La frase pronunciata da Darth Vader ne L’impero colpisce ancora, è ad oggi una delle più iconiche e famose della storia del cinema. Tutti la conoscono, anche coloro che non hanno mai visto Star Wars (si, purtroppo esistono queste persone). Si potrebbe anche dire che essa è la più diffusa frase “spoiler” del cinema; anche se, ovviamente, da quasi 40 anni il segreto che si celava intorno ad essa è più che alla portata di tutti.
Prima del 21 Maggio del 1980, giorno di uscita del film nelle sale cinematografiche statunitensi, le cose però erano ben diverse. Quel giorno, gli spettatori si trovarono davanti ad uno dei colpi di scena più incredibili della storia del cinema. Un segreto che era stato sapientemente tenuto nascosto durante la produzione del film, conosciuto solo da pochi eletti.
Il segreto colpisce ancora
Ben consapevole del gigantesco colpo di scena del film, George Lucas era letteralmente terrorizzato dal fatto che la notizia e la battuta potessero trapelare prima dell’uscita del film. Quindi escogitò uno stratagemma per evitare che qualcuno si lasciasse sfuggire il segreto di quella scena. Innanzitutto, essa fu girata con una frase diversa; l’attore che impersonava Darth Vader, David Prowse, esclamò infatti: “Obi-Wan ha ucciso tuo padre“. Solo nella fase posteriore di doppiaggio venne inserita la vera frase.
Solamente 5 persone conoscevano il segreto della scena: ovviamente Lucas; il regista Irvin Kershner; Lawrence Kasdan, il secondo sceneggiatore che lavorava sullo script; James Earl Jones, venutone a conoscenza, ovviamente, nel momento in cui in fase di doppiaggio avrebbe dovuto pronunciare la vera frase (nonostante tutto, egli pensava che Darth Vader stesse mentendo) e Mark Hamill. All’attore fu svelato subito prima di girare la scena, affinché non rimanesse troppo sorpreso, rovinando l’effetto di disperazione dato dal suo conseguente “Nooooooo” alla rivelazione di Vader.
La famosissima frase, inoltre, viene spesso distorta. Molti infatti pronunciano “Luke, io sono tuo padre“, mentre come sappiamo la frase corretta è “No, io sono tuo padre“. Insomma, un segreto gelosamente e morbosamente custodito, che, forse, ha contribuito indirettamente anche all’immensa fama di questa iconica frase.