Rupert Friend parla di come è stato interpretare il Grande Inquisitore

Il Grande Inquisitore

Finalmente il prossimo 27 Maggio debutterà su Disney Plus la serie live action Obi-Wan Kenobi, con una ricchissima premiere di due episodi. Di recente Rupert Friend, che nello show interpreterà il Grande Inquisitore, ha parlato della sua esperienza in Star Wars e di come è stato vestire i panni del personaggio. Vediamo di seguito le sue parole!

L’intervista di Rupert Friend

Rupert Friend e il Grande Inquisitore

Durante un’ospitata al The One Show, l’attore ha finalmente parlato del suo coinvolgimento in Star Wars e soprattutto del lavoro sul set con il Grande Inquisitore, in particolare in merito all’abbigliamento e alle protesi: “Era una tuta molto sudata, e ho prodotto secchiate di sudore all’interno delle protesi che si riversavano sul mio viso alla fine della giornata”, ha rivelato Friend. “E mi faceva sembrare un clown molto, molto infelice. Ma ne è valsa la pena!“. Friend ha poi elogiato il poter far parte di questo franchise:

“È incredibile. Hanno letteralmente costruito un universo nel corso degli anni e la cosa incredibile è che la relazione tra le storie e i fan è completamente intrecciata – sono connessi a quelle storie tanto quanto quelli di noi che le realizzano e ti senti davvero in dialogo mentre lo fai… È una cosa incredibile di cui far parte.

Ciò che traspare dalle sue parole è la fatica fisica di portare tute pesanti e protesi, un aspetto che dovrebbe placare le critiche mosse alla resa del personaggio, dato che già così l’attore faceva davvero fatica evidentemente a muoversi e parlare.

Cosa ne pensate? Ansiosi di vedere Rupert Friend nei panni del Grande Inquisitore? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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