Scienziato fa pubblicare ricerca sui midichlorian, ma è uno scherzo
Immaginate un fan di Star Wars che si occupa di ricerca scientifica, il quale, sfogliando una rivista del settore, si imbatte in un articolo sui midichlorian. Sicuramente, gli verrebbe un colpo per una cosa del genere. Stranamente, la questione è reale. Uno scienziato ha mandato a nove autorevoli riviste scientifiche americane, uno studio intitolato “Mitocondrio: struttura, funzione e rilevanza clinica”. Niente di male fin qui, se non fosse che il ricercatore ha modificato alcune parti.
Sostituendo nell’articolo, alla parola mitocondri quella di midichlorian e inserendo citazioni totalmente a caso di Star Wars, ha creato un guazzabuglio di totale no-sense, che nonostante tutto, è stato comunque pubblicato da ben quattro delle riviste contattate.
Una vergenza nella scienza
In realtà lo scherzo non aveva solamente fini goliardici, ma un più profondo significato. Il ricercatore infatti aveva come obiettivo il voler mostrare al mondo l’inaffidabilità del sistema di scelta nella pubblicazione degli articoli scientifici di alcune testate. Basti pensare al fatto che sarebbe bastata una rapida lettura dei contenuti per capire che si trattava di una trollata bella e buona, essendoci tutto il dialogo in cui Palpatine illustra la storia di Darth Plagueis il saggio. Ma non si è limitato certo a questo. Oltre Plagueis e i midichlorian, il ricercatore ha scoperto anche una terribile malattia, che probabilmente affligge anche chi cura la revisione degli articoli in quei giornali, ovvero la sindrome di Jar Jar. Il tutto è corredato dalla firma del Dottor Lucas McGeorge e di una certa Annette Kin.
L’articolo originale, in cui costui spiegava le ragioni dietro il gesto, è stato pubblicato originariamente sul blog di Discovery Channel e rapidamente a fatto il giro del mondo. Una questione seria insomma, nascosta dallo strato di goliardia e fantasia inserita nell’articolo dall’uomo. Dunque, sembra che i midichlorian non siano presenti veramente nel sangue di alcuni uomini, ma sicuramente il saggio Qui-Gon Jinn non avrebbe scelto come jedi coloro che curavano la revisione degli articoli.