Test di intelligenza, hai 3 domande e 30 secondi per rispondere: chi ci riesce è pronto per Harvard | Ma solo l’1% lo risolve

Test da risolvere (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Tre domande, trenta secondi e una trappola per il cervello: il test che sfida anche i più brillanti, se lo superi sei un genio.
Siamo abituati a pensare che chi risponde al volo sia più sveglio. È un po’ l’effetto quiz televisivo: premi il pulsante per primo e vinci. Ma… è sempre vero? In realtà, ci sono situazioni in cui fermarsi un attimo, anche solo pochi secondi, può cambiare completamente la risposta. E fa tutta la differenza tra chi ragiona davvero e chi si affida al primo pensiero che passa.
Certo, viviamo in un mondo dove tutto corre, anche il cervello. Ma quando si tratta di capire se una persona è davvero lucida, il tempo che impiega a rispondere può dire più di mille titoli accademici. Non è una gara a chi sa di più, ma a chi riesce a mettere in pausa l’istinto. E magari anche a dubitare un po’ di se stesso.
A pensarci bene, ci cadiamo tutti. Davanti a certe domande che sembrano banali, la risposta ci viene subito in mente. Boom, ci buttiamo. E invece, proprio lì, si nasconde la trappola. Il punto non è indovinare: è capire come pensiamo. Se ragioniamo o reagiamo. Se siamo quelli che riflettono o quelli che vanno “di pancia”.
E allora, ecco che entra in gioco un test molto particolare. Niente calcoli complicati o ore di grafici da interpretare. No, qui si va al sodo: tre domande, trenta secondi. Sembra un gioco, ma — spoiler: non lo è affatto.
Quando il cervello ti frega (senza che te ne accorgi)
Il merito va a Shane Frederick, professore al MIT, che nel 2005 ha messo a punto un esperimento geniale riportato da Humangest. L’ha chiamato Cognitive Reflection Test (CRT), ed è probabilmente il test di intelligenza più corto del mondo. Tre quesiti, fine. Eppure, nonostante la sua semplicità apparente, è riuscito a mandare in crisi migliaia di persone.
Allora, sei pronto a metterti alla prova? Ecco le famose domande: la prima chiede quanto costa una palla, se la mazza costa un dollaro in più e il totale è 1,10 $. La seconda ti fa pensare: se 5 macchine fanno 5 pezzi in 5 minuti, quanto ci mettono 100 macchine per farne 100? E infine, quella delle ninfee: se raddoppiano ogni giorno e ci mettono 48 giorni per coprire il lago, quando è che coprono metà della superficie? Pensaci un attimo e scopri in basso le soluzioni.

Le soluzioni
Frederick voleva capire se, davanti a una domanda trabocchetto, riusciamo a non rispondere di getto. Insomma, se il nostro cervello è capace di frenare quell’impulso iniziale e dirsi: “Aspetta, questa forse è troppo facile per essere giusta…”. E sai quanti ci riescono? Solo il 17%. E addirittura meno dell’1% riesce a risolvere tutto entro 30 secondi. Roba da cervelloni veri, altro che.
La risposte giuste, infatti, non sono quelle che pensi all’inizio (fidati). Perché la palla costa 0,05$, non dieci centesimi. Le 100 macchine ci mettono sempre 5 minuti, e le ninfee impiegano 47 giorni per arrivare a metà lago. È proprio lì che ti rendi conto che la mente… be’, a volte corre troppo.