Anche se tantissimi continuano a negarlo strenuamente, gran parte del fandom di Star Wars ha sempre attuato il due pesi e due misure nei confronti di diversi prodotti di Star Wars. Lo ha fatto sorvolando su critiche oggettive verso prodotti “accettati” e inasprendo critiche inesistenti verso i prodotti che, per motivi che esulano da Star Wars, si è deciso di colpire incondizionatamente. E questo è il caso di The Acolyte, che sin dall’inizio sta subendo critiche fuori da ogni logica (come quella del fuoco nello spazio). Nel quarto episodio si è ripetuta questa dinamica, stavolta per la presenza di Ki-Adi-Mundi, che ha scatenato a sproposito le ire di molti fan. Analizziamo di seguito la questione!
Il caso Ki-Adi-Mundi
Nella quarta puntata di The Acolyte è presente il Maestro jedi cereano Ki-Adi-Mundi, volto ben noto che conosciamo sin dalla trilogia prequel. Moltissimi fan, sia in Italia che oltreoceano, ne hanno ferocemente contestato la presenza definendola una riscrittura e hanno cominciato una crociata sui social denigrando come sempre la fantomatica “Disney” o LucasFilm. La questione è a dir poco ridicola non solo perché non si tratta affatto di una riscrittura, ma mostra in maniera incontrovertibile come questi stessi sedicenti fan abbiano taciuto fino ad ora quando si sono presentate delle VERE riscritture al canone.
Questa gente si è appellata infatti ad informazioni legends, e cioè che non fanno più parte della continuity canonica da 10 anni, da quando è nato il nuovo canone nel 2014. L’età di Ki-Adi-Mundi è riportata in alcune guide legends, tramite le quali si risalì alla sua data di nascita (il 93 BBY); lo stesso vale per l’aspettativa di vita dei cereani, che nelle guide legends è riportata essere simile a quella umana. La serie The Acolyte è ambientata nel 132 BBY, quindi questi “fan” hanno urlato alla riscrittura dicendo che il personaggio non era ancora nato. Il che fa ridere, considerando che fino ad oggi nel canone non solo non conoscevamo l’età di Ki-Adi-Mundi, ma nemmeno l’aspettativa di vita dei cereani.
L’esempio lampante del due pesi e due misure
Per farvi un esempio, avrebbero potuto farlo comparire anche nel 4000 BBY (si tratta ovviamente di un’iperbole) e non ci sarebbero stati problemi perché, lo ripeto, nelle opere canoniche la sua età e le informazioni anagrafiche sui cereani non esistono. Sarebbe come se qualcuno si lamentasse del fatto che il ritorno di Thrawn nella serie Ahsoka stravolge le vicende della trilogia di romanzi dell’Erede dell’Impero: è un’assurdità clamorosa, visto che si tratta di opere legends. E nessuno infatti si sarebbe mai sognato di criticare una cosa simile. Ma con The Acolyte ovviamente è tutto concesso, poiché si cerca di appellarsi a qualsiasi cosa pur di imbastire polemiche e screditare il prodotto.
E qui arriviamo all’altro esempio lampante, quello di Dave Filoni. Quest’ultimo applica sistematicamente da anni riscritture, non ovviamente alle opere legends ma a quelle canoniche e quindi valevoli di continuity. Il romanzo Ahsoka, il fumetto Kanan – L’Ultimo Padawan, il romanzo L’Apprendista del Lato Oscuro tramite il ritorno del tutto fuori luogo di Ventress, gli stessi romanzi di Thrawn (quelli canonici), sono solo alcune delle opere che Filoni ha irrimediabilmente distrutto per suo semplice capriccio. Però, guarda caso, queste persone non hanno mai fatto partire alcuna crociata e tutto tace. Traete perciò le vostre conclusioni.
Speriamo che tanti fan più coscienziosi riescano a capire che si tratta di attacchi beceri, inutili e privi di fondamento. Voi cosa ne pensate? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci anche su Facebook, YouTube, Tik Tok, Instagram e Twitter per rimanere aggiornati su tutte le novità di Star Wars.