Ciri Anakin

Copertina con Ciri e Anakin

Tra le opere letterarie, cinematografiche e videoludiche che hanno caratterizzato il mondo dell’intrattenimento negli ultimi trent’anni, The Witcher risalta per la sua crudezza, i suoi temi maturi e la sua costante capacità di suscitare l’interesse del pubblico. Ma non è tutto: un altro elemento che contraddistingue specificatamente la Saga di Geralt di Rivia è la sua somiglianza con Star Wars, soprattutto in merito alla gestione di determinati topoi letterari e dei temi ad essi collegati. Vediamo perché!

Racconti dal Continente

poster the witcher
Dettaglio di un poster della trasposizione live-action di Netflix di The Witcher.

Le vicende narrate nei romanzi di The Witcher hanno luogo in un continente senza nome nel quale convivono le Razze Antiche -tra le quali troviamo elfi, nani e gnomi- e gli umani. A livello geopolitico il Continente risulta frammentato in svariati regni a Nord (chiamati appunto ‘Regni Settentrionali’) e unificato a Sud sotto l’egemonia dell’Impero di Nilfgaard, che nel corso della saga risulterà centrale nello sviluppo della macrotrama principale.

Il protagonista della saga, Geralt, fa parte di un gruppo di uomini potenziati tramite rituali e assunzioni di sostanze mutagene, chiamati strighi, che hanno il compito di proteggere i civili dagli attacchi dei mostri, creature feroci e letali con i quali gli umani sono stati costretti a convivere sin dal loro arrivo nel Continente. Nel corso di una sua avventura, Geralt viene coinvolto in un avvenimento che, in seguito, porterà alla nascita di Cirilla, bambina che dopo una serie di peripezie si ritroverà lo strigo in persona come mentore. Quello che Geralt non sa è che Ciri è al centro di un’antica profezia elfica legata all’Aen Hen Ichaer, il “Sangue Antico” in grado di salvare, o di condannare una volta per tutte, il Continente stesso.

Le analogie starwarsiane

Facciamo innanzitutto una distinzione tra analogie a livello di elementi narrativi (luoghi, cliché, ruoli dei personaggi…) e di tematiche, premessa necessaria in quanto ci troviamo di fronte ad una saga fantasy e ad una space opera, quindi a prodotti che, essendo di generi differenti, non possono essere messi direttamente a confronto senza scadere nella mera soggettività.

Partiamo dagli elementi narrativi in comune: in entrambi i franchise è possibile ritrovare figure sagge ed istruite nel controllo della forza dominante, guerrieri dediti alla protezione dei più deboli, cacciatori di taglie, mercenari, creature antiche e custodi di antiche conoscenze. La maggior parte di questi elementi è tipicamente presente all’interno di opere fantasy, e nel caso di Sapkowski (l’autore di The Witcher) sappiamo per certo che, tra le sue fonti di ispirazione, vi era il celebre Tolkien, colui che ancora oggi costituisce la colonna portante del suddetto genere letterario.

Spostandoci invece sulle tematiche in comune, notiamo subito come entrambe le saghe si siano poste pressoché allo stesso modo nei confronti di svariati temi: la lotta contro il male (incarnato in entrambi i casi da un impero che punta a conquistare e sottomettere altre popolazioni), la libertà, la predestinazione, il valore dell’eredità culturale e morale e la necessità di trovare il proprio posto nel mondo, per citarne solo una minima parte.

Buon sangue non mente

Specificatamente in merito alla predestinazione è interessante osservare come, sia in Star Wars sia in The Witcher, essa sia legata alla nascita di un individuo con le capacità per salvare o condannare il proprio mondo, e in entrambi i casi il potenziale di tale individuo viene assimilato al suo sangue.

[Allerta spoiler!]

Nel caso di Anakin Skywalker, esso presenta una quantità di Midichlorian di gran lunga superiore alla norma, quindi una maggiore “affinità” con la Forza, mentre in quello di Ciri conferisce alla ragazza la capacità di spostarsi tra le epoche e le dimensioni a proprio piacimento. Proprio a causa di questa sua dote, la fanciulla si ritrova coinvolta in una serie di intrighi politici, cospirazioni e piani di conquista architettati da una moltitudine di fazioni con obiettivi ben chiari, tra le quali spicca quella dell’imperatore di Nilfgaard, Emhyr Var Emreis, l’eminenza grigia della saga disposta a tutto pur di mettere le mani su Cirilla. Esattamente allo stesso modo in cui Anakin si trova al centro di una successione di eventi che, alla fine della Trilogia Prequel, lo conducono al Lato Oscuro, tra le grinfie del malvagio Imperatore Palpatine come suo nuovo e potente apprendista.

E voi avevate mai notato queste similitudini tra i due franchise? Fatecelo sapere come sempre nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.