Rivelato il motivo per cui Anakin costruì C-3PO

Anakin Skywalker e C-3PO in Episodio I

In Episodio I, George Lucas diede a C-3PO un’origine inaspettata e che sorprese molti: decise che proprio Anakin Skywalker sarebbe stato il suo creatore. Il regista non spiegò mai perché prese questa decisione, sicuramente molto poetica. A rispondere a questo quesito ci ha pensato un recente libro canonico: vediamo di seguito i dettagli!

C-3PO e il sogno di Anakin

C-3PO compare per la prima volta nella casa di Anakin

Nei prossimi giorni uscirà il libro di Kristin Baver Skywalker: A Family at War, la prima biografia ufficiale della famiglia protagonista della saga principale. Siamo certi che questa biografia conterrà tantissime sorprese sui personaggi principali della saga, e quella riguardante la costruzione di C-3PO è una di queste. In pratica, il droide era la manifestazione di tutte le speranze e i sogni di Anakin. Ecco l’estratto:

Il ragazzo desiderava una vita lontano da Tatooine, libero di esplorare la galassia e realizzare i suoi sogni di diventare qualcosa di molto più grande della proprietà di un Toydariano. Il droide che ha costruito conosceva milioni di forme di comunicazione. Anakin sognava che, un giorno, con C-3PO come suo fedele compagno di viaggio, lui e sua madre sarebbero stati in grado di avventurarsi ovunque nella galassia ed essere compresi e in grado di capire i nativi, qualunque fosse la loro lingua“.

Insomma, Anakin costruì C-3PO come strumento tramite il quale sperare di “evadere” dalla sua schiavitù ed esplorare la galassia. Sotto alcuni punti di vista i suoi sogni si avverarono, ma a caro prezzo: il distacco da sua madre e la sua conseguente perdita 10 anni dopo. Cosa ne pensate di queste motivazioni? Fatecelo sapere come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e Twittervi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars. Potete preordinare la biografia qui in basso:

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Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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