Star Wars: esiste un aldilà per i non sensibili alla Forza?

Aldilà in Star Wars

Da sempre sappiamo che in Star Wars è possibile per alcuni jedi diventare Fantasmi di Forza, tramite un complesso processo che permette loro di manifestarsi anche dopo la morte. Ma nel canone esistono anche degli esempi particolari che ci permettono di ipotizzare l’esistenza di un qualche tipo di aldilà anche per coloro che non sono sensibili alla Forza. Vediamo di seguito tutti i dettagli!

L’aldilà di Star Wars

Zia Beru versa il latte blu di Bantha

La morte è parte naturale della vita, gioisci per coloro che intorno a te si trasformano nella Forza.” Così recitava il Maestro Yoda in Episodio III, permettendoci di scoprire che quando un essere vivente muore ritorna a far parte della Forza cosmica. Quello che ci chiediamo però è se quando un non sensibile alla Forza muore può avere effettivamente consapevolezza di se stesso, oppure diventa semplice polvere di stelle e parte del tutto.

Nel canone esiste un racconto particolare che sembra suggerirci l’esistenza di un aldilà in Star Wars; esso è contenuto nella raccolta di storie “Da un certo punto di vista” (che a breve uscirà anche in Italia) e si intitola Beru Whitesun Lars. Ovviamente è dedicato alla zia di Luke, ma la cosa particolare è che è ambientato dopo la sua morte.

Nel racconto infatti, ambientato al di là del regno dei vivi, riconoscendo la sua morte e quella di suo marito, Beru ha riflettuto sul ruolo che Luke ha avuto nella sua vita. Ha ricordato se stessa impegnata in cucina a servire latte blu, mercanteggiando con Owen per consentire al nipote di frequentare l’Accademia. Mentre ipotizzava che se Owen avesse lasciato andare Luke, sarebbero potuti essere ancora vivi, Beru ha ricordato vari momenti della sua vita. Riposando finalmente in pace dopo aver raggiunto la consapevolezza che Luke se n’era andato con Ben Kenobi, aveva incontrato Leia Organa, distrutto la stazione da battaglia della Morte Nera e salvato la galassia .

Essendo Beru Lars non sensibile alla Forza, il racconto ci permette di ipotizzare che tutti gli esseri viventi (che comunque sono sempre permeati dalla Forza, anche se non sensibili ad essa) raggiungano un aldilà, o meglio uno stato di coscienza mentre sono parte del tutto. Parlando invece dei Force User, non sappiamo se questo accada anche ai Sith o agli utilizzatori del Lato Oscuro. E’ probabile che i loro spiriti, essendo folli, pericolosi e corrotti, si aggrappino ad oggetti o luoghi specifici. Basti pensare all’esempio dello spirito di Darth Bane, o a quello di Darth Momin legato alla sua maschera.

Voi cosa ne pensate della questione? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars. In basso potete acquistare la bellissima raccolta di racconti “Da un certo punto di vista“:

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Fonte 

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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