E’ stata rilasciata su Disney Plus la 1×05 di Skeleton Crew, e qui trovate la mia recensione, come sempre prima senza e poi con spoiler.
Per festeggiare al meglio il Natale torna l’appuntamento settimanale con la serie live action Skeleton Crew, con il quinto episodio intitolato “Avete molto da imparare sui pirati”. Dopo una quarta puntata ricca di importanti tematiche, la serie prosegue con un altro episodio bellissimo.
Avanzamento della trama, divertimento, ribaltamenti di fronte e anche drammaticità: non manca proprio nulla. In questo articolo trovate la mia recensione della puntata, come sempre prima senza e poi con spoiler!
Ulteriori ottime conferme
Dopo il giro di boa del quarto episodio, la serie prende una piega molto dinamica e soprattutto non si ancora a quello che sarebbe potuto essere uno schema narrativo “ripetitivo” legato alle altre Gemme della Vecchia Repubblica. Ci presenta altre location e soprattutto situazioni inedite, che sono funzionali alla trama e approfondiscono in maniera perfetta il tema piratesco. Tra i tanti pregi di questo quinto episodio, il più grande è sicuramente il ritmo giostrato in maniera perfetta.
Si intervallano sapientemente momenti divertentissimi ad altri di estrema drammaticità e tensione, il tutto condito da scene d’azione e ottimi approfondimenti sui protagonisti. La presenza di bei riferimenti e spunti narrativi nuovi fungono da ciliegina sulla torta e invogliano lo spettatore a saperne di più. A mio modo di vedere, di gran lunga il miglior episodio della serie fino a questo momento. Ma ora parliamo di spoiler, quindi non proseguite se non avete visto la 1×05 di Skeleton Crew!
Sulla strada del tesoro senza tempo
Le prime sequenze della puntata sono condite da nuovi indizi sul capitano di SM-33, che scopriamo essere il leggendario Tak Rennod (personaggio inedito). E’ soprattutto Jod a raccontarci di più su di lui, e avremo poi molti indizi sul suo conto. Ho apprezzato che la questione riguardante il blocco di SM-33 sia stata risolta subito, poiché rischiava di appesantire la narrazione e soprattutto protrarre la ricerca di At Attin sulle altre Gemme: un espediente interessante, ma con il rischio che portasse ad una ripetitività dopo le vicende di At Acchrann.
E’ stato invece inserito un altro luogo inedito, Lanupa, in cui tempo prima si trovava il covo di Rennod, mentre ora proprio lì sorgeva un complesso termale per ricchi. Lo notiamo non solo dallo sfarzo, ma anche dalla presenza di importanti personalità come gli Hutt e soprattutto i Muun del Clan Bancario. In questo frangente ho trovato bellissime tutte le sequenze dedicate al “camuffamento” dei bambini, volutamente goffo. La veridicità delle loro azioni maldestre, la lingua inventata, tutti questi elementi combinati insieme in maniera naturale e per nulla forzata mi hanno fatto ridere di gusto dall’inizio alla fine.
Mentre la cacciatrice di taglie Pokkit porta sul pianeta i pirati di Brutus, i nostri cominciano la loro avventura in pieno stile Goonies alla ricerca del nascondiglio di Rennod, che presenta classiche trappole mortali, indovinelli da risolvere e prove da superare.
Risvolti importanti
Proprio nel covo dove è nascosto il suo tesoro avverrà l’importante ribaltamento di fronte della puntata, con Jod che prende il potere dopo aver ottenuto informazioni dal diario di Rennod (che ha il volto volutamente celato, probabilmente per prossime rivelazioni). La strada verso At Attin sembra ormai spianata, e Jod mostra ai ragazzi il volto più crudo dell’essere un pirata, concretizzando alla perfezione il titolo della puntata. Ho apprezzato due elementi in queste sequenze: il primo è proprio la mancanza di pietà e scrupoli del personaggio di Jude Law, che eleva la sua caratterizzazione (che rischiava di sembrare troppo blanda); il secondo è il fatto che i bambini continuino ad essere mostrati come tali e non come eroi improvvisati.
Nello sguardo impaurito di Fern, nel panico di Wim che accende in maniera sbagliata la spada laser, vediamo tutta la loro impotenza nei confronti di una situazione più grande e drammatica di quanto immaginassero. Questo permette allo spettatore di empatizzare enormemente con loro, quasi come se si volesse attraversare lo schermo per aiutarli. Da indizi precedenti (in particolare il discorso sull’attaccamento) sappiamo ormai che Jod sa perfettamente come utilizzare quella spada laser, e l’episodio si conclude proprio con lui che l’attiva. Nell’analisi easter egg della puntata, che uscirà come sempre sul canale, avrò modo di parlarvi ampiamente di questi e altri riferimenti disseminati ovunque.
Cosa ne pensate di questo quinto episodio di Skeleton Crew? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Tik Tok, Instagram e Twitter , vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars.