Non tutti gli eroi portano una maschera, alcuni indossano semplicemente delle mutande rosa. Se siete fan di Star Wars davvero affezionati avrete già capito a chi mi riferisco: parlo del mitico microfonista di Una Nuova Speranza, che durante le riprese tunisine del film nel 1976 fu immortalato mentre lavorava indossando solamente un paio di stivali e le mitiche mutande color rosa. Fino a poco tempo fa di quest’uomo, divenuto una leggenda nel corso degli ultimi anni, non si conosceva l’identità. Di recente è stato scovato e intervistato: vediamo le sue parole e la sua storia.
La storia delle mutande rosa
La foto del dietro le quinte è diventata virale a partire dal 2015, quando dopo essere stata pubblicata su Reddit divenne un vero e proprio meme. “La prossima volta che guarderai Star Wars, ricordati che tutti i dialoghi sono stati registrati da un uomo in mutande rosa”; questa la didascalia del meme che abbiamo pubblicato anche sulla nostra pagina. Per anni l’uomo è rimasto nell’anonimato, poiché il suo nome non appare nemmeno nei titoli di coda del film; fino a poco tempo fa era conosciuto come “Pink Shorts Boom Guy”. Recentemente, dopo anni di misterioso anonimato, l’uomo è stato riconosciuto e intervistato: il suo nome è Ken Nightingall, ed oggi è un simpatico novantenne che vive fuori Londra.
Ecco le sue prime parole dopo aver scoperto di questa fama davvero inaspettata: “Credo sia una cosa bella. Sembra che si divertano a parlare di me, mi fa piacere“. Nightingall era uno dei 100 membri della troupe britannica che nel 1976 sfidò il caldo infernale tunisino per girare le scene ambientate su Tatooine. “Faceva molto, molto caldo”, così l’anziano ha giustificato il suo insolente e divertente abbigliamento sul set (come biasimarlo).
Un successo inaspettato
Il regista Roger Christian, che lavorò come scenografo in “Star Wars” (in seguito denominato “Episodio IV: Una Nuova Speranza”) ha affermato che le condizioni in Tunisia erano davvero estreme. “In effetti, il caldo era talmente torrido da giustificare le mutande rosa”, ha detto Christian ad ABC News. Il figlio di Nightingall, Terence, ha rivelato che suo padre, come la maggior parte della troupe, era inizialmente scettico sull’opera spaziale di George Lucas. “Molti di coloro che lavorarono al film pensarono che fosse il più grande carico di merda su cui avessero mai lavorato. Non sono stati particolarmente colpiti”. La sua dichiarazione non è certo una novità: abbiamo avuto modo di parlarvi di questi argomenti in passato.
Come sappiamo, tutto cambiò dopo che il film divenne un successo planetario e vinse diversi Oscar, incluso quello per il miglior sonoro. Quella vittoria permise a Nightingall di cambiare decisamente il suo guardaroba. “Per l’occasione furono invitati a Buckingham Palace e pranzarono in giardino con la famiglia reale”, ha detto il figlio Terence Nightingall. “Ci andarono tutti vestiti eleganti e con cappello a cilindro, su una Rolls Royce”. Prima di ritirarsi definitivamente, circa 15 anni fa, l’anziano Nightingall ha goduto di una illustre carriera come operatore fonico, lavorando negli anni a dozzine di film e programmi TV tra cui “Top Secret”, “Lost in Space” e il film di Bond “Bersaglio mobile”.
I risvolti della leggenda
Ad incrementare la popolarità di “Pink Shorts Boom Guy” negli ultimi anni sono stati anche i tantissimi cosplay fatti in suo onore in tutte le più importanti convention di intrattenimento. Alcuni membri della 501esima Legione hanno affermato di essere stati i primi a portare questo cosplay ad una convention. Si tratta della costumista Deborah Eve e del suo amico Lincoln Green (che potete vedere sopra), entrambi membri. “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Le persone hanno davvero riconosciuto il riferimento”, ha detto la Eve. La ragazza ha scritto addirittura una guida per aiutare le persone a creare il proprio costume secondo le specifiche corrette (“I pantaloncini sono realizzati in tessuto di spugna”, dice).
L’anziano Ken Nightingall sembra un po’ confuso, ma lusingato da tutta questa attenzione. “Stavo solo facendo il mio lavoro”, ha aggiunto schiettamente nella sua intervista. Il figlio di Nightingall – che ha seguito le orme padre e ora lavora come cameraman e regista nella serie “NCIS: Los Angeles” – pensa che sia “esilarante” l’ossessione dei fan per le mutande rosa di suo padre: un piccolo e divertente episodio di una carriera molto lunga. “Era sicuramente una personalità molto grande e amata sul set”, ha detto Nightingall.
Che dire, dietro questa esilarante immagine abbiamo scoperto una simpatica e piacevole personalità. Anche dietro le quinte Star Wars ci regala tante sorprese ed emozioni. Continuate a seguirci! Vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti questo universo meraviglioso.
Fonte: ABC News