Siamo giunti al decimo episodio della serie animata di Star Wars e siamo ormai entrati nel vivo della prima stagione. Questa puntata di The Bad Batch s’intitola Common Ground e questa è la nostra recensione, come sempre prima senza e poi con spoiler…
The Bad Batch e un vecchio nemico
Common Ground è un leggero passo indietro rispetto ai due precedenti episodi, perché ritorna allo schema narrativo di The Mandalorian che abbiamo visto fin troppe volte nelle prime puntate. Recuperata Omega, la squadra è pronta per una nuova missione, ma, in realtà, rimettersi ancora al servizio di Cid sembra un rallentamento della narrazione. Dopo le vicende delle ultime puntate, speravamo di essere entrati nel climax della stagione e invece ci ritroviamo di nuovo con un episodio di passaggio.
Detto questo, Common Ground offre anche degli spunti interessanti. La Bad Batch è costretta ad aiutare un suo nemico storico, e già questo riporta la serie alle atmosfere e alle sensazioni della trilogia prequel. Con l’arrivo dell’impero i vecchi nemici devono sotterrare l’ascia di guerra per sopravvivere, e questo è il tema della puntata. Rispetto alle ultime uscite della serie, Common Ground non chiude con un cliffhanger a effetto, quindi non è facile capire dove si dirigerà The Bad Batch con i prossimi episodi.
La puntata, come detto, non porta troppo avanti la linea orizzontale della serie (anche se alla fine viene fatto un piccolo passettino), ma si concentra, ancora una volta, sulla relazione tra Omega e Hunter, approfondendola e rendendola il centro emotivo del racconto. Diciamo che arrivati a questo punto non ci saremmo aspettati una puntata “di riposo” ma speriamo che sia solo il preludio per un finale scoppiettante. Adesso parliamo di spoiler quindi chi non ha visto la puntata si fermi qui!
La Bad Batch su Raxus
ATTENZIONE SPOILER DECIMO EPISODIO THE BAD BATCH!
La Clone Force 99 ha ancora dei debiti con Cid. Per ripianarli (in parte) devono accettare una missione delicata: salvare un senatore separatista che non ha voluto mettere il suo pianeta sotto il giogo dell’impero. Il pianeta è Raxus, ex capitale della Confederazione dei Sistemi Indipendenti, che ha subito un’occupazione militare e dove il senatore è stato imprigionato. La Bad Batch parte, ma senza Omega: è troppo pericoloso per lei esporla, considerando quante persone la cercano.
Così inizia una nuova missione. Purtroppo questo schema narrativo (importato in parte da The Mandalorian) è stato fin troppo abusato in questa stagione, e questo genera una prevedibilità che inficia il ritmo e la storia. Sappiamo tutti come andrà a finire e infatti la Bad Batch riesce a liberare il senatore. L’unico elemento interessante è proprio l’iniziale rifiuto della squadra di aiutare un separatista: sono stati nemici per anni, adesso è strano che lo debbano liberare. Ma ormai è arrivato l’impero e tutte le priorità sono cambiate. Dei cloni che aiutano un separatista, sarebbe stato impensabile fino a poco tempo prima.
Nel frattempo, ci pensa Omega a ripianare il debito del resto della squadra. Cid, infatti, scopre che la ragazzina è molto abile nel dejarik (o holochess), il gioco visto sul Millennium Falcon già nella trilogia originale. Giocando un po’ di partite (con scommesse annesse), Omega guadagna abbastanza da liberare la Bad Batch dal debito. Speriamo quindi che dalla prossima puntata la squadra potrà agire più in libertà, adesso che non hanno più questo vincolo. Resta però un episodio deludente, di cui rimane soltanto il racconto dello sviluppo della presenza imperiale, un punto di forza di questa e altre puntate di The Bad Batch, questa volta sui pianeti separatisti.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto l’episodio? Fatecelo sapere nei commenti! Qui trovate il nostro approfondimento con gli easter egg e i riferimenti della puntata. Continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter! Vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.