Stangata invalidità, tassa da 150€ obbligatori mensile per chi ha problemi: ora paghi anche per essere malato

Invalidità certificato costo (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Ora anche chi è malato deve pagare: l’assurda tassa sull’invalidità, adesso per ottenere il certificato devi pagare!
Un nuovo, sconcertante balzello pesa sulle spalle di chi già affronta difficoltà quotidiane a causa di gravi problemi di salute. Chi ha necessità di ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile si trova davanti a un ostacolo inaspettato: una cifra che può raggiungere i 150 euro mensili, da versare per ottenere un semplice certificato medico. Un costo che, per molti, rappresenta un’ulteriore ingiustizia.
Si tratta di una situazione allarmante, che ha scatenato indignazione tra cittadini e associazioni. Il sistema, che dovrebbe garantire assistenza a chi ne ha più bisogno, sembra invece trasformarsi in una macchina che impone nuovi oneri economici proprio ai più fragili. E mentre le istituzioni restano a guardare, molte persone sono costrette a pagare, senza alternative.
Il meccanismo che ha portato a questa ingiustizia è tanto complesso quanto assurdo. I pazienti si vedono richiedere un pagamento obbligatorio per ottenere il certificato necessario ad avviare la pratica di riconoscimento dell’invalidità.
Non un contributo volontario, né una tassa prevista dalla legge, ma una richiesta che, di fatto, grava su chi già si trova in condizioni di difficoltà.
Il caso lombardo: la richiesta di pagamento ai cittadini
La vicenda riguarda in particolare la Regione Lombardia, dove numerosi cittadini si sono trovati a dover pagare tra i 50 e i 150 euro per ottenere il certificato introduttivo di invalidità civile. Questo documento, fondamentale per avviare la richiesta di riconoscimento, dovrebbe essere gratuito se rilasciato da un medico specialista, come previsto dalla legge.
Eppure, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la realtà è ben diversa. Una circolare regionale del 2018 specifica chiaramente che il certificato non deve essere a pagamento, ma pochi lo sanno. Di conseguenza, molti specialisti ospedalieri non lo rilasciano, costringendo i pazienti a rivolgersi ai medici di base, i quali, operando come liberi professionisti, possono richiedere un compenso.

Verso una soluzione? La regione promette un tavolo di confronto
Come sottolinea Disabili.com, la questione nasce da una mancata informazione sia verso i cittadini che verso gli stessi medici. La legge nazionale sancisce la gratuità del certificato, ma in Lombardia manca un accordo con i medici di famiglia che permetta di coprire i costi con fondi regionali. Questo ha portato a una situazione in cui i pazienti si trovano a dover pagare di tasca propria un documento essenziale per il riconoscimento della loro condizione.
Dopo le denunce delle associazioni e l’intervento della Fnp Cisl Lombardia, l’assessore alla sanità della Regione, Giulio Gallera, ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto con i medici di famiglia per trovare una soluzione. L’obiettivo è stipulare una convenzione che garantisca la gratuità effettiva del certificato, mettendo fine a questa pratica che pesa ingiustamente sui cittadini più vulnerabili.