Skeleton Crew: la recensione del sesto episodio!

E’ stata rilasciata su Disney Plus la 1×06 di Skeleton Crew, e qui trovate la mia recensione, come sempre prima senza e poi con spoiler.

Per dare un benvenuto perfetto al 2025, nel giorno di Capodanno torna l’appuntamento settimanale con la serie live action Skeleton Crew, con il sesto episodio intitolato “Di nuovo senza amici”. Dopo una quinta puntata ricca di azione e ribaltamenti di fronte, la serie prosegue con un altro episodio davvero ottimo.

Una puntata che, in maniera simile alla quarta, ci racconta splendidamente una tematica importante e delicata. In questo articolo trovate la mia recensione, come sempre prima senza e poi con spoiler!

Connubio perfetto tra delicatezza e azione

Questo sesto episodio funge da naturale prosecuzione degli eventi della 1×05, ma si prende i suoi tempi focalizzandosi sui ragazzi, che ancora una volta si dimostrano essere dei protagonisti solidi e capaci di emozionarci. La puntata è concettualmente molto simile a quella ambientata su At Achrann, ma questa volta il focus si concentra su KB: se Neel in quell’occasione ci aveva lasciato un messaggio puro e bellissimo sull’insensatezza dell’odio e della guerra, in questa occasione KB, in maniera altrettanto delicata e struggente, ci racconta un’altra tematica importante e significativa che raramente era stata trattata in Star Wars.

I dialoghi sono stati perfetti e la scrittura ha giostrato un conflitto e una riappacificazione in poco meno di mezz’ora, un qualcosa di difficile da realizzare bene in così poco tempo. In tutto questo c’è stato anche spazio per sequenze d’azione davvero splendide e una narrazione “parallela” in pieno stile piratesco. Ogni risvolto ci porta ora dritti su At Attin, per una resa dei conti finale che si prospetta elettrizzante. Adesso parliamo di spoiler, non proseguite se non avete visto la 1×06!

La bellissima testimonianza di KB

Dopo il traumatico tradimento di Jod, i bambini sbucano dal tunnel che li ha portati ai piedi del monte Skull Ridge. Il loro obiettivo è quello di raggiungere la Onyx Cinder, che rimane di fronte al complesso termale dopo la cattura di Silvo da parte dei pirati. In questo frangente i piccoli protagonisti cominciano a familiarizzare con lo scacchiere geopolitico, scoprendo che gli X-wing erano in realtà “i buoni”. Sto apprezzando tantissimo il fatto che stiano scoprendo pian piano tutti i dettagli di una galassia che non avevano mai conosciuto, e l’isolazionismo di At Attin si dimostra essere ancora una volta un risvolto geniale.

La scrittura si dimostra poi completa sotto un altro aspetto, la condizione fisica di KB. Già nel terzo episodio infatti le sue mamme ci avevano anticipato che ella aveva urgente bisogno di assistenza medica; un risvolto che nell’analisi della 1×03 avevo auspicato potesse realizzarsi, e così è stato. Ma non mi aspettavo che sarebbe stato trattato in maniera tanto delicata, commovente e perfetta. La sua esperienza infatti rappresenta uno splendido messaggio dedicato alla disabilità e al modo in cui le persone si rapportano con essa. Il conflitto iniziale con Fern deriva proprio dalla vergogna di KB di aprirsi nel dire che ci sono tante cose che non riesce a fare come tutti gli altri, e che in passato le erano costate una vita di solitudine.

Tutta la sequenza con Wim lascia lo spettatore con il fiato sospeso, e Kyriana Kratter (l’interprete di KB) è stata a dir poco magistrale. Anche Wim in questo episodio si è dimostrato essere nuovamente molto empatico, e il momento in cui dice a KB che in qualsiasi caso sarebbe potuta essere loro amica mi ha fatto commuovere tantissimo. Alla fine, KB trova il coraggio di dire a Fern la verità, e anche quest’ultima si scusa per il suo comportamento. Era molto semplice sbagliare e far risultare troppo frettolosi il conflitto e la conseguente riappacificazione, ma sia tramite la sapiente scrittura che tramite l’interpretazione dei giovani attori ha funzionato tutto alla perfezione, pur se in tempi strettissimi.

Tutti verso At Attin nel finale di Skeleton Crew

E in tutto questo c’è stato anche il tempo di vedere tante sequenze d’azione: i granchi della spazzatura sono stati fantastici, ma il mostro gigante è stato la punta di diamante. Una creatura realizzata in stop motion grazie al genio di Phil Tippet, che ci fa sognare in Star Wars con le sue creazioni sin dal 1977 e che ha trovato un equilibrio perfetto tra stop motion e CGI. Bellissima anche la sequenza dell’inceneritore, che ha visto collaborare splendidamente i ragazzi e ha donato anche un nuovo aspetto alla Onyx Cinder.

Nel frattempo, l’episodio ha avuto modo di mostrarci parallelamente il processo a Silvo, e anche qui Jude Law è stato magistrale nella sua difesa e nell’instillare nei pirati il desiderio di accaparrarsi il tesoro senza tempo di At Attin. Ora tutti convergeranno verso il pianeta, per i due episodi finali che si prospettano ricchi di sorprese e colpi di scena. Voi cosa ne pensate della 1×06 di Skeleton Crew? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Tik Tok, Instagram e Twitter , vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars.