Recensione di “Darth Bane: La Dinastia del Male”

Sempre due ci sono, né più né meno, un Maestro e un Apprendista. Come già sappiamo questa regola, e al contempo unica verità dei Sith, fu creata da Darth Bane. Ma come andarono le cose di preciso? Come fece Bane a sopravvivere alla guerra contro i jedi e cosa lo portò a prendere la decisione di creare la regola dei due?

Tutto è narrato in una trilogia di romanzi a lui dedicata, dove viene raccontato il suo cammino e le gesta che fecero di lui un maestro Sith impossibile da dimenticare. Nell’articolo che segue mostreremo la nostra recensione dell’ultimo dei tre libri. Vogliamo ricordare comunque che, nonostante ne consigliamo caldamente la lettura, questa trilogia di romanzi è considerata Legends, quindi non canonica. Tuttavia (come specificato in un articolo precedente) Darth Bane e la regola dei due sono canonici. Fatte queste doverose premesse possiamo iniziare con la recensione di Darth Bane: La Dinastia del Male.

La Trama

Copertina di Darth Bane: La Dinastia Del Male

980 BBY, sono passati 20 anni da quando Darth Bane, durante la Battaglia di Ruusan, ha distrutto la confraternita oscura e decretato la Regola Dei Due prendendo come allieva la giovane Darth Zannah. Quest’ultima ha acquisito molto potere negli ultimi anni, Bane dal canto suo ha fatto lo stesso, ed è riuscito a preservarsi con la creazione di un proprio Holocron. Ma gli anni passati a usufruire eccessivamente del lato oscuro si fanno sentire, e Bane inizia ad avere segni di cedimento fisico.

Preoccupato che Zannah non sia pronta a prendere il suo posto, perché facilitata dalla sua debolezza, Bane la manda in missione segreta per investigare sulla morte di un Jedi. Essa avvenuta in circostanze particolari e misteriose. Nel mentre Bane andrà alla ricerca dell’Holocron di Darth Andeddu, per scoprire il segreto dell’immortalità, in modo da poter essere il maestro ancora abbastanza a lungo da garantire una forte eredità Sith. Zannah, avendo intuito i timori e le vere intenzioni del suo maestro, capisce che non può più indugiare. Deve trovare un degno e promettente apprendista e, finché può, sfidare in combattimento Bane.

Tra il ritorno di vecchie conoscenze e il rischio di farsi scoprire dalla Repubblica e i dai Jedi, Bane e Zannah intraprenderanno un percorso che li condurrà al momento tanto atteso. Lo scontro per il titolo di Signore dei Sith ha inizio!

Considerazioni

Darth Cognus Da: tumblr

Preludio allo scontro; maestro vs apprendista

Anche in questo terzo e ultimo libro, un elogio particolare va ai personaggi principali, Bane e Zannah, maestro e apprendista. I quali raggiungono il loro apice evolutivo in quanto caratterizzazione. Di fatti vediamo Bane tramutarsi in ciò che ha distrutto anni prima, ovvero un signore dei Sith sempre più affamato di potere, che, “vittima della sua stessa cupidigia”, non vuole cedere il posto alla sua apprendista, credendola incapace di assolvere i suoi doveri di maestra.

D’altro canto notiamo Zannah sempre più scaltra e intuitiva che mai. Essa capisce infatti che il suo maestro, ormai totalmente corrotto dal lato oscuro, non crede più in lei in quanto successore. Comprende che il duello definitivo con Bane non può più aspettare. I muri della vecchiaia iniziano a ergersi attorno al suo maestro, e ciò può influire negativamente sul loro retaggio. Bane va abbattuto finché è ancora potente nel lato oscuro!

“Il volere della Forza”

Buona anche ne La Dinastia del Male la caratterizzazione del contesto sociale e politico, anche se ancor più marginale rispetto ai romanzi precedenti. Ben scritti anche i personaggi secondari, i quali, alcuni di essi, rappresentano delle vere e proprie minacce per il duo. Essi infatti sono personaggi appartenenti al passato di Bane, in cerca di vendetta per le sue azioni.

