Dopo un percorso altalenante, The Bad Batch arriva alla conclusione della prima stagione. Un finale che, purtroppo, conferma quello che abbiamo visto finora (trovate qui la nostra video analisi). Questa è la nostra recensione, come sempre senza e poi con spoiler…
The Bad Batch: il finale di stagione
Una puntata da sola non poteva salvare una stagione con evidenti alti e bassi, questo si sapeva. Kamino Lost (questo il titolo dell’episodio) fa comunque dei tentativi (non riusciti, purtroppo) per migliorare alcuni dei difetti di The Bad Batch. Il lavoro migliore lo fa sullo sviluppo emotivo dei protagonisti, in particolare su una coppia di personaggi che non ci aspettavamo interagissero in questo modo.
A deludere, ancora una volta, è la narrazione. La trama è fin troppo esile per un finale, con pochi colpi di scena (quasi nessuno) e con un epilogo prevedibile. Quello che manca veramente a Kamino Lost è un cliffhanger sui protagonisti. Su di loro la serie non propone alcun tipo di gancio per la seconda stagione. Soprattutto, nessun personaggio ha un arco di trasformazione. Anzi, la sensazione forte è che questo finale, a livello di trama, non sia servito a niente, o quasi.
Ci sono un paio di immagini molto potenti in Kamino Lost. E anche una mezza citazione di Episodio III che avrà fatto scendere una lacrima a qualcuno. La puntata, però, partendo da presupposti drammatici, non affonda mai, tirandosi fuori all’ultimo da svolte tragiche che avrebbero almeno mostrato uno scarto di tono notevole rispetto al passato. La sensazione è che il finale sia fin troppo buonista, spegnendo anche in maniera rapida il conflitto tra Crosshair e la squadra. Insomma, aspettiamo la seconda stagione, ma questa prima ha sicuramente deluso. Ora parliamo di spoiler, quindi chi non ha visto la puntata si fermi qui!
Crosshair e Omega
ATTENZIONE SPOILER ULTIMA PUNTATA THE BAD BATCH!
Ci sono pochi spoiler da fare, e questo è già un difetto quando si parla di un finale. In sintesi, Kamino Lost racconta la fuga della Clone Force 99 (al completo, con Crosshair) da Kamino, le cui città stanno affondando nell’oceano. E basta, non succede veramente nient’altro. Nel corso della fuga ci sono delle immagini evocative (su tutte, la squadra che per salvarsi deve infilarsi nelle capsule dove la loro mutazione genetica è avvenuta), e dei momenti emotivi. Tra questi, spicca il rapporto tra Crosshair e Omega, vero ago della bilancia di questo finale.
La puntata 15 ci aveva stupito per l’evoluzione di Crosshair. Kamino Lost, giustamente, lo mette in relazione con il suo polo opposto, Omega. A inizio puntata è lei a salvare lui, mentre alla fine sarà Crosshair che salverà Omega e AZI. Piccola parentesi sul droide: il sacrificio di AZI avrebbe dato più pathos all’episodio, ma purtroppo ci è stato tolto anche quello. Tornando all’argomento, principale, l’idea di legare Crosshair e Omega è forte e funziona, ma non viene sviluppata fino in fondo, soprattutto perché Crosshair ripete per tutto l’episodio di essere fedele all’impero.
Nel finale, Omega gli dice: “You are my brother”, che chiaramente richiama il “You were my brother” di Obi-Wan. Ma non serve a niente: Crosshair ha scelto l’impero, anche se non è chiaro che ruolo avrà adesso nel nuovo esercito. Insomma, il problema di fondo di questo finale è che lo status quo dei personaggi rimane uguale, non c’è un vero cambiamento che ci porta alla seconda stagione con la speranza di vedere qualcosa di diverso. L’epilogo su Nala Se, anche, era prevedibile da svariate settimane. In conclusione, Kamino Lost non riesce a riscattare la stagione, anzi, mantiene il livello (più o meno basso) dei suoi predecessori.
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