Star Wars fa volare Disney+: 108$ miliardi per i primi due mesi

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catalogo star wars disney+

Il catalogo di Star Wars su Disney+

È stata proprio la serie The Mandalorian a trainare il servizio di streaming on demand della Disney. Dal suo lancio negli Stati Uniti infatti il valore dei servizi di streaming della compagnia è cresciuto fino a raggiungere i 108 miliardi di dollari.

Effettivamente solo nel primo giorno di servizio, la Disney ha registrato 10 milioni di abbonamenti, e sicuramente questo numero è destinato ad aumentare con l’arrivo anche in Europa e nel resto del mondo, del servizio. Se i servizi streaming della Disney valgono il 34% di tutto l’asset della compagnia (compreso Hulu e ESPN+ però) è anche e soprattutto grazie all’universo di Star Wars. È stato infatti The Mandalorian a trainare il lancio del servizio, ma ben presto la serie su Baby Yoda e il cacciatore di taglie Mandaloriano verrà raggiunta dalla settima stagione di Star Wars: The Clone Wars, la serie animata con Ahsoka. Inoltre ci saranno anche programmi e quiz a tema galattico, oltre ai già conosciuti rumor che prevedono l’arrivo di un’altra serie animata per sostituire Star Wars Rebels e le due serie live-action con Cassian Andor e Obi-Wan. Naturalmente è già stata confermata la seconda stagione di The Mandalorian.

Sembra dunque che la Disney stia puntando tutto sul suo nuovo servizio e sulla possibilità di espandere l’universo di Star Wars- e cambiarne anche lo storytelling – non solo attraverso i film ma utilizzando tutte le piattaforme a sua disposizione, dunque serie, fumetti e giochi.

Sicuramente il fatto di avere una piattaforma di streaming tutta per sé può favorire il lancio di moltissimi spin-off, cartoni e serie TV, testando anche il gradimento del pubblico. The Mandalorian ha sicuramente ricevuto un riscontro ottimo, aggiudicandosi anche un punteggio incredibile su Rotten Tomatoes. Per chi ancora non l’avesse visto – e non volesse aspettare il 31 marzo, giorno di lancio di Disney+ in Europa – può acquistare un abbonamento ad una virtual private network (trovate anche VPN in offerta) e connettersi ad un server US per la registrazione americana al servizio di streaming.

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