All’inizio si può storcere il naso alla riapparizione di questi personaggi. D’altronde stiamo parlando di una galassia molto vasta e popolata, nel quale la riapparizione di certi elementi può risultare forzata. Ma è lo stesso Karpyshyn a spiegare tali improbabili (almeno all’apparenza) incontri, ricordando più volte nel libro che; gli avvenimenti più importanti nella galassia avvengono secondo “Il volere della Forza”. Dando ancor più enfasi al risultato finale del retaggio di Bane, facendo capire che la caduta dei Jedi, in futuro, sarà inevitabile!

Conclusioni (Con Spoiler)

Darth Bane e Darth Zannah che si scontrano nel loro duello finale

Il fattore decisamente più funzionale de La Dinastia del Male è lo scontro finale. Esso, infatti, è preceduto da tutta una narrazione che prepara il lettore, mettendo hype e tensione per il momento tanto atteso. E oltre a essere descritto bene e scenograficamente spettacolare, punta su un finale a libera interpretazione!

Procedendo con ordine; vediamo un Darth Bane corrotto ma ancora molto potente (nella sequenza iniziale del duello, benché disarmato, riesce a battersi senza difficoltà). Zannah, quindi, è costretta a tirare fuori il meglio sé. Dando sfogo a tutta la sua potenza, tra agilità e velocita in combattimento, e le sue abilità alchemiche Sith. Alla fine riesce a mettere alle strette il suo maestro, ma Zannah non sa che quest’ultimo ha ancora un asso nella manica devastante!

Bane o Zannah?

Darth Bane, ormai stanco e alle strette (ha perso anche un arto in combattimento), fa ricorso al “Trasferimento di Essenza”. Bane infatti, è riuscito a trovare e ad aprire l’holocron di Darth Andeddu scoprendo come trasferire la sua coscienza, tramite la Forza, in un altro corpo. Tuttavia, non ha fatto pratica con il rituale, perciò questa risulterebbe una mossa azzardata, ma al Signore Oscuro non resta altro che tentare il tutto per tutto.

Bane, quindi, scaglia sulla sua apprendista il rituale, che trasporta le coscienze dei due in una sorta di “piano astrale della Forza”. I due si confronteranno in uno scontro mentale per stabilire chi abbia la volontà più ferrea. Il tutto di fronte agli occhi della Cacciatrice, personaggio fondamentale e futura apprendista di chi vincerà il duello. Essa, però non vede altro che una nube attorno ai corpi fisici dei due Sith. La nube, infine, si dissolve facendo emergere il corpo di Zannah, la quale afferma di essere ancora Darth Zannah, nuova Signora dei Sith, e di aver sconfitto Bane.

Tuttavia, sul finale, Karpyshyn, descrive un dettaglio molto particolare. Ovvero Zannah che osserva fissa il braccio sinistro aprendo e chiudendo il pugno in continuazione, lo stesso braccio affetto da tremolio che aveva Darth Bane! Cosa può significare? Bane ha preso il controllo del corpo di Zannah? O semplicemente in lei vi è impressa una parte di Bane, come fosse un eco ormai distante ma ancora tangibile? Al lettore non è dato sapere la verità, ma affascina come Karpyshyn riesce a dare spazio alla libertà di interpretazione!

Epilogo sulla trilogia

La Dinastia del Male può risultare leggermente al di sotto dei suoi predecessori, in quanto narrazione. Tuttavia, come abbiamo già esaminato, il suo punto forte è il finale. L’intero romanzo, infatti, funge da capitolo conclusivo di una trilogia che ha esaminato in maniera eccezionale e completa il personaggio di Darth Bane.

Lodevole non solo per l’esplorazione del suo protagonista ma anche per l’aggiunta di tasselli alla trilogia Prequel. Il racconto va a incastrarsi perfettamente agli eventi dei prequel, spiegandoci come i Sith si siano nascosti a lungo e di come, già da un millennio, progettarono la caduta dei Jedi e della Repubblica. Noi in primis consideriamo questa trilogia di romanzi validissima e importante per la Lore dei principali “antagonisti” della saga; i Sith. E non possiamo non consigliare vivamente, anche questa volta, la lettura di questo terzo e ultimo libro sulla “Trilogia di Darth Bane”!

Per chi lo ha letto invece, cosa ne pensate de La Dinastia del Male? Vi è piaciuto? Ditecelo come sempre nei commenti! Trovate qui la recensione del primo e qui quella del secondo. Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e Twittervi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars. Potete acquistare La Dinastia del Male qui in basso:

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Alfonso Brucceri:
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