The Acolyte: quale Sith vedremo nella serie? Darth Plagueis o…?

Il misterioso Force user in The Acolyte

Alla fine del primo trailer della serie live action The Acolyte è comparso un misterioso e potente Force user con una spada laser a lama rossa. Ovviamente i fan si sono scatenati in merito alla sua identità, ma di chi potrebbe trattarsi? Sarà proprio un Sith? Di seguito analizzo la questione!

L’ambientazione di The Acolyte

Yord Fandar e la padawan Jecki Lon

The Acolyte rappresenta una svolta epocale per Star Wars, poiché sarà il primo prodotto live action in assoluto ad essere ambientato al di fuori della saga degli Skywalker. In particolare ci parlerà di un’oscurità emergente nella galassia decenni prima di Episodio I, durante gli eventi finali dell’Alta Repubblica. Cominciamo perciò con il dare i riferimenti temporali: ci troviamo nel 132 BBY circa, 100 anni prima delle vicende de La Minaccia Fantasma.

Nelle opere canoniche non abbiamo alcun riferimento sui Sith dell’epoca, ma possiamo comunque già escludere l’apparizione di Darth Sidious: Palpatine è nato infatti nell’84 BBY, 48 anni dopo gli eventi della serie, e questo è un dato canonico e incontrovertibile.

Darth Plagueis, Darth Tenebrous, o…

Darth Plagueis (in alto) nella guida canonica “I Segreti dei Sith”

Al momento il pensiero di tutti è orientato verso la possibile apparizione di Darth Plagueis, e su di lui non abbiamo informazioni canoniche di quel periodo. Dalle opere legends sappiamo che egli è nato in un periodo imprecisato che va dal 147 al 120 BBY, e che è stato apprendista di Tenebrous fino al 67 BBY, anno in cui lo eliminò e divenne Maestro Sith. L’unica informazione canonica che abbiamo su di lui è quella della sua morte per mano del suo Apprendista Palpatine nel 32 BBY. La cosa interessante è che canonicamente non abbiamo nemmeno conferma che sia un Muun: l’unica immagine canonica che lo ritrae nella guida I Segreti dei Sith lo vede infatti incappucciato e senza volto.

Questo permette di avere una grande libertà di azione nei suoi confronti: poiché tutte le vicende che lo riguardano sono legends, è possibile riscrivere la sua storia in maniera totalmente nuova nel canone. E questo vale soprattutto per gli elementi temporali, non solo in merito a Plagueis ma anche per il suo Maestro Tenebrous. Nelle opere legends egli è nato in un periodo imprecisato che va dal 247 al 167 BBY, ma anche in questo caso la sua storia, il suo aspetto e i suoi elementi anagrafici possono essere riscritti senza problemi.

… Un Sith inedito?

Foto backstage di The Acolyte

La showrunner di The Acolyte Leslye Headland, oltre a confermare che verrà effettivamente narrata una storia sui Sith, ha anche confermato che ci saranno ispirazioni alle opere Legends. Considerando però che 100 anni sono comunque tanti, è anche possibile che ci venga mostrato un Sith inedito e che i tempi dell’avvento di Tenebrous o Plagueis vengano spostati più avanti rispetto al Legends. Del Maestro di Tenebrous sappiamo solo che era un Twi’lek, ma anche questo elemento è legends.

In qualsiasi caso la trama della serie sarà legata soprattutto agli Accoliti Sith (figure delle quali vi ho parlato in dettaglio in questo video), ed è probabile che questo potente personaggio dalla spada laser rossa faccia solo da “sfondo” alle vicende di The Acolyte. Anche perché possiamo star certi che la showrunner e gli scrittori hanno costruito questa storia basandosi sul fatto che l’Ordine Jedi manterrà la convinzione che i Sith siano estinti. Perciò, a prescindere dagli eventi della serie, continueranno a tramare nell’ombra fino all’avvento di Palpatine.

Questo rende ancor più oscure le possibilità in merito ai jedi visti nel trailer che entreranno in contatto con il misterioso Force user. Voi chi pensate possa essere? Un Sith conosciuto o inedito? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci anche su FacebookYouTubeTik TokInstagram e Twitter per rimanere aggiornati su tutte le novità di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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