La libertà creativa è importante. Nonostante questo, per produzioni di alto livello, come un film di Star Wars, ci si aspetta un attento controllo della filiera che porta al prodotto finale. Sembra, tuttavia, che così non sia stato per Episodio VIII, almeno in fase di scrittura. Il regista del film, Rian Johnson, lo ricordiamo, è anche il writer di questo nuovo capitolo della saga. E ci si aspetta molto da questa sua nuova creatura.
The Last Jedi è il titolo che egli ha scelto per questo film, e di cui in realtà Johnson non ha mai specificato se si trattasse di “Gli Ultimi Jedi” o “L’Ultimo Jedi”. La scelta è sua.
Libertè, registè, the last jedè
Perché specifichiamo ciò? Troppe volte la Disney è stata criticata per una presunta voglia di controllare che le “sue” pellicole fossero immacolate e politically correct, mentre ciò non era vero. La questione del titolo è esemplare per il fatto che il colosso dell’intrattenimento abbia lasciato ai registi e agli sceneggiatori, scelti per la creazione di questi nuovi film, completa libertà di azione. La conferma ci proviene da un tweet dello stesso Rian Johnson, il quale dice che non era stata tracciata nessuna storia e espressa nessuna condizione dopo Episodio VII. Tutto quello che vedremo in The Last Jedi sarà infatti farina del sacco di Johnson. E crediamo che la farina sarà certamente di qualità.
Ovviamente, questo non significa che il regista abbia lavorato da solo. Per far quadrare i conti in universo vasto come quello di Star Wars, sicuramente bisogna avvalersi di tante, tante consulenze. Tra queste c’è sicuramente quella di Pablo Hidalgo, di cui il regista ha detto che si è frequentemente servito. Date queste premesse, cosa possiamo aspettarci da un film completamente frutto della mente di Rian Johnson?
Oscurità e bellezza
Abbiamo avuto una marea di informazioni in questi giorni, ma nulla di realmente decisivo ai fini della trama. Dal trailer possiamo, come abbiamo fatto, solamente cercare qualche spunto su quella che potrebbe essere l’atmosfera che si preannuncia per questo Episodio VIII. Dei lavori precedenti di Johnson, Looper è sicuramente quello più famoso. Un thriller di fantascienza che ha diviso un po’ la critica, ma che a noi è piaciuto abbastanza.
Ma, a nostro parere, il prodotto dove si può osservare più distintamente il genio di questo regista è la serie TV americana Breaking Bad. Egli ha diretto infatti due degli episodi più belli della serie. L’estraniante “Fly” e l’immensa “Ozymandias”, forse la puntata più bella di tutte. Ovviamente non parleremo in questa sede della serie. Basti sapere che la fattura registica di entrambe le puntate è elevatissima.
Le premesse per un ottimo film, dunque, ci sono tutte. Non ci resta che aspettare dicembre quindi, per poter gustare, con la solita emozione, un nuovo capitolo delle Guerre Stellari.