The Rise of Skywalker ha portato in scena il ritorno in grande stile di Palpatine e la sua resurrezione, ma nulla ci ha accennato in merito al come abbia fatto a sopravvivere alla caduta nel baratro della seconda Morte Nera ne Il Ritorno dello Jedi. Di recente questo mistero è stato svelato con tantissimi dettagli davvero intriganti: scopriamo il tutto di seguito.
Palpatine inganna la morte
La rivelazione arriva dalla novelization di Episodio IX, che si sta dimostrando una vera e propria miniera di informazioni. Dal romanzo apprendiamo che la chiave dell’immortalità e della sua sopravvivenza è legata agli insegnamenti di Darth Plagueis; vediamo quindi il pezzo chiave in cui è narrato il momento vissuto in Episodio VI: “Cadere … cadere … cadere … giù da un enorme pozzo, il tradimento acuto e pungente, una figura in alto, vestita di nero e con l’elmetto che si restringe rapidamente”, recita il libro. “Il suo stesso apprendista si era rivoltato contro di lui, nel modo in cui lui stesso si era rivoltato contro Plagueis … a cui aveva sottratto il segreto all’immortalità.”
Il romanzo continua: “Plagueis non aveva agito abbastanza in fretta nel momento della sua morte. Ma Sidious, vedendo una luce fioca nel suo apprendista, era pronto da anni a questa eventualità. Quindi l’Imperatore in caduta e morente fece appello a tutto il potere Oscuro della Forza per spingere la sua coscienza molto, molto lontano, in un luogo segreto che si stava preparando. Il suo corpo era morto, un vaso vuoto, molto prima che arrivasse sul fondo del pozzo, e la sua mente aveva preso nuova consapevolezza in un nuovo corpo — doloroso, temporaneo.”
Una rivelazione pazzesca, che ci spiega come Palpatine sia riuscito a “trasmettere” la sua mente e il suo spirito in un corpo grezzo ancor prima di schiantarsi. Ma non è finita qui.
Una lenta ricostruzione
Gli indizi più importanti che abbiamo visto in The Rise of Skywalker sono stati gli scorci di tecnologia di clonazione, che ci hanno testimoniato gli svariati tentativi di dare a Sidious un corpo degno. Il romanzo conferma che Palpatine reclutò i lealisti Sith proprio per iniziare a fabbricare corpi per lui nel caso in cui si fosse verificato un tale evento, ma il suo aspetto fragile e sfigurato nel film era dovuto ad un corpo clone non ancora pronto ad ospitare uno spirito tanto potente.
Ricordate la famosa “esplosione” del suo corpo nel baratro della seconda Morte Nera? Quello che tutti fino ad ora abbiamo ritenuto un impatto, potrebbe potenzialmente essere una scarica di energia causata proprio da questo trasferimento. Un collegamento che se si rivelasse veritiero sarebbe alquanto interessante.
“Gli eretici cultori del Sith Eternal hanno lavorato duramente, impiantando geni, rafforzando i tessuti, creando aberrazioni innaturali nella speranza che uno di questi filamenti potesse avere successo e diventare un degno ricettacolo“, spiega il romanzo. “Gli eretici farebbero qualsiasi cosa, rischierebbero qualsiasi cosa, sacrificherebbero qualsiasi cosa, per creare una culla per la loro coscienza divina“.
Il problema dell’instabilità dei corpi clonati avrebbe poi portato Sidious a sviluppare il piano di resurrezione che tutti conosciamo e che abbiamo visto in Episodio IX. Cosa ne pensate di questa rivelazione? Vi piace il modo in cui Palpatine è sopravvissuto alla sua morte? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci su Facebook e Instagram, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars. Qui la nostra video analisi della questione:
Fonte: CB