Star Wars: 5 attrici che avrebbero dovuto interpretare Leia

La principessa Leia, interpretata da Carrie Fisher

Oggi, a più di quarant’anni dall’uscita di Star Wars, è quasi impossibile riuscire a immaginare la Principessa Leia interpretata da un’attrice che non sia Carrie Fisher. Durante lo sviluppo e i casting della pellicola però altre attrici furono vagliate per questo iconico ruolo (come spesso accade): di seguito vediamo 5 di loro, alcune molto famose.

Amy Irving

L’attrice Amy Irving

Quando fece il provino per interpretare la Principessa Leia, l’attrice Amy Irving era un volto nuovo ad Hollywood. La Irving non fu presa per il ruolo, ma in quello stesso periodo la sua carriera fu lanciata da un altro importante film. Il suo debutto cinematografico infatti fu quello di Sue Snell in Carrie – Lo sguardo di Satana del 1976 di Brian De Palma, adattamento del famoso romanzo di Stephen King. Due anni dopo, ha recitato in un altro thriller soprannaturale di De Palma: The Fury.

Sigourney Weaver

La mitica Sigourney Weaver

Sigourney Weaver è un’attrice che non ha certo bisogno di presentazioni: una vera e propria icona nel mondo del cinema di fantascienza. Quando sostenne il provino per interpretare Leia però era uno dei tanti volti nuovi femminili del cinema. Sulla sua audizione si sa molto poco, compreso fin dove sia arrivata ai casting. Non aver ottenuto il ruolo non le ha impedito di proseguire su quella strada, e pochi anni dopo fu scelta per interpretare quella che ad oggi è considerata una delle protagoniste femminili più importanti della storia del cinema: Ellen Ripley nella saga di Alien.

Karen Allen

L’attrice Karen Allen

Come tante altre, anche Karen Allen ha sostenuto il provino per interpretare Leia, senza però ottenere la parte. La sua occasione arrivò qualche anno dopo, nel 1981, quando vestì i panni di Marion Ravenwood nell’epopea d’azione di Stephen Spielberg I Predatori dell’Arca Perduta, il film che diede inizio ad un altro leggendario franchise, quello di Indiana Jones. Come Carrie Fisher, la Allen ebbe quindi l’opportunità di recitare al fianco di Harrison Ford. Nel 2008 Karen Allen ha ripreso il ruolo della Ravenwood in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo.

Cindy Williams

L’attrice Cindy Williams

Alla fine degli anni ’70 l’attrice Cindy Williams, al contrario di molte altre pretendenti, aveva già tanti ruoli all’attivo. Tra questi figurava quello in American Graffiti: la Williams quindi aveva già lavorato con George Lucas, ma ciò non bastò a farle ottenere la parte di Leia. La Williams continuò a recitare in altri film e in televisione, soprattutto accanto a Penny Marshall nella sitcom di lunga data Laverne & Shirley. Serie che ad oggi è considerata il suo ruolo più iconico.

Jodie Foster

L’attrice Jodie Foster

Negli anni ’70 l’attrice era considerata una vera e propria bambina prodigio, tanto che nel 1976 (a soli 13 anni) recitò in Taxi Driver, capolavoro di Martin Scorsese. Jodie Foster era richiestissima in quegli anni, e anche George Lucas la voleva fortemente per il ruolo della Principessa Leia. Proprio per i suoi mille impegni cinematografici e i relativi vincoli contrattuali all’attrice fu impossibile accettare il ruolo: pensate che nel biennio 1976-77 recitò in ben otto film!

Tutte queste vicissitudini hanno portato a Carrie Fisher, e noi siamo contentissimi di questa scelta. L’attrice ha reso iconico il ruolo di Leia, legandolo indissolubilmente alla sua persona. Questo articolo è l’ennesima occasione per ribadire quanto ci manchi. In altri approfondimenti trovate tutti gli attori che avrebbero dovuto interpretare Luke e altri che hanno rifiutato un ruolo Star Wars.

Siete contenti che il ruolo di Leia sia andato a Carrie Fisher, o avreste voluto vederlo con una di queste interpreti? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e Twittervi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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