The Bad Batch: la recensione del secondo episodio!

La bad batch al completo

E’ arrivato stamattina su Disney+ Cut and Run, il secondo episodio di The Bad Batch (qui tutti i riferimenti e gli easter egg della puntata), la serie animata targata Disney+. E’ un episodio emozionante che fa ben sperare per le prossime puntate. Ecco la nostra recensione, come sempre senza e con spoiler…

Un episodio di transizione

I protagonisti alla fine della prima puntata

Star Wars è una storia di padri e figli, e The Mandalorian ce l’ha confermato. Curiosamente, anche The Bad Batch sta prendendo questa direzione. Il tema di questa puntata sono proprio le responsabilità genitoriali. Qualcosa di molto simile lo abbiamo visto nella prima stagione di The Mandalorian, quando Din ancora non aveva deciso cosa fare di Grogu. Qui ritorna nella relazione tra due personaggi, e capiremo sarà il vero snodo emotivo di tutta la serie. In sé per sé Cut and Run non è esplosivo come il primo episodio, ma funziona come ottima transizione, facendoci vedere facce conosciute e approfondendo i cinque protagonisti.

In realtà, sia dal punto di vista di temi (rapporto padre/figli), sia di struttura, The Bad Batch sembra riprendere da The Mandalorian più che da The Clone Wars. La prima puntata era stata un susseguirsi di colpi di scena incredibili, la seconda, invece, tira un respiro, ci fa conoscere meglio i personaggi e i conflitti emotivi della serie. La prima stagione di The Mandalorian faceva esattamente così, con le puntate erroneamente considerate filler. Ed è quello che fa anche Cut and Run, e lo fa bene. Padri imparano a essere padri e figli imparano a essere figli, nel pieno di un’avventura spaziale. Questa è la quintessenza di Star Wars, e l’episodio lo incarna perfettamente.

C’è anche un tema legato all’impero particolarmente interessante, ma ne parleremo meglio nella parte spoiler. Senza rivelare niente, basta dire che The Bad Batch sembra andare su due filoni: seguire la storia del gruppo di cloni geneticamente modificati ma anche darci sempre più dettagli sul passaggio da Repubblica ad Impero. Questo era chiarissimo nella prima puntata e rimane almeno in parte anche nella seconda. In conclusione, l’episodio forse non è all’altezza del primo, ma fa ben sperare per il futuro. Adesso parliamo di spoiler, quindi chi non ha visto la puntata si fermi qui…

Cut and Run

Omega dopo l’atterraggio su Saleucami

ATTENZIONE SPOILER SECONDA PUNTATA THE BAD BATCH!!

Il titolo, come spesso accade nelle serie di Star Wars, ha un doppio significato, che è uno spoiler. Si riferisce infatti a Cut Lawquane, il clone disertore che i nostri protagonisti vanno a trovare a Saleucami. Qui la Bad Batch spera di avere informazioni e tempo per organizzarsi e capire cosa fare, ma sul pianeta si è stabilita una forte presenza imperiale. Cut Lawquane e la sua famiglia stanno infatti cercando di andarsene, ma per lasciare il pianeta è necessario avere un chain code, un codice identificativo dato dall’Impero a ogni persona. Ovviamente è un modo per controllare la popolazione, ma senza un codice Cut non può salire sull’astronave.

Tech trova un modo per creare cinque codici ad hoc. Quattro per la famiglia di Cut e il quinto per Omega. Hunter infatti ha deciso di lasciare la bambina a Cut, sapendo che la vita con lui sarebbe stata troppo piena di rischi. Già a questo punto della puntata sono chiare le dinamiche portanti della serie: Hunter che ha paura a diventare una figura paterna e Omega che ha un disperato bisogno di un padre e di una famiglia. Ricorda molto The Mandalorian, ma qui viene aggiunto un elemento in più: l’impero. Come abbiamo visto in Aftermath la Bad Batch sta scegliendo da che parte stare, è nel mezzo di un dilemma morale gigante.

E prendere Omega con sé significa già fare una scelta. Prendere una posizione da cui poi non si torna più indietro. In The Mandalorian è Mando che sceglie di tornare indietro a salvare Grogu. Qui invece Omega prende l’iniziativa: scappa dallo shuttle su cui stava partendo con Cut e Suu e torna indietro da Hunter, che a quel punto non può non accoglierla. La Bad Batch lascia finalmente Saleucami. Apparentemente, nella puntata non è accaduto molto, ma in realtà tutto è cambiato: la Bad Batch ha ufficialmente un nuovo membro, e forse Hunter la sua decisione l’ha già presa.

The Bad Batch e l’impero

Tarkin nella prima puntata di The Bad Batch

A un certo punto viene detta una frase riferita ai chain code: “Prima i cloni volevano un nome invece di un numero, invece adesso la gente sta chiedendo di avere un numero.” E’ forse il momento più poetico e riflessivo della puntata. Perché porta con sé un sotto-tema meraviglioso: l’impero sta smantellando l’esercito dei cloni, è vero, ma al tempo stesso vuole trasformare tutti i cittadini in cloni obbedienti, quello che la Bad Batch non saranno mai.

E’ un bellissimo momento, che fa riflettere su quali siano veramente le conseguenze di una tirannia su un popolo. E funziona ancora meglio se detto da un clone. Abbiamo detto prima che questa seconda puntata faceva sembrare The Bad Batch più vicina a The Mandalorian piuttosto che a The Clone Wars. Questa frase, questi temi così profondi, invece, fanno capire il legame strettissimo che collega le due serie animate, come siano portatrici di una stessa riflessione sulla condizione umana, attraverso lo sguardo di un clone.

In conclusione, Cut and Run non avrà le esplosioni e i colpi di scena del primo episodio. Non c’è Tarkin, non c’è Palpatine, eppure funziona lo stesso. E incarna al cento per cento lo spirito di Star Wars, per la riflessione sul concetto di famiglia e per l’approfondimento della condizione di vita sotto l’impero. Adesso non vediamo l’ora di vedere il terzo episodio!

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta la puntata? Fatecelo sapere nei commenti! In quest’altro articolo trovate tutti i riferimenti e gli easter egg dell’episodio. Continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter! Vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Giorgio Nicolai: Studente di cinema e aspirante sceneggiatore, grazie a Star Wars ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo, con la speranza, un giorno, di entrarci. La strada è dura, ma per fortuna ci sono gli insegnamenti di Obi Wan e di Yoda a guidarmi: fare o non fare, non c'è provare!
Articoli correlati
Disqus Comments Loading...

Ehi! Questo sito utilizza i cookies!