Star Wars: Episodio IV-Una nuova speranza

Incrociatore stellare fonte: In A Far Away Galaxy

“A long time ago in a Galaxy far, far away…”

Ecco le prime parole, il preludio alla nascita di un capolavoro. Un capolavoro che avrebbe inesorabilmente segnato il mondo del cinema. Era il 1977, usciva nelle sale cinematografiche “Star Wars”. Prima di quel fatidico 25 Maggio, però, tutto si poteva immaginare tranne quello che poi accadde realmente.

(1977) La prima locandina ufficiale di Star Wars, disegnata da Tom Jung

Nella speranza che la Forza mi assista in questa narrazione (non si può chiamarla recensione, quando ad essere recensito è un capolavoro), non posso non partire dalla mente brillante che ha partorito Star Wars: George Lucas. Il parto però, come vedremo, fu molto più travagliato di quanto si possa pensare. Lucas nacque a Modesto, in California, nel 1945. Nel 1971, egli creò la sua casa di produzione, la Lucasfilm. Le sue prime intenzioni erano quelle di realizzare una trasposizione di “Flash Gordon”; egli però non riuscì ad ottenerne i diritti (per fortuna, diremmo oggi).

Copertina della sceneggiatura originale di Star Wars

Decise così di ripiegare su un altro suo progetto, appunto Star Wars”.  Lucas mise insieme una sceneggiatura, che venne però rigettata dalla Universal Pictures perché considerata incomprensibile. L’unico a credere nel talento visionario del regista fu Alan Ladd Jr.

 

La produzione di Star Wars fu tutt’altro che semplice. Le riprese si svolsero tra la Tunisia e gli Elstree Studios di Londra. Il set tunisino, date le condizioni climatiche, fu quasi impraticabile. Il cast guidato da tre sconosciuti faticò a prendere sul serio la storia; la produzione subì dei ritardi, il budget sforò. Un primo montaggio incompleto del film venne aspramente criticato dagli amici e colleghi di Lucas: l’unico a sostenerlo fu “un certo” Steven Spielberg. Nessuno avrebbe potuto immaginare quale sarebbe stato  l’aspetto finale della pellicola, nessuno aveva  la più pallida idea del miracolo che sarebbe poi stato realizzato in post-produzione.

Dove tutto è cominciato…

La leggenda ha inizio

Nonostante tutto, ecco il fatidico giorno: è il 25 Maggio del 1977. Solo 42 sale cinematografiche in tutti gli Stati Uniti proiettarono il film, poiché molti ne pronosticavano il flop. Per quei pochi spettatori, si spensero le luci; dopo il consueto stacchetto della 20th Century Fox, comparve una scritta: “A long time ago in a galaxy far, far away…”, che scomparì per lasciare il posto al  titolo, “Star Wars“, che aleggiava gigantesco sullo schermo, accompagnato da una musica sublime che scoppiò  all’improvviso: John Williams, con una delle colonne sonore più belle di tutti i tempi, diede  il La ad una vera e  propria magia.

Finalmente i fortunati spettatori poterono immergersi nella storia…

Si vivono tempi bui nella Galassia; sono trascorsi  19 anni dallo scioglimento della Repubblica e dalla fondazione dell’Impero galattico. Il malvagio Imperatore Palpatine ha rafforzato il suo potere nella Galassia con la costruzione di un’arma dall’immenso potenziale distruttivo,  la Morte Nera.  Il suo temibile braccio destro Darth Vader, seguace del Lato Oscuro della Forza, è impegnato a spezzare le ultime cellule di ribellione.  La principessa Leila viene catturata dalle forze dell’implacabile Vader.

L’epica scena dell’ingresso di Darth Vader
fonte: StarWars.com

Ella riesce però ad inserire  in extremis un messaggio nella memoria del piccolo droide R2-D2, che sale su un guscio di salvataggio con il suo fidato amico C3PO, e giunge sul torrido e desertico pianeta Tatooine alla ricerca di Obi-Wan Kenobi, uno degli ultimi cavalieri Jedi rimasti. L’unica speranza di distruggere l’Impero è riposta nell’aiuto di Obi-Wan Kenobi e nella memoria di R2-D2, che contiene il messaggio e i piani della Morte Nera rubati dai ribelli. Tutto il resto, come sappiamo, è storia.

L’impatto culturale di Star Wars

Il film fu un tripudio, un capolavoro assoluto. Con la sua trama lineare, la caratterizzazione dei personaggi, effetti speciali che mai si erano visti prima di allora, esso si instaurò come  un vero e proprio pilastro temporale nel suo genere: si cominciò a parlare di fantascienza prima di Star Wars, e di quella dopo Star Wars. E’ stato senza ombra di dubbio il capostipite del suo genere; ha rivoluzionato il mondo del merchandising cinematografico, prima di allora pressoché inesistente, e ha incantato e continua ad incantare generazioni e milioni di persone di tutte le età nel mondo.

Una collezione di oggetti a tema Star Wars
fonte: Mirror

Questo capolavoro ha dato il via ad una storyline che si snoda in più di 36 mila anni di storia. Da esso sono derivati: un’intera saga cinematografica, serie tv, videogiochi, fumetti, libri, giocattoli e miriadi di altri media. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che George Lucas, con tutte le menti geniali che hanno lavorato con lui, ha compiuto un vero e proprio miracolo. Noi possiamo solo ringraziarli per lo splendido regalo che ci hanno fatto. Con loro, la Forza non avrebbe potuto operare in modo migliore.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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