L’abilità di diventare immortale è qualcosa di grandioso e assolutamente fuori dagli schemi della mente umana. Qualcuno, nell’universo starwarsiano, ci ha provato nel corso degli anni, tra cui anche dei Sith. Il controllo totale sulla vita e sulla morte furono ossessione di Darth Plagueis e successivamente di Anakin Skywalker, come ben sappiamo. Ma tutti i fan di Star Wars sanno che c’è un’altra via per raggiungere questo obiettivo, e questa strada appartiene al lato chiaro della Forza. Ce lo anticipa Obi Wan quando, in Episodio IV, nel suo scontro con Vader pronuncia la battuta:
Non puoi vincere, Darth. Se mi abbatti io diventerò più potente di quanto tu possa immaginare.
La potenza a cui fa riferimento è rappresentata dal poter diventare, come si vedrà successivamente, Spirito della Forza. In primis sotto forma di voce, e successivamente, sotto forma di fantasma. Ma in cosa consiste questa abilità, e come è possibile apprenderla?
Il segreto di Qui Gon
Tutto risale ad un periodo precedente alle Guerre dei Cloni. Il maestro Qui Gon Jinn si recò sul pianeta che si diceva fosse l’origine dei midichlorian. Qui erano presenti le Sacerdotesse della Forza, che insegnarono al jedi la via per poter superare la morte attraverso l’energia della Forza Vitale, confluente nella Forza Cosmica. Qui-Gon, che notoriamente fu il primo jedi ad imparare questo segreto, non riuscì a completare l’addestramento. Per cui riusciva a manifestarsi solo attraverso la propria voce; salvo sul pianeta Mortis, dove in Clone Wars lo si vede acquistare forma fisica per via della forte connessione del pianeta con la Forza. Durante le Guerre dei Cloni, Qui-Gon si manifestò a Yoda, indicandogli la via da seguire per apprendere il segreto. E, successivamente all’Ordine 66, Yoda stesso trasmise l’informazione ad Obi Wan, come si può vedere in Episodio III.
Nonostante questi tre jedi fossero riusciti nell’impresa di ritornare, almeno parzialmente, dalla morte, ce n’è un altro che non ha avuto bisogno di nessun tipo di addestramento per riuscire nell’impresa. Stiamo parlando, ovviamente, di Anakin Skywalker. Che, in Episodio VI, successivamente alla distruzione della seconda Morte Nera e all’uccisione dell’Imperatore, torna nella famosa scena finale, anche lui come Spirito della Forza. Forse per sua altissima affinità con la Forza, forse perchè il prescelto; i motivi del successo di Anakin possono essere molteplici.
Motivi e forme degli spiriti
Sembra che lo Spirito di Forza sia legato comunque ad una funzione, un motivo ben preciso per il quale poter tornare dalla morte. Non dunque semplice volontà dell’immortalità, ma un motivo funzionale nei confronti della strada tracciata dalla Forza, affinché possa compiersi il destino da essa scelto.
Non è chiara invece la forma scelta per il ritorno, ovvero se legata al momento della morte o allo spirito del jedi. Nel film, vi fu la scelta successiva di sostituire la figura di Anakin Skywalker in età avanzata, interpretata da Sebastian Shaw, con quella giovane di Hayden Christensen. Questo perché si voleva rappresentare il suo spirito prima che cedesse al lato oscuro.
Sono sicuro che molti di noi vorrebbero poter comunicare con i loro cari scomparsi per poter chiedere un consiglio, un conforto in un momento di difficoltà, oppure semplicemente rivederli e riascoltarli. Questa rimane infatti una delle cose più affascinanti immaginate da Lucas.
Qui sotto potete vedere l’omaggio fatto in Big Bang Theory a questa peculiarità starwarsiana. In questa scena Sheldon parla con l’ormai defunto professor Proton, tornato sotto forma di spirito della Forza chiedendo un consiglio saggio in una materia a lui sconosciuta.