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    The Bad Batch 2: tutti i riferimenti e gli easter egg dei primi due episodi!

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    Il 4 Gennaio sono stati rilasciati su Disney Plus i primi due episodi della seconda stagione di The Bad Batch, intitolati “Trofei di Guerra e “Rovine di Guerra”, già ricchi di riferimenti ed easter egg (trovate qui la nostra video analisi). Scopriamoli tutti di seguito!

    Il primo episodio

    the bad batch 2 episodio 1
    La Bad Batch fugge dai granchi giganti

    La prima puntata di The Bad Batch 2, intitolata Spoils of War, si apre su un pianeta tropicale che abbiamo visto nei trailer, popolato da creature simili a granchi giganti. In Star Wars esistono molte specie ispirate ai granchi: le troviamo soprattutto nei fumetti e nei romanzi di Aftermath. Mentre Echo, Wrecker e Hunter fuggono da queste creature, Omega è con Tech a fare la guardia sulla Marauder. La ragazza sta studiando le navi imperiali, e sul datapad possiamo notare gli schemi dei V-Wing, astronavi viste per la prima volta in Episodio III e utilizzate sia negli ultimi giorni delle Guerre dei cloni sia nei primi anni dell’Impero, fino all’avvento dei TIE Fighter.

    Tech e Omega corrono in soccorso agli altri, mentre vengono attaccati a loro volta dai granchi giganti. Qui la ragazza si destreggia con agilità e utilizza in maniera ottimale il suo arco energetico zygerriano; tutti elementi che, insieme alla sua evidente crescita, ci permettono di capire che sono passati molti mesi dalla caduta di Kamino.

    Una nuova missione

    phee genoa the bad batch 2
    Il nuovo personaggio Phee Genoa

    I nostri riescono a sfuggire ai granchi e fanno ritorno (di nuovo) su Ord Mantell, al covo di Cid, dove troviamo i clienti abituali Bolo (un ithoriano) e Ketch (un weequay) che giocano a dejarik, gli oloscacchi di Star Wars, mentre vengono serviti da AZI-3. Scopriamo quindi che il droide, dopo essere scampato alla distruzione di Tipoca City insieme alla Clone Force 99, si è stabilito qui. Nell’ufficio di Cid, dove sono presenti i consueti cimeli (tra cui molti elmi di cloni) i nostri fanno la conoscenza della pirata Phee Genoa, nuovo personaggio doppiato dalla famosa comica e attrice Wanda Sykes.

    Una nuova missione attende la Bad Batch, verso l’Orlo Esterno: precisamente su Serenno e soprattutto al castello del Conte Dooku, dove l’Impero sta già mettendo le mani sui tanti enormi tesori accumulati da Dooku negli anni. I nostri dovranno assicurarsi parte del bottino, e anche se Hunter è scettico Cid gli dice che quello potrebbe essere l’unico modo per sparire definitivamente e garantirsi un futuro.

    Egli vuole garantire un futuro soprattutto ad Omega, ma sulla Marauder Echo gli dice che quei finanziamenti dovrebbero essere destinati a soldati e armi. Quest’ultimo ha ancora chiaro in mente lo scopo che vuole perseguire, e cioè la lotta attiva contro l’Impero. E dice ad Hunter che si stavano nascondendo proprio a causa di Omega, che purtroppo in quel momento ascolta tutto e si rattrista per questa responsabilità.

    La Bad Batch su Serenno

    serenno the bad batch 2
    Serenno devastato dai bombardamenti

    Giunti su Serenno, i nostri scoprono che come Kamino anche questo pianeta era stato oggetto di terribili bombardamenti orbitali da parte dell’Impero. Arrivata al Castello di Dooku, la squadra osserva le enormi navi cargo imperiali di classe 4 (viste per la prima volta in Rebels) che portano via gli ingenti tesori del Conte. La zona è pattugliata da una quarantina di soldati e da alcuni V-Wing che scortano i cargo.

    Parte della Clone Force 99 si infiltra all’interno di uno dei cargo, dove comincia a trafugare crediti e pietre preziose. Poco dopo vengono scoperti, e per guadagnare tempo Hunter e Wrecker creano un diversivo. Le porte dei container vengono però chiuse, e Tech, Echo e Omega rimangono all’interno del cargo, mentre Hunter e Wrecker tentano di fuggire dai soldati intrufolandosi nel castello di Dooku. In queste scene rivediamo molti luoghi conosciuti, come la sala del trono (vista in molti episodi di The Clone Wars).

    Mentre i due cercano di attivare l’ascensore della sala, per poi cadere di sotto, Omega dimostra che gli studi portano i loro frutti e trova un modo, turbolento ma efficacie, di fuggire dalla nave cargo: sganciare i container e affidarsi ai loro propulsori di rientro. Questo primo episodio si chiude proprio mentre i nostri precipitano all’interno del container.

    La seconda puntata di The Bad Batch 2

    the bad batch 2 serenno
    Hunter all’interno del castello di Dooku

    Nel secondo episodio, intitolato Ruins of War, Hunter e Wrecker cercano di fuggire dal castello di Dooku e di farsi strada per arrivare alla Marauder, mentre il container in cui si trovano Omega, Tech ed Echo compie un atterraggio turbolento e precipita anche in un dirupo. Scopriamo che a dare la caccia alla Clone Force 99 è la squadra del capitano Wilco, che chiede rinforzi (che arrivano tramite cannoniere LAAT/i).

    Intanto Omega e gli altri, liberatisi dal container, incontrano Romar, un abitante del luogo. Un nome probabilmente ispirato a personaggi e luoghi delle opere legends (in cui troviamo un pianeta e un settore di nome Romar). Egli li porta a casa sua, dicendo che Dooku non aveva solo depredato altri mondi ma anche il proprio, portando disgrazia e rovina ai suoi abitanti.

    Ciò che conta davvero

    the bad batch 2 echo e omega
    Echo e Omega nel secondo episodio

    L’anziano, dopo aver mostrato ad Omega un giocattolo (che a detta sua vale più di qualsiasi gioiello), chiede a Tech di riparare un nucleo dati modello 2 che conteneva parte della storia e della cultura di Serenno, tra cui arte, musica, ricordi. Tech lo chiama archivio separatista, ma l’uomo lo corregge dicendo “serenniano”. Un passaggio molto bello in cui scopriamo che Serenno è molto di più che un semplice pianeta separatista, e che ha una storia antica. Storia che ci viene narrata in Dooku: Jedi Lost, e che troviamo in alcune vicende nelle opere dell’Alta Repubblica, tramite il suo rappresentante dell’epoca, il senatore Izzet Noor. Anche il nucleo dati è uno strumento che abbiamo visto in altre opere, tra cui i fumetti di Aphra, Rebels, ecc.

    Intanto Hunter e Wrecker, sfruttando la tecnologia di alcuni carri armati separatisti AAT in disuso, riescono a farsi strada a suon di laser verso la Marauder. Nel frattempo Omega torna al container, decisa a recuperare quanto più possibile del bottino. Lo fa ovviamente per senso di colpa e perché si sente responsabile nei confronti della situazione di fuga della squadra. Echo però, che l’aveva seguita, le dice di lasciar perdere, e che c’erano cose più importanti dei tesori. E soprattutto che lei non aveva nessuna colpa. Il tutto mentre vengono braccati dai cloni imperiali, che però vengono stesi da Tech con l’aiuto dell’anziano serenniano.

    Lealtà estrema

    the bad batch 2 rampart
    Il vice ammiraglio Rampart nel secondo episodio

    Intanto la Marauder arriva e i nostri si mettono in salvo. Anche a bordo della nave Omega continua a sentirsi in colpa, ma Echo le dice che se non l’avessero salvata starebbero combattendo per l’Impero, o peggio. Nell’ultima sequenza dell’episodio, il capitano Wilco fa rapporto al vice ammiraglio Rampart, antagonista della prima stagione che ritroviamo anche nella seconda.

    Egli chiede espressamente a Wilco di falsificare il rapporto omettendo la Clone Force 99, che dovrebbe essere morta nell’attacco a Tipoca City. Questo per evitare rogne da parte del governatore Tarkin. Il capitano però, dimostrando l’estrema e tipica lealtà dei cloni, rifiuta l’ordine e perciò viene eliminato. Altro elemento che ci permette di capire l’intento di Rampart di velocizzare il passaggio dall’esercito di cloni ad un esercito di volontari, molto più pratici e soprattutto malleabili e corruttibili.

    Cosa ne pensate di questi primi due episodi di The Bad Batch 2? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram e TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

    Gaetano Vitulano
    Gaetano Vitulanohttps://insolenzadir2d2.it
    Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.

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