Recensione di “Darth Bane: La regola dei Due”
Sempre due ci sono, ne più ne meno, un Maestro e un Apprendista. Come già sappiamo questa regola, e al contempo unica verità dei Sith, fu creata da Darth Bane. Ma come andarono le cose di preciso? Come fece Bane a sopravvivere alla guerra contro i jedi e cosa lo portò a prendere la decisione di creare la regola dei due?
Tutto è narrato in una trilogia di romanzi a lui dedicata, dove viene raccontato il suo cammino e le gesta che fecero di lui un maestro Sith impossibile da dimenticare. Nell’articolo che segue mostreremo la nostra recensione del secondo dei tre libri. Vogliamo ricordare comunque che, nonostante ne consigliamo caldamente la lettura, questa trilogia di romanzi è considerata Legends, quindi non canonica. Tuttavia (come specificato in un articolo precedente) Darth Bane e la regola dei due sono canonici. Fatte queste doverose premesse possiamo iniziare con la recensione di Darth Bane: La regola dei Due!
La Trama
Bane ce l’ha fatta, è diventato l’unico Sith dopo la Battaglia di Ruusan. I Jedi non sanno della sua sopravvivenza al rituale della Bomba Psichica, gli resta solo una cosa da fare; trovare un degno apprendista che possa acquisire i suoi insegnamenti e portare avanti il suo lignaggio. Nel frattempo, Ruusan è nel caos, la battaglia prima del rituale è stata devastante, nonostante la vittoria le perdite sono ingenti, e i dispersi sono innumerevoli. Tra questi vi è una ragazzina di nome Rain, una giovane recluta dell’Esercito della Luce Jedi che, sopravvissuta allo schianto dell’astronave che la stava trasportando verso il campo, si ritrovò da sola nelle foreste del pianeta.
La piccola, però, non era del tutto sola. Fu salvata, infatti, da una forma di vita nativa del pianeta di nome Laa. Entrambe strinsero subito amicizia, ma, purtroppo, l’amicizia non durò molto. Due esploratori, una volta trovata Rain, scambiarono Laa per una minaccia. Così la ragazzina si ritrovo ad assistere all’uccisione della sua unica amica per mano dei Jedi. Affranta e impaurita diede sfogo a tutta la sua rabbia strangolando a morte i due cavalieri per mezzo dei suoi poteri! Si ritrovò di nuovo sola in mezzo a un bosco buio, ma non per molto.
Bane assistette a tutta la scena, restò stupito e meravigliato da ciò che vide; la ragazza, benché giovane, aveva un potenziale enorme ancora in forma grezza. Poteva essere una perfetta apprendista a cui dare in mano la nuova eredità dei Sith. Così, l’ultimo Signore dei Sith, decise di salvarla, portarla con sé e insegnarle tutto ciò che sapeva intraprendendo, insieme alla futura Darth Zannah, il cammino della stirpe del male.
Considerazioni
Data l’ottima caratterizzazione dei personaggi nel racconto precedente, era quasi certo che anche il suo seguito non sarebbe stato da meno. Nonostante ciò, colpisce a sorpresa il personaggio della giovane Darth Zannah! Spiccano infatti molte delle sue emozioni rese alla perfezione, come paura, tristezza, rabbia ma anche coraggio. Sin da piccola infatti Zannah dimostra molto coraggio e testardaggine non esitando un solo istante nell’affrontare le prove a cui la sottopone il suo maestro. E, dopo un salto temporale, la vediamo fare suoi gli insegnamenti di Bane, tirando i fili delle stesse macchinazioni del suo maestro.
Allo stesso tempo, però, cerca di non dipendere troppo da lui, imparando e perfezionando uno stile di combattimento e di azione differente dal suo maestro. Se quest’ultimo, infatti, ribolle di rabbia e usa una forma di combattimento aggressiva e basata sulla forza bruta, lei si dimostra più calma, fredda e calcolatrice, usando agilità e difesa come suoi punti di forza.
Un enorme apprezzamento non solo ai personaggi secondari, che sembrano più attivi di quanto lo fossero nel precedente romanzo, ma anche alla descrizione del contesto sociopolitico del mondo che li circonda. Esso ben contestualizzato in quanto parte fondamentale del racconto, dato che si assiste a una Repubblica a pezzi dopo l’ennesima guerra tra Jedi e Sith. E, ovviamente, molto soddisfacente il personaggio di Bane che, nonostante sembrasse ormai al culmine della sua evoluzione, continua a crescere e a trasformarsi, senza mai sembrare contraddittorio.
Conclusioni (CON SPOILER)
Se nel precedente racconto a farla da padrona era La Retorica Sith, in questo seguito le cose sono un pò differenti. Quest’ultima infatti resta sempre l’elemento principale ma lascia spazio ad altre tematiche, come la rivalsa dopo un disastroso fallimento e l’importanza dell’accumulo di conoscenza, la quale porta inevitabilmente a una quantità di potere maggiore. Ciò che ricercano sia Bane che Zannah è proprio questo. Maggiore conoscenza, maggior potere, ma questa ricerca sfrenata porterà a una serie di fallimenti da parte di entrambi.
Bane, accecato dalla sua arroganza, cade vittima di una trappola su Dxun. Esso riesce a recuperare l’Holocron di Freedon Nadd ma a costo di un infestazione di Orbalischi (parassiti sensibili alla forza che in cambio di protezione si nutriranno del lato oscuro di Bane devastandogli nel tempo il corpo) che resteranno attaccati a lui per ben 10 anni.
Fallisce diverse volte nella creazione del suo Holocron personale, ma alla fine riesce ad avere una sua rivalsa sia nella costruzione dell’Holocron, che anche nella liberazione dagli Orbalischi facendosi curare dal guaritore Caleb. Nemmeno Zannah è esente da questo ciclo di fallimento e rivalsa. Essa si lascia prendere dai dubbi e dall’esitazione appena si ritroverà di fronte a suo cugino, perso di vista 10 anni prima su Ruusan.
Ciò comporterà una serie di passi falsi da parte di Zannah. Ma riuscirà a fare ammenda, e in fine i suoi dubbi verranno spazzati via dalla sua convinzione Sith, riuscendo perfino a salvare una situazione che sembrava gravemente compromessa sul finale. Dove, con uno stratagemma, non solo riesce a eliminare le prove della loro esistenza, dopo un duro scontro con un gruppo di Jedi su Tython, ma riesce anche a salvare il suo maestro da una situazione critica dovuta appunto alla sua armatura di Orbalischi. Il finale è anche una rivalsa per Bane! L’addestramento di Zannah ha dato i suoi frutti, ciò che ha fatto ha dimostrato quanto sia efficiente Bane come maestro. Il racconto si conclude con un finale che regala molte emozioni e la voglia di continuare ad assistere al viaggio del duo maestro e apprendista.
Insomma, La Regola dei Due è il capitolo di mezzo per eccellenza che riesce a chiudere delle parentesi rimaste aperte con il finale del romanzo precedente, come, ad esempio, su cosa fece Bane dopo Ruusan, o su cosa fecero i Jedi e la Repubblica dopo l’apparente sconfitta totale dei Sith. Anche stavolta vi consigliamo vivamente questa lettura che va ad affermare un caposaldo del vecchio universo espanso! Potete acquistarlo qui:
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Per chi lo ha letto invece, cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Ditecelo come sempre nei commenti! A presto con la recensione del Terzo ed ultimo libro su Darth Bane. Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.