Skeleton Crew: la recensione della terza puntata!
E’ stata rilasciata su Disney Plus la 1×03 Skeleton Crew, e qui trovate la mia recensione, come sempre prima senza e poi con spoiler.
Torna l’appuntamento settimanale con la serie live action Skeleton Crew, con il terzo episodio intitolato “Un interessante problema di astronavigazione”. Dopo la ricchissima premiere, davvero ben confezionata, anche questa puntata tiene alto il trend positivo.
Oltre a portare avanti in maniera molto sapiente la trama, ci presenta tante tematiche interessanti e molti riferimenti. In questo articolo trovate la mia recensione della puntata, come sempre prima senza e poi con spoiler!
Prosegue l’avventura
Con il debutto di Jod Na Nawood nell’ultima sequenza della 1×02, il cast della serie è ora al completo. Questo terzo episodio ha portato avanti il rapporto tra il personaggio interpretato da Jude Law e i giovani protagonisti, e devo dire che tra tutti loro si è creata subito un’ottima chimica. Le loro interazioni e i loro dialoghi non sono mai forzati, né nei momenti più “tesi” né in quelli più distesi.
Skeleton Crew ci sta dimostrando di saper gestire temi più “inquietanti”, come il mistero che avvolge At Attin, insieme ad altri più scanzonati. Le sequenze divertenti si inseriscono perfettamente nella narrazione, ricordando ciò che ha sempre reso grande Star Wars, e cioè riuscire proprio a creare questo equilibrio.
E mentre i protagonisti si conoscono e ampliano le loro caratterizzazioni (ho apprezzato lo spazio in più dato a KB nella puntata) la scrittura si snoda sapientemente anche in merito alle questioni di At Attin: ci vengono infatti forniti nuovi dettagli sulle sue vicende e il suo passato. Abbastanza per capire determinate dinamiche, ma non troppi in maniera tale da accrescere la curiosità dello spettatore. Il tutto condito da altre scene d’azione davvero pregevoli e colonna sonora sempre incalzante. Ma ora parliamo di spoiler, non proseguite se non avete visto la 1×03 di Skeleton Crew!
Fuga da Port Borgo
La prima scena si apre proprio su At Attin, dove i genitori dei ragazzi scomparsi sono riuniti e manifestano la loro preoccupazione ai droidi di sorveglianza, che però in maniera criptica affermano che non era possibile parlare con il Supervisore. Ormai è conclamato che nella gestione di quel pianeta ci sia qualcosa di losco sotto, e altri indizi ci verranno disseminati nel corso della puntata. Ovviamente avrò modo di parlavi dei riferimenti e delle teorie nell’analisi easter egg della 1×03 che uscirà come di consueto sul canale YouTube.
Nel frattempo, a Port Borgo i nostri riescono a fuggire e per il momento Jod mantiene la sua “copertura” da jedi. In questi frangenti scopriamo che egli era proprio Silvo (come prevedibile) e soprattutto che Fern non si fida di lui. Anche quest’ultima segue pedissequamente la sua caratterizzazione: già nella premiere avevamo notato come fosse scaltra e furba, ed è consono che fosse lei ad avere molte remore nei confronti di Jod.
Anche se a livello di scrittura di solito è “superfluo”, ho apprezzato il fatto che sia stato spiegato anche perché Jod non si fosse liberato prima. Gli indizi c’erano tutti, ma essendo un prodotto per ragazzi non è inusuale che determinate azioni vengano indirettamente spiegate. E soprattutto in questo modo si evitano critiche inutili sui “buchi di trama”, dicitura che troppi fan utilizzano quasi sempre a sproposito.
Nonostante Jod stia palesemente facendo i propri interessi, decide comunque di rischiare tutto tornando a prendere SM-33. Questo dice molto sulla sua caratterizzazione: è sicuramente un poco di buono che pensa solo al proprio tornaconto, ma ha anche un cuore. Abbiamo visto tantissimi personaggi simili in Star Wars, a partire proprio da Hondo Ohnaka (che comunque si faceva molti meno scrupoli).
Nuovi dettagli su At Attin
Ho apprezzato molto la scena della fuga, davvero ben giostrata, e anche l’ambientazione della luna in cui si trova Kh’ymm, nuovo personaggio di supporto funzionale soprattutto a darci dei preziosi tasselli in più sulla storia di At Attin. Anche in questo caso, sono stato lieto di constatare che la mia teoria si è avverata: il pianeta era isolato da tempo e non ha conosciuto l’egemonia imperiale e la Guerra Civile Galattica. Vi ho parlato di questa teoria e di tutti i dettagli ed easter egg della prima puntata nell’analisi che trovate cliccando qui.
Scopriamo quindi che At Attin faceva probabilmente parte di un antico progetto repubblicano, insieme ad altri pianeti con determinate caratteristiche. E’ proprio tramite i dettagli forniti dai ragazzi e dall’emblema che osserva su Fern che Kh’ymm riesce a restringere di parecchio il campo, presumibilmente a due soli pianeti. Vediamo infatti sullo schermo il simbolo di At Attin e un altro. In quel momento però le cose si fanno movimentate, perché Jod scopre che Kh’ymm aveva chiamato la Nuova Repubblica e, dopo aver distrutto tutto, prende le coordinate e fugge via con i ragazzi. A mio parere, per rendere anche la trama più diversificata, è quasi sicuro che Jod abbia preso le coordinate dell’altro pianeta.
La scena d’azione in cui i nostri sfuggono agli X-Wing della Nuova Repubblica è un classico in Star Wars, ma qui in base alla scrittura ha ottenuto uno sprint del tutto inedito e curioso: Fern e Wim infatti non avevano idea di chi fossero quei piloti e cosa rappresentassero, e quindi li hanno letteralmente bersagliati con il sorriso nonostante siano i “buoni”. Davvero geniale.
La parte finale dell’episodio ci ha fornito anche qualche piccolo dettaglio in più su Jod: oltre a confermarci che non è un jedi, sappiamo che anche lui a suo tempo fu un “disperso”. Probabilmente la sua famiglia o la sua casa sono state distrutte, e anche di questo avrò modo di parlarvi nell’analisi easter egg.
Con i nostri che proseguono il loro viaggio si chiude questo terzo episodio di Skeleton Crew. Voi cosa ne pensate? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Tik Tok, Instagram e Twitter , vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars.