Figlio di Dathomir. Arrivati nel locale, i protagonisti scoprono che Cid è un’anziana trandoshana che si offre di dargli informazioni in cambio di una missione. I nostri dovranno recuperare una piccola di nome Muchi che è stata rapita dagli schiavisti zygerriani.

Anche questi ultimi sono vecchie conoscenze di Star Wars: fanno la loro prima apparizione nel canone in The Clone Wars, in cui li vediamo in alcuni archi narrativi. Nel Legends, questa razza è presente (tramite retcon) sin dalla serie a fumetti “Star Wars” del ’77. Quando i nostri raggiungono il luogo del rapimento, fa la sua apparizione anche un Brezak, una lucertola Zygerriana che questi ultimi utilizzavano come mezzo di trasporto.

Cattura e fuga

Il rancor Muchi nella puntata

Gli zygerriani sono muniti delle classiche armi della loro specie: vediamo molte elettro-fruste, viste anche in The Clone Wars, e tanti archi energetici. Queste armi hanno molte varianti, tra le quali ci sono le più famose utilizzate dalle Sorelle della Notte. Tramite la puntata vediamo come Omega ne entra in possesso (nel trailer la vedevamo brandirne una). Dopo che i nostri protagonisti vengono catturati, la scena si sposta alla locanda di Cid, dove quest’ultima viene contattata da un personaggio ben noto; si tratta del Twi’lek Bib Fortuna, braccio destro di Jabba The Hutt.

La cosa interessante è che il personaggio è doppiato da Matthew Wood, suo interprete in Episodio I (come ricorderete, egli è tornato a vestire i panni di Bib Fortuna anche in The Mandalorian). Mentre i membri della Clone Force 99 sono imprigionati, Omega riesce a creare un diversivo liberando un Rancor, che si rivela essere proprio Muchi, la “bambina” che andava tratta in salvo. Tra i prigionieri notiamo anche due membri di razza Falleen. Di questa specie sono famosi i rappresentanti dell’organizzazione criminale Sole Nero.

Sempre nel corso di queste scene ci sono molti dettagli interessanti sugli zygerriani: sentiamo la parola “skug”, un loro insulto, e soprattutto viene nominato il pianeta Kadavo, che durante le guerre dei cloni era sotto il controllo del loro Impero schiavista.

Conclusioni

I protagonisti nella quinta puntata

Dopo una rocambolesca lotta, in cui anche Muchi mostra tutta la sua furia, i membri della Bad Batch riescono ad ammansirla e riportarla da Cid e da Bib Fortuna. Scopriamo che anche quel rancor appartiene a Jabba; qui molti di voi avranno pensato che Muchi sia il rancor che vediamo in Episodio VI, ma in realtà non è così. Quell’esemplare è maschio e si chiama Pateesa, perciò sono diversi.

Nella scena finale in cui Hunter e Cid parlano nel suo ufficio, quest’ultima le rivela che la cacciatrice di taglie si chiama Fennec Shand ed è nuova del mestiere, ma già esperta. Come anche nelle prime sequenze, possiamo ammirare alcune chicche presenti nella stanza. Saltano subito all’occhio alcuni elmi di clonetrooper, in particolare uno da pilota di Fase 2.

Voi cosa ne pensate di “Furia”? Vi è piaciuto? Fatecelo sapere nei commenti! Qui trovate la nostra recensione di questa quinta puntata di The Bad Batch. Continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
Articoli correlati
Disqus Comments Loading...

Ehi! Questo sito utilizza i cookies!