The Bad Batch 3: la recensione del decimo e undicesimo episodio!

L'impero arriva su Pabu

Torna l’appuntamento settimanale con The Bad Batch 3, che ci regala ben due episodi che compongono un arco narrativo ricco di sorprese e forti emozioni. Di seguito trovate la nostra recensione delle puntate 3×10 e 3×11, come sempre ovviamente prima senza e poi con spoiler!

Tornare sui binari giusti

Cad Bane nel decimo episodio

Dopo la battuta d’arresto della puntata precedente, in cui tutte le energie narrative si sono concentrate sulla comparsata a discapito della scrittura, questo arco narrativo riporta tutto sui binari giusti. Qui torniamo a quello a cui questa terza stagione ci aveva abituati: una trama orizzontale a dir poco perfetta che si lega meticolosamente alla lore generica di quel periodo, presentandoci nuovi personaggi che portano la tensione emotiva alle stelle pur comparendo per la prima volta in Star Wars.

Le atmosfere in cui sono immersi e le emozioni di questi personaggi inediti sono costruite alla perfezione, e come detto si inseriscono a pennello all’interno delle vicende degli esperimenti di Tantiss. E questo fa emergere anche la personalità e gli scopi di un altro personaggio conosciuto che sarà sicuramente una chiave di volta importante per il prosieguo della serie.

In tutto questo, anche la Bad Batch torna vera protagonista delle vicende, soprattutto Omega. La ragazza, a fronte di un grave imprevisto, compie una scelta matura e consapevole che dimostra tutta la sua enorme crescita nel corso della stagione. Ma è davvero difficile parlarne senza fare spoiler, non proseguite la lettura se non avete visto la 3×10 e la 3×11!

The Bad Batch 3×10, “Crisi d’identità”

Emerie Karr nell’ultima scena dell’episodio

Dopo i tanti riferimenti velati nel corso della stagione, il decimo episodio ci presenta finalmente la dinamica dei cacciatori di taglie di prim’ordine e la ricerca degli obiettivi con alto Valore-M. Come immaginavo, è Cad Bane ad incarnare questo ruolo nella puntata, e lo fa egregiamente. Oltre alla sua nuova preda, ci vengono mostrati anche gli altri “esemplari” presenti nel caveau, che scopriamo essere ovviamente bambini ignari di tutto.

Le atmosfere asettiche di questa sala, la colonna sonora dolce ma inquietante, ma soprattutto la tenerezza di questi bambini (in particolar modo di Eva, la piccola iktotchi), colpiscono direttamente al cuore e ci fanno affezionare a loro in pochissimo tempo. Noi spettatori non siamo gli unici ad essere colpiti e rattristiti dalla loro condizione: anche Emerie Karr, diventata scienziato capo del progetto, è pervasa da un senso di turbamento dopo averli scoperti.

Come spesso accaduto con la serie, il titolo della puntata ha una doppia valenza. Da un lato rappresenta lo stato d’animo di questi bambini, strappati senza pietà alle loro famiglie e ignari del perché e soprattutto delle loro capacità. Dall’altro, c’è la crisi d’identità di Emerie, che comincia seriamente a mettere in discussione tutti i suoi anni di lavoro con Hemlock ma allo stesso tempo è combattuta per il senso di lealtà nei suoi confronti.

Queste dinamiche dipingono perfettamente quel periodo buio, in cui anche il tuo vicino di casa poteva tradirti per 30 denari. In questo senso è straziante e degradante la scena in cui Cad Bane butta in faccia i crediti all’Aqualish, che aveva appena distrutto una madre e una famiglia. Allo stesso tempo, il tutto si sposa con la lore di quel periodo e con gli scopi del Progetto Negromante. Vi ho parlato nel dettaglio di tutte queste dinamiche nella ricca analisi easter egg della puntata.

The Bad Batch 3×11, “Punto di non ritorno”

Omega si consegna all’Impero

L’episodio successivo di questo arco narrativo si concentra tutto sulla Bad Batch. La Clone Force 99, seguendo il consiglio di Ventress, si appresta a partire da Pabu. Purtroppo però il clone assassino CX-2 riesce a scoprire la loro posizione, e stavolta (rispetto alle vicende di Teth) li ingabbia senza possibilità di fuga, distruggendo la Marauder e invadendo Pabu con l’ausilio di Scorch.

Per la prima volta, gli abitanti di quel placido pianeta sono sottoposti alla crudeltà e alla spietatezza imperiale. Mentre i nostri tentano in tutti i modi di fuggire, Omega non riesce a rimanere indifferente di fronte a quel copione che si ripete. Per questo prende una decisione difficile, ma ricca di coraggio e maturità: decide di consegnarsi spontaneamente, a patto che il pianeta venisse lasciato in pace.

Gli sforzi compiuti per fuggire da Tantiss rendono questa decisione ancor più pesante, dimostrando quanto la ragazza sia cresciuta e sia disposta a caricarsi una responsabilità enorme sulle spalle. Anche la reazione di Crosshair è magnifica: inizialmente non accetta la sua decisione, ma poi vedendo il fuoco nei suoi occhi non può che assecondare Omega. E proprio grazie allo splendido sviluppo del loro legame nel corso della stagione, sappiamo quanto deve aver sofferto per questo.

Egli ha sofferto tanto anche nel finale, quando purtroppo non è riuscito a piazzare il localizzatore sulla nave di CX-2. Un momento in cui tutto il mondo sembra crollare loro addosso. E con questa enorme tensione si chiude la 3×11 e questo splendido arco narrativo di The Bad Batch 3. Cosa ne pensate di questi episodi? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci anche su FacebookYouTubeTik TokInstagram e Twitter per rimanere aggiornati su tutte le novità di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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