The Acolyte: svelati dettagli sulla trama e i personaggi, tra cui i Sith!

La serie live action The Acolyte

Tra i prossimi progetti live action di Star Wars, The Acolyte è sicuramente tra i più intriganti. La serie, che sarà ambientata 100 anni prima di Episodio I (negli ultimi giorni dell’Alta Repubblica) parlerà di un’oscurità crescente nella galassia. Di recente sono trapelati una marea di dettagli a dir poco epici sulla trama e sui personaggi: li trovate di seguito, occhio ai potenziali spoiler!

Trama e personaggi di The Acolyte

L’attrice Amandla Stenberg. Da: newscontinue

Questi elementi sono stati resi noti su Twitter da un leaker misterioso, un profilo creato di recente di nome “nuruodo” (nome di una delle più importanti famiglie chiss). Possiamo ritenerli affidabili perché molti video pubblicati sono stati bloccati per copyright. Parlando di The Acolyte, il leaker ha svelato in primis i nomi in codice dei personaggi, tra i quali abbiamo molte novità:

C’è quello della protagonista Aura, che già conoscevamo e che sarà interpretata da Amandla Stenberg (come lei stessa ha annunciato ufficialmente). Vediamo poi quello di “Paul”, sempre un nome in codice che però si riferisce addirittura a un Signore dei Sith che vedremo nella prima stagione. C’è poi Theo, che sarà il nonno di Aura (per il quale si cerca un uomo sulla 60-70ina), Miri, sua sorella minore, e Penn, il migliore amico (un alieno maschio in CGI).

I dettagli della trama sono ancor più interessanti: stando al leaker, il villaggio di Aura verrà attaccato con regolarità da alcuni predoni. I jedi accorreranno a proteggerli, ma chiederanno in cambio alcuni bambini da portare al Tempio e addestrare. Aura e Miri sono entrambe sensibili alla Forza, ma la protagonista è troppo grande per essere addestrata e perciò verrà presa solo sua sorella. Miri verrà portata via dai Jedi per l’addestramento, e Aura si unirà ad un gruppo di Accoliti del Lato Oscuro per allenarsi e riprendersela.
Gli Accoliti svolgono missioni e si eliminano a vicenda, e l’ultimo a rimanere in piedi diventa l’apprendista Sith. Quali sono i possibili risvolti, soprattutto di queste ultime rivelazioni?

Altri dettagli e possibili risvolti

Bane e Zannah nella copertina de “La regola dei Due”

Viene descritto anche il pianeta di Aura, un mondo ricco di precipitazioni, e si presume che la data d’uscita della serie sia fissata a Febbraio 2024. Tra tutte le anticipazioni, vorrei soffermarmi su quella inerente agli accoliti del Lato Oscuro. L’idea di dover superare delle prove (quasi un Hunger Games) per diventare l’Apprendista del Maestro Sith di turno è molto intrigante. In realtà è un concetto molto comune nelle opere legends di Star Wars, in primis in The Old Republic, dove gli accoliti arrivavano su Korriban e l’ultimo diventava l’apprendista Sith. Come sappiamo però le cose cambiarono con Darth Bane.

Egli stesso frequentò l’accademia Sith su Korriban, in un’epoca in cui i Sith si erano parecchio indeboliti. Per questo motivo Bane portò a compimento la loro distruzione totale e da unico sopravvissuto creò la Regola dei Due. Nel periodo di The Acolyte ovviamente questa regola era ancora importantissima per tenere segreta la presenza dei Sith ai jedi. Ma dopo centinaia di anni dalla morte di Bane nessuno impediva al Maestro di turno di utilizzare i metodi più disparati per cercare un nuovo apprendista, e il Maestro di quel periodo probabilmente attuava quello in uso millenni prima.

Il leaker presenta anche altre rivelazioni con spoiler più grandi, che però non ho voluto riportare e che trovate sul suo profilo. Ovviamente siete invitati a prendere il tutto con le pinze. Cosa ne pensate di questi possibili temi di The Acolyte? Fatecelo sapere come sempre nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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