Tessera sanitaria, se l’hai usata in questi giorni ti arriva il Fisco casa: adesso devi pagare una tassa extra del 120%

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Se hai usato la tessera sanitaria in questi giorni, potresti ricevere una sorpresa dal Fisco: che cosa rischi.
Un dettaglio che sembra insignificante potrebbe trasformarsi in un serio problema fiscale. Chi ha utilizzato la propria tessera sanitaria in Italia negli ultimi giorni potrebbe ricevere una comunicazione inaspettata dall’Agenzia delle Entrate.
Un semplice pagamento elettronico per un farmaco o una visita medica può far scattare controlli approfonditi sulle dichiarazioni dei redditi e sulla residenza fiscale.
La pressione fiscale in Italia è tra le più alte d’Europa, e molti contribuenti cercano soluzioni alternative per ridurre il peso delle imposte. Tra questi, numerosi pensionati scelgono di trasferire la propria residenza all’estero, dove le tasse sono più leggere e la pensione può essere più alta.
Tuttavia, non basta un semplice cambio di residenza anagrafica per ottenere i benefici fiscali: bisogna dimostrare di vivere realmente fuori dall’Italia.
Il Fisco incrocia i dati per scoprire i falsi residenti all’estero
Le verifiche dell’Agenzia delle Entrate non si basano su un solo elemento, ma su una serie di dati incrociati. Vengono analizzati i flussi bancari, i pagamenti con carte di credito, le prenotazioni aeree e persino gli accessi ai servizi sanitari italiani. L’obiettivo è capire se il contribuente abbia effettivamente trasferito la sua vita all’estero o se si tratta di un espediente per pagare meno tasse.
Chi utilizza la tessera sanitaria per cure mediche in Italia potrebbe trovarsi in una posizione delicata. Questo perché l’accesso alla sanità pubblica è un chiaro segnale che il pensionato non ha realmente lasciato il Paese. Se il Fisco rileva una discrepanza tra la residenza dichiarata e la realtà dei fatti, avvia immediatamente un’indagine approfondita.

Tasse arretrate e sanzioni fino al 120%: il rischio per i pensionati all’estero
Se l’Agenzia delle Entrate accerta che la residenza all’estero è solo fittizia, le conseguenze possono essere devastanti. Il pensionato potrebbe essere obbligato a restituire fino a otto anni di imposte non pagate, con un recupero fiscale che può ammontare a decine di migliaia di euro. Ma il problema non si ferma qui: oltre al saldo delle imposte arretrate, vengono applicate sanzioni severissime.
Secondo Qui Finanza, le multe per omessa dichiarazione possono arrivare fino al 120% delle tasse evase, a cui si aggiungono gli interessi di mora. Inoltre, chi possiede attività finanziarie o immobiliari non dichiarate all’estero può incorrere in ulteriori sanzioni tra il 3% e il 15% del valore dei beni posseduti. Il Fisco italiano ha reso chiaro che i controlli non si fermeranno e che chiunque cerchi di eludere le imposte verrà individuato e chiamato a rispondere delle proprie azioni.