The Bad Batch: la recensione del quarto episodio!
Come ogni venerdì ritorna l’appuntamento con The Bad Batch, la nuova serie animata targata Disney+. Siamo arrivati al quarto episodio (intitolato “Braccati”) e questa è la nostra recensione, come sempre senza e poi con spoiler…
Una puntata interlocutoria
L’episodio è pieno di sequenze d’azione notevoli (con bellissime citazioni alla trilogia prequel), ma al tempo stesso rimane una puntata di transizione e forse per questo è un leggero passo indietro rispetto al terzo episodio. Nonostante questo, è una prosecuzione ottima che riesce a rendere ancora più intrigante la storia di Omega. Detto ciò, avevamo già parlato di come The Bad Batch si trovasse in una collocazione temporale ottima per la possibilità di inserire tantissimi personaggi della saga. Cornered fa proprio questo: riporta un personaggio conosciuto e lo inserisce all’interno del racconto della Clone Force 99, facendolo vedere in un periodo diverso della sua vita.
In questo senso, Cornered ci mostra ancora una volta le potenzialità infinite di questa serie. Quello che gli manca, però, è la profondità tematica dei primi tre episodi. Si sente l’assenza di una linea forte separata da quella della Bad Batch (com’era la storia di Rampart e Tarkin nel terzo episodio), ed è forse la dimostrazione che la serie funziona meglio quando si ricollega alla lore generale. E’ una puntata preparatoria, sicuramente, utile per presentare un personaggio che sarà fondamentale per il futuro della serie (e più in generale per le opere seriali di Star Wars). Una delle linee più interessanti è sicuramente quella di Echo, che si confronta (letteralmente!) col conflitto di essere un uomo e una macchina al tempo stesso.
Insomma, l’episodio è bello ma adesso avremmo bisogno di vedere subito quello successivo. Ora parliamo di spoiler, quindi chi non ha visto la puntata si fermi qui!
The Bad Batch su Pantora
ATTENZIONE SPOILER QUARTA PUNTATA THE BAD BATCH!
La Bad Batch atterra sulla luna Pantora (vista in The Clone Wars), dove l’impero ha già imposto il suo subdolo dominio. La squadra deve aggiustare la nave per poter superare inosservata i blocchi imperiali, e per questo Tech ha bisogno di tempo. Nel frattempo, Echo, Omega e Hunter vanno alla ricerca di cibo. Il problema è che non hanno crediti, e, per ottenerli, Hunter vende Echo facendo finta che sia un droide. Interviene poi Fennec Shand (che rivedremo in The Book of Boba Fett), la cacciatrice di taglie introdotta in The Mandalorian, che è sulle tracce di Omega. Fennec riesce a mettere le mani sulla ragazza, e inizia un inseguimento in pieno stile Attacco dei Cloni tra le strade di Pantora.
E’ forse la sequenza d’azione migliore della serie finora, ed è il cuore della puntata, occupando praticamente tutta la seconda parte. Alla fine, Hunter riesce a salvare Omega, e la Bad Batch può ripartire. Nella puntata, effettivamente, non succede moltissimo, ma serve a presentare il ritorno (già introdotto nei trailer) di Fennec, che s’intuisce sarà una villain (e poi possibile alleata) fondamentale in questa stagione. In Cornered c’è un ritmo serrato e tanta azione, ma manca, soprattutto rispetto alle puntate precedenti, un elemento tematico forte che tenga insieme il tutto. Da questo punto di vista l’intuizione più forte è su Echo, costretto a diventare un droide a tutti gli effetti (con una conseguente riflessione sul soldato come macchina), ma questo spunto non viene portato troppo avanti.
In sintesi, Cornered è un’ottima puntata, ma leggermente meno riuscita dei suoi predecessori. Siamo però felicissimi di aver rivisto Fennec, che sicuramente darà un contributo fondamentale alla serie (e che già ci lascia con un interrogativo nel finale).
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