The Acolyte andrà oltre Jedi e Sith, mostrandoci nuovi culti della Forza

Mae affronta Indara

La serie live action The Acolyte si appresta a mostrarci tantissime novità su Star Wars, molte delle quali rappresentano tematiche finora presenti solo all’interno di serie animate o altri prodotti come romanzi e fumetti. Tra queste c’è ad esempio quella del superamento del binomio Jedi/Sith come unici utilizzatori della Forza. Vediamo di seguito i dettagli!

Non solo Jedi e Sith in The Acolyte

Lo scontro tra Indara e Mae

The Acolyte rappresenta una svolta epocale per Star Wars, poiché sarà il primo prodotto live action in assoluto ad essere ambientato al di fuori della saga degli Skywalker. In particolare ci parlerà di un’oscurità emergente nella galassia 100 anni prima di Episodio I, durante gli eventi finali dell’Alta Repubblica. La sua ambientazione e soprattutto le tematiche trattate permetterà a questo prodotto di presentare moltissime novità ai fan che fino a questo momento si sono approcciati solo ai film.

Per decenni la maggior parte dei fan di Star Wars ha conosciuto solamente il binomio Jedi/Sith come utilizzatori della Forza. E nemmeno l’avvento di esempi come i Cavalieri di Ren, o Snoke e Kylo Ren stesso, sono riusciti a sradicare la convinzione che tutti gli utilizzatori del Lato Oscuro siano Sith e tutti quelli del Lato Chiaro siano Jedi. The Acolyte invece riuscirà probabilmente in questo intento, che già Ahsoka aveva iniziato a mostrare in live action con i personaggi di Baylan Skoll, Shin Hati, Morgan Elsbeth e le Grandi Madri.

Tanti culti e utilizzatori della Forza

Le sorelle della notte e i fratelli della notte

All’interno di serie animate, romanzi, fumetti e videogiochi di Star Wars, sia canon che legends, esistono da anni moltissimi gruppi di Force user differenti da Jedi e Sith e soprattutto di culti che veneravano in vari modi la Forza. Rimanendo in ambito canonico abbiamo Le Sorelle della Notte, gli Accoliti, i Cavalieri di Ren, l’Inquisitorio, l’Ascendente, gli Yacombe (nel passato) e tanti altri che utilizzano e utilizzavano il lato oscuro sotto varie forme pur non essendo assolutamente Sith. Dall’altro lato l’Ordu Aspectu (alle sue origini), la specie Lonto, i Fallanassi, ecc. che utilizzavano prettamente il lato chiaro della Forza pur non essendo Jedi.

E come detto oltre a questi esistevano culti che semplicemente veneravano la Forza in vari modi, come la Chiesa della Forza, i Guardiani dei Whills, i Matukai, o in maniera più estremistica Il Sentiero della Mano Aperta. Avrò modo di parlarvi di queste realtà in altri approfondimenti, ma la cosa interessante è che già nel trailer The Acolyte ci mostra molti elementi che apriranno gli orizzonti del fandom.

Gli esempi in The Acolyte

Aniseya e la sua congrega

La stessa protagonista, Mae, non è identificabile né come jedi né come sith, e sarà probabilmente un’accolita. Il suo abbigliamento e soprattutto l’arsenale (abiti viola, bocca coperta e due pugnali identici) mi hanno ricordato molto quello degli Yacombe, gruppo di sensibili alla Forza che come vi dicevo un tempo era affiliato al Lato Oscuro. Ella però sarà quasi sicuramente un’Accolita, e la showrunner ha già confermato la sua natura ambigua nella Forza.

Altro esempio è quello di Aniseya e la sua congrega di streghe. Madre Aniseya viene descritta come la leader di una congrega di streghe che tiene alla propria indipendenza e alla conservazione delle proprie credenze e dei propri poteri. In Star Wars abbiamo molti esempi di personaggi descritti come streghe, soprattutto le già citate le Sorelle della Notte, ma queste ultime in questo caso non c’entrano.

Sicuramente si tratta di una congrega inedita, ma ho trovato alcune similitudini con il Sentiero della Mano Aperta, culto diffusosi dal pianeta Dalna nelle vicende della seconda fase dell’Alta Repubblica, ambientate 250 anni prima degli eventi di The Acolyte. Sappiamo che questo culto si sciolse e si divise in molti gruppi discendenti, e magari questa congrega è uno di essi.

Le conferme della showrunner

Leslye Headland e The Acolyte

La stessa Lesyle Headland ci conferma l’ampliamento della visione sul potere derivante dalla Forza e su chi poteva usarlo in una sua intervista: “Cosa succede se sei sensibile alla Forza e non vuoi diventare un Jedi? Cosa succede allora? Non vi è permesso di utilizzare il vostro potere? George direbbe che svanisce senza allenamento, ma non c’è nessun allenamento in tutta la galassia? Nessuno ha trovato un modo per farlo, a parte i Jedi. Ovviamente sappiamo che i Sith stanno ancora applicando la Regola del Due, quindi c’è un aspetto di addestramento in questo senso. Ci sono le Streghe della Forza, simili alle Sorelle della Notte, che si addestrano a vicenda, lo sappiamo. Non ci sono Sorelle della Notte nella serie, ma sappiamo che ci sono diverse fazioni, e anche nell’UE e nell’Alta Repubblica si parla di culti della Forza che hanno deciso di ritirarsi dalla società, e ora sto diventando troppo nerd”.

Perciò all’interno di The Acolyte non vedremo solo i Jedi al loro apice, o i Sith tramare nell’ombra, ma anche e soprattutto tantissimi culti della Forza sia di utilizzatori che di devoti. Un elemento che finalmente permetterà anche ai fan che hanno visto solo i film o le serie live action di ampliare una volta per tutte questo affascinante aspetto narrativo. Questo perché appunto, per la prima volta in assoluto, un’opera live action ci mostrerà sia Jedi e Sith che questi culti insieme.

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Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